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«Fermi tutti!» irrompono le forze dell'ordine nell'edificio

Un'ultima speranza in me si ravviva, faccio per tenere Jah sveglio ed evitare che possa perdere conoscenza sussurrandogli delle cose

I poliziotti prendono La Voz che è intento a scappare e lo portano via, insieme ai due scagnozzi

D'un tratto spunta Ski alle mie spalle, resta sconvolto quando vede Jah in pessime condizioni

«Che cazzo ti è successo, fratello?» chiede Stokeley preoccupato

«Ski...» mi aggrappo a lui piangendo debolmente «Gli hanno sparato» affondo la testa sul suo petto in preda al panico

«Sarei voluto arrivare qualche minuto prima, ma c'erano altri uomini e ho dovuto aggirarli, merda» sbuffa lui, accarezzandomi la schiena

«Ski lui non può andarsene, dobbiamo fare qualcosa» lamento io

«Abbiamo già chiamato un'ambulanza» dice un poliziotto, tamponando la ferita a Jah che emette un lamento dal dolore

Vedo mio padre da lontano da solo, in piedi accanto allo stipite della porta che guarda la scena con occhi perplessi, decido di farmi coraggio e avvicinarmi a lui «Papà» sussurro io

«Figlia mia» apre le braccia per accogliermi «Scusami, non era questo il modo in cui dovevamo incontrarci» dice con voce spezzata

«L'importante è che ti ho ritrovato» tiro su col naso «Ora non ci perderemo più vero?»

«No amore mio, non ci perderemo più, scusami se non ho potuto fare nulla, La Voz mi ha tenuto prigioniero» spiega lui scuotendo la testa

«Perché tutti questi anni non mi hai mai cercata?» chiedo io staccandomi da lui

«Ti ho sempre cercata, ti guardavo da lontano Jade, era troppo pericoloso avvicinarmi a te, ti avrei messo in una situazione più grande di te, come questa» spiega lui sfregandosi gli occhi

«Oh, papà» lo abbraccio io tenendolo stretto a me, mai più permetterò a qualcuno di portarmi via mio padre o l'amore

Sciolgo l'abbraccio quando vedo gli specialisti caricare Jah su una barella e portarlo giù.
Gli sto dietro tutto il tempo e mi reco con loro nell'ambulanza

Incarico Ski di raggiungermi con mio padre in ospedale dove stanno portando Jah e intanto avviso Cleo di quanto accaduto, chiamo anche Tori e le incarico di fare un giro di chiamate per avvisare tutti gli altri

Nell'ambulanza subito prendono provvedimenti adottando manovre di sicurezza affinché possano permettergli di respirare regolarmente

Tengo la mano al mio fidanzato per tutto il tragitto e fisso i suoi occhi semichiusi e spenti, per fortuna il cuore batte ancora anche se debolmente a tratti.

Arrivati all'ospedale trasportano Jah in sala e procedono all'operazione per l'estrazione del proiettile.
Resto fuori la porta per un po' di tempo da sola, non sapendo che fare, né a chi rivolgermi scoppio in un pianto disperato, fisso una croce appesa al muro e inizio a pregare a mani congiunte che lui possa farcela e possa stare meglio

Arrivano Ski e mio padre in mio soccorso che siedono accanto a me in sala d'attesa, dopo poco vedo Cleo aggirarsi per i corridoi, allora le vado contro e scoppio a piangere quando lei mi stringe «Come va?» mi chiede sussurrando

«Gli hanno fatto del male Cleo, l'hanno ferito e ora lui sta male» dico singhiozzando disperatamente

«Non possiamo vederlo?» chiede lei tirando su leggermente col naso, per evitare la fuoriuscita delle lacrime

«No, è ancora sotto operazione» scuoto la testa coprendomi la faccia

Ski si avvicina a me porgendomi una camomilla «Jade calmati, andrà tutto bene, ne sono sicuro» dice annuendo con la testa

«Ski è tutta colpa mia se è in quelle condizioni, lui è tutta la mia vita e non avrei dovuto lasciarlo solo, avrei dovuto credergli» scuoto la testa prendendomela con me stessa

«Non dire così, tornerà a stare meglio, vedrai»

«Lo spero» dico bevendo un po' del liquido dal bicchiere

Al contempo accedono al corridoio Miles, Lamar e Tori che s'incamminano verso me
Mi alzo in piedi per farmi vedere e ambi i tre mi abbracciano in maniera solidale

«Come sta?» chiede Miles

«È sotto operazione, gli stanno estraendo il proiettile» replico io

«Com'è successo?» interviene Lamar

Allora mi siedo nuovamente e inizio a raccontare tutto, di come sono finita a Orlando e come sono giunta a questa sera

I tre ragazzi mi guardano stupiti e al contempo Tori scuote la testa «Mi spiace, non doveva andare così...menomale che ne ho parlato con Jah» commenta lei

«Gliene hai parlato tu?» chiedo io

«Sì, era necessario dirglielo» ammette lei

Annuisco io raccordandomi con la mia amica, mentre ad interromperci è una dottoressa che con un plico in mano si avvicina a noi

«Familiari di Onfroy?» chiede lei

Annuisco col capo «Come sta?» chiedo impaziente

«L'operazione è andata bene, però abbiamo deciso di tenerlo sotto controllo ancora per un po'» spiega lei, guadagnandosi un mio sorriso speranzoso

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GHETTO LOVE// xxxtentacion Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora