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Resto male ripensando a quanto ho appena sentito alla radio, accosto, spengo la macchina e inizio a preoccuparmi per i miei amici...
Chiamo subito Tori, ma non risponde, dopo varie chiamate mi arrendo e sbattendo i pugni sullo sterzo inizio a piangere

«E se fosse successo qualcosa a Ty? O a Jahseh...» parlo tra me e me disperata
«Cazzo, Jahseh...non può essere. Dio ti prego fa' che siano tutti intatti»

Mi squilla il telefono e scatto per rispondere all'idea di leggere il nome di Tori, e invece no, è solo mia madre

«Tesoro, ti sei persa?» chiede preoccupata

«Ahm, mamma, sì credo di sì, solo che per orgoglio non volevo usare il navigatore» invento una scusa mentre asciugo le lacrime

«Riesci a tornare?» mi chiede

«Sì, guarda eh che torno subito» rispondo io

«Okay, a fra poco» dice per poi riattaccare

Prendo degli occhiali scuri dalla borsa e li metto cosicché non si possano notare gli occhi bagnati. Scendo e vado a comprare le sigarette, ritorno in macchina e parto verso casa.

«Ma' sono tornata» dico entrando

«Ah, eccoti... allora, cosa vuoi mangiare?» mi chiede premurosamente

«No ma', non ho fame, ho mangiato sull'aereo ed il cibo mi ha un po' nauseata, poi sono gonfia, ho bevuto tutto quel the» dico giustificandomi

«Okay, come vuoi» fa spallucce

«Vado a fare una doccia e poi vado a dormire, che ho un sonno» dico allontanandomi

Preparo il pigiama e l'accappatoio, mi dirigo in bagno, e mi precipito sotto la doccia.
L'acqua bollente cade violenta sul mio corpo ed io resto immobile a pensare ai miei amici a Miami, non vedo l'ora di tornare e saperne qualcosa.

Dopo essermi asciugata e vestita vado in camera, mi fiondo sul letto e controllo il telefono sperando in qualche messaggio.

MiNegra😈:
Siamo litigate, non chiamarmi al telefono, non voglio parlare con te al telefono.

Resto a fissare lo schermo per un po' e resto immobile non riuscendo a capire...ma poi capisco che si tratta di un messaggio in codice, non parlare per telefono, telefono, non parlare... I telefoni sono sotto controllo e se la polizia sentisse qualche chiamata... okay, concetto afferrato.

Cerco di chiudere occhio, ma non mi è possibile, non faccio altro che sentire le voci alla radio e ci sto male, voglio tornare lì dai miei amici e lo so, anche se Jahseh è stato uno stronzo, io gli voglio ancora bene...anche se forse non dovrei.
————
Mi sveglio tardi al mattino essendo ancora un po' frastornata, arranco fino in cucina dove trovo mamma

«Buongiorno polvere di stelle» dice mamma sorridente

«Buongiorno» dico ancora dormiente

«Preparati, sù che usciamo» mi dice

«Di già?» chiedo io non in vena

«Hey, sei venuta fin qui per cosa? Stare in casa?» mi incita mamma

«No, no» rispondo mugolando «Vado a prepararmi» soggiungo

———
«Okay, ma guido io!» esclamo volendo fare qualcosa per distrarmi

«To', prendi» mi lancia le chiavi della macchina mentre fa per chiudere la porta di casa

Prendo le chiavi ed andiamo in macchina, sistemo lo specchietto ed il sedile, metto la cintura e via.

«Dove andiamo?» chiedo

«Segui la strada che segna il gps» dice lei

Faccio come dice lei e guido fino a ritrovarmi fuori ad una grande struttura, leggo il nome "Harlem of beauty"

«Cosa ci facciamo qui?» chiedo confusa

«Giornata relax madre e figlia» risponde mettendosi apposto il foulard al collo

Entriamo in questo centro e subito vengono ad accoglierci delle ragazze in divisa

«Hey, Theresa!» esclama una avvicinandosi a mia mamma

«Ciao Kate» saluta lei

«Che ci fai qui?» chiede la ragazza osservandomi stranita

«Vorrei passare un paio d'ore in relax con mia figlia» dice mamma rivolgendosi a me

«Ah, lei è Jade?» si rivolge a me sorridente

«Sì, piacere mio» le stringo la mano sorridendo a mia volta

«Tua madre ci ha parlato spesso di te» soggiunge un'altra

«Allora, accomodatevi pure di lì, intanto prepariamo le massaggiatrici» ci indica Kate

Ci accomodiamo e nell'attesa mia madre sfoglia alcune riviste, io faccio per prenderne una anch'io e mi accorgo del giornale di oggi.

«Penelope Cruz sta col marito da 18 anni, non lo sapevo» esclama mamma sorpresa mentre legge

Prendo il giornale e sfoglio delle pagine
«Apriranno una struttura adibita ai cani?» chiedo

«Ahm, si...gli animalisti si fanno sentire qua» dice rivolgendomi lo sguardo per un attimo

«Bello» commento io mentre continuo a leggere. Qualche pagina dopo leggo un'articolo su Little Havana.

Ancora una volta colpo grosso a Little Havana, in seguito al tragico episodio della scorsa notte in cui veniva rapinata la Continental National Bank nei pressi di East Little Havana, sono stati arrestati i due rapinatori: Lamar Davis, di anni 22 e Jahseh Onfroy, di anni 20. I due sono stati ritrovati in un appartamento isolato dal quartiere e riconosciuti dalle ferite causate dallo scontro a fuoco con le forze dell'ordine.

Altroché giornata di relax, mi sento soffocare solo al pensiero di non averlo nemmeno salutato. Non vedo l'ora di ritornare domani.

_xlellax_

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