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«Non si può avere tutto dalla vita, piccolina» sento una voce, ma non vedo nessuno intorno a me, solo il buio.

«Ancora tu? Cosa vuoi?» urlo io, guardandomi intorno

«Lo scoprirai presto» la sua voce diventa stridula e mi fa rabbrividire, il cuore inizia a pulsare velocemente nel mio petto, cerco di scappare via da quel viale

«Jah! Jah aiutami!» grido vedendolo in lontananza, ma lui sembra essere poco interessato a me, è con una ragazza ed entrambi mi ridono in faccia con aria sprezzante

«Lui non ti ama Jade, lui ti illude» la voce si fa più vicina a me «Non è questa la tua vita» soggiunge.
D'un tratto si rivela un uomo a cui appartiene questa voce, non riesco a vederlo ben in viso però, a causa della poca illuminazione in trada

«Vieni Jade» mi fa cenno di avvicinarsi il signore, così faccio, prendo coraggio e mi avvicino.
Non appena siamo abbastanza vicini lui mi abbraccia, stringendomi a sé, sento una strana sensazione allo stomaco e scoppio in un pianto isterico, ripensando a Jah con quella ragazza, non ci posso credere, mi ha spezzato il cuore.

«Jade, Jade rispondimi!» sento la voce di Jahseh in lontananza e faccio per avanzare verso di lui.

Mi alzo in mezzo al letto, tirando un lungo respiro, il cuore mi batte forte, ho la fronte madida di sudore, mi sembra di non riuscire a respirare più.
C'è Jah accanto a me che sembra preoccupato
«Hey, va tutto bene, era solo un brutto sogno» mi abbraccia lui

Scoppio in un pianto liberatorio mentre cerco di riprendere a respirare regolarmente.
Jah mi tranquillizza tenendomi tra le sue braccia, prende la bottiglia d'acqua dal comodino e me la porge «Bevi, che ti riprendi un po'» incrocio il suo sguardo sicuro e annuisco tra i singhiozzi.
Prendo la bottiglia e me la porto alla bocca, bevendo a piccoli sorsi, la poso ripassandogliela.

«Grazie» dico prendendo dei respiri profondi, cercando di non singhiozzare

«Allora, cosa ti è successo?» mi interroga lui

«Nulla amo, un incubo...devo aver mangiato troppo pesante stasera» mi giustifico io, volendo deviare il discorso

«Sicura di stare bene?» mi chiede guardandomi negli occhi, e non potete capire quanto mi sia difficile mentirgli.

«Amore, sto bene, va tutto bene» lo rassicuro io, sfoggiando lo sguardo più convincente che abbia

«Okay, ritorniamo a dormire allora» dice sbadigliando, mi lascia poi un bacio sulla guancia e chiude gli occhi posando la testa sul cuscino, mi cinge la vita col braccio e appiccica il suo corpo al mio, come per non farmi sfuggire

Lo osservo per un po' e chiudo gli occhi, cercando di dimenticare quell'incubo, ma invano.
Ho fatto un dormiveglia stanotte, sono mentalmente stanca.
Mi sveglio sbadigliando profondamente quando un filo di luce entra dalla finestra della stanza, mi massaggio le tempie con i polpastrelli, affinché possa alleviare il dolore.

È mattino presto e Jah dorme ancora, resto a contemplare la sua camera, fissando il soffitto -Come vorrei sapere qualcosa di te, papà.- penso, rattristandomi.

Le cose con mia madre ultimamente non vanno tanto bene, ci sentiamo di meno e non accetta Jah; lo ritiene un criminale, uno di strada per me.
Mi ha ferita in questo modo; lei, così apprensiva verso tutti, così "umana", non ha digerito la mia relazione, eppure non l'avrei mai detto.
È brutto quando a ferirti è un genitore, si crea un distacco, non ti senti compreso e seppure io abbia i miei amici con me, mi manca il consiglio di mia madre, lei che sa sempre come comportarsi e cosa fare.

_xlellax_

GHETTO LOVE// xxxtentacion Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora