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«Come nell'Ohio?» chiedo

«Sì, magari passiamo un paio di giorni insieme...» risponde

«Sarebbe fantastico, ma'...»

«Allora parti appena puoi, che ne dici di dopodomani?»

«Mercoledì?» chiedo

«Sì, che ne dici?»

«A mercoledì allora, perfetto...ora devo andare, ci sentiamo ma'» dico prima di attaccare.
Tyler mi guarda con aria dubbiosa

«Dovrò partire...» spiego guardando la sua espressione tramutarsi facendosi serio

«Quando?» chiede dubbioso

«Hey, tranquillo» sorrido «Mercoledì, parto per l'Ohio e raggiungo mia madre, ma sabato torno, tre giorni non sono nulla» gli spiego

«Per me va bene, mi fa piacere che tu passi del tempo con tua madre» si rasserena lievemente

«Già» sorrido

«Bene, dai andiamo, ti riaccompagno» mi dice scortandomi alla sua macchina, durante il viaggio resto attaccata a lui, giunti a casa ci salutiamo ed io inizio a svagare preparando un borsone con il minimo indispensabile per un paio di giorni.
Resto in pensiero per Ty che ancora non mi ha chiamata, cerco di non pensarci andando a fare una doccia rilassante.
Quando finisco controllo il cellulare e stranamente non ho nessuna chiamata o messaggio da parte sua, voglio mantenere la calma e decido di dormirci sopra.

———
Il giorno seguente mi sveglio e rotolo da una parte all'altra del letto, arranco fino a prendere il telefono e resto accecata dalla forte luce che emette. Impreco strofinandomi gli occhi, mi riavvicino al cellulare e controllo le notifiche, trovo tre chiamate perse di Tyler in tarda notte, ma nessun messaggio...resto un po' stranita da questa cosa ed inizio a fare mille pensieri.

Intanto mi preparo per affrontare una giornata colma di lavoro, come tutte le mattine vado a lavoro con Roxy, mi riunisco con le altre colleghe.
Costumiste, hairstylist e make-up artists iniziano a lavorare su di noi.
Fortunatamente tra Kevin che va avanti e indietro agitato, un cambio e l'altro la giornata di lavoro si conclude, finalmente.

Appena esco e saluto le mie colleghe chiamo Tyler mentre mi dirigo a casa, mi risponde dopo due squilli.

«Ty?»

«Amore, scusami se non ci siamo sentiti» si giustifica «Abbiamo finito tardi» spiega

«Capisco...» dico vaga

«Dove sei?» chiede

«Ho appena finito di lavorare, sto andando a casa»

«Ti raggiungo, così parliamo meglio»

«Okay, ti aspetto» dico prima di attaccare

Apro la porta e poso tutte le mie cose mettendomi comoda sul divano, ne rollo una e fumo, sento bussare alla porta e vado ad aprire trovandomi la figura di Tyler che mi guarda sorridente

«Vieni, entra» lo invito

Lui si accomoda e mi saluta con un bacio

«Allora?» dico sedendomi accanto a lui

«Cosa?» chiede dubbioso

«Ieri sera...»

«Sì, ieri sera ho finito tardi con i colombiani e non potevo spiegarti per telefono...» spiega
«Sapevo stessi già dormendo, infatti ti ho chiamata per farti sapere che ti pensavo»

Quando ascolto l'ultima frase mi viene da sorridere, allorché mi prende e mi bacia amorosamente, mi sposto in braccio a lui e le cose iniziano a farsi serie, c'è un clima passionale tra noi, talmente forte che sembra ci stiamo spingendo un po' oltre.
Questa volta, quando il momento sembra perfetto, quando potrei lasciarmi andare non lo faccio, c'è qualcosa che mi blocca e lui pare notarlo, infatti si stacca e mi guarda accigliandosi

«Hey, che hai?» mi chiede interrogativo

«No, nulla» dico toccandomi i capelli imbarazzata

«Seria?» chiede ancora una volta

«Sì...» dico incerta

«Uff» sbuffa seccato

«Che c'è?» chiedo io

«Niente...» nega «Stiamo insieme da un po' ormai e ti sento ancora lontana» vomita di getto le sue incertezze di colpo, riferendosi al nostro 'non contatto fisico'

«Scusami, lo so» dico consapevole «È che va tutto bene tra noi e non voglio correre e rovinare tutto...sono già stata ferita» spiego riferendomi a Jahseh

«Posso farti una domanda?» chiede insicuro

«Sì» rispondo

«Ti manca?» chiede guardandomi speranzoso

Deglutisco, «No, macché...io sto bene con te e se credi che io stia con te per ripicca non hai capito nulla di me» dico sulla difensiva

«Vabene...» risponde lui

«Tu mi piaci, e voglio che tu lo capisca» dico guardandolo negli occhi

Lui sorride alla mia affermazione «Vieni qua» dice aprendomi le braccia accogliendomi.
Mi butto tra le sue braccia e ci stringiamo in un abbraccio affettuoso

«Domattina parto, stasera vorrei stessimo un po' insieme, tutti...io, tu, Tori, Lamar, Miles. Insomma, tutti» dico elencandoli come una bambina

«Certo, stasera usciamo tutti insieme» dice accontentandomi

«Evviva! Chiamo subito Tori» esulto come una bambina

_xlellax_

GHETTO LOVE// xxxtentacion Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora