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Jah spinge la porta in avanti ed io lo seguo, si rivela davanti a noi una stanza abbastanza grande, con una moquette di un colore neutro, un letto matrimoniale al centro ben sistemato, di fronte al letto un finestrone che da l'accesso al balcone che affaccia sul mare, una scrivania di stile classico e un armadio abbastanza spazioso.
Le luci soffuse creano la giusta atmosfera.

Avanzo fino ad una porta, cui dietro dovrebbe esserci il bagno, sotto la mia mano la maniglia scatta dandomi l'accesso.
Il bagno è assai pulito e lo specchio sul lavabo è abbastanza grande, c'è la vasca su cui ci sono poggiate delle candele e delle bottigliette di bagnoschiuma.
Sospiro contenta e lascio la porta socchiusa alle mie spalle sedendomi sul letto

«Non mi sembra vero» sospiro entusiasta «Grazie» mi alzo abbracciando Jah che ricambia sorridendo

«Sono felice che ti piaccia» si stacca da me guardandomi negli occhi «Volevo fare qualcosa di carino per te, che da quando stiamo insieme sopporti solo cose brutte» soggiunge con aria malinconica

«Da quando stiamo insieme che ho iniziato a vivere» replico io, guardandolo negli occhi.

È da un po' che i suoi occhi non sono più così tanto cupi, anzi, dentro di essi si cela una nuova luce, una luce diversa...forse è cambiato, forse sta mettendo la testa a posto.
Quando siamo insieme mi sento come in paradiso, siamo una cosa sola, siamo in pace col mondo ed io lo so, lo avverto.
Lo amo e mi ha cambiato la vita, me l'ha stravolta facendomi scoprire nuove cose ogni volta, facendomi riscoprire me stessa.

«Jade...» dice lui con voce calda, mentre passa una mano sulla mia schiena

«Sì?» reclino il capo dubbiosa

«Ehm...no nulla» scuote la testa passandosi la mano tra i capelli intrecciati

Lo guardo stranita «Dai, dimmi» insisto io curiosa

«Nulla, davvero...uh guarda c'è lo champagne!» cambia argomento deviandomi.
Decido di non insistere per restare pacata e mi avvicino al tavolino su cui vi è sopra una bottiglia di champagne con dei calici e dei cioccolatini.

«Finalmente si beve» ridacchio io

Scuote la testa in segno di disappunto accennando un sorriso, mentre con un braccio afferra la bottiglia, toglie la carta che la richiude e con un gesto veloce la stappa.
Sussulto al rumore che fa il tappo per un secondo, restando poi a guardare la bottiglia che fuma dalla canna.

Afferro un calice tenendolo in una mano, aspettando che Jah mi versi il liquido dalla bottiglia.
Una volta riempiti entrambi i calici posa la bottiglia, incrocia il suo sguardo col mio

«A cosa brindiamo?» chiede accennando un sorriso

Lo guardo facendo spallucce «Io direi a noi e nient'altro» avvicino il mio bicchiere al suo

«A noi» dice lui facendo scontrare i nostri bicchieri per poi bere

Ripongo il mio bicchiere dopo aver bevuto e mugolo leccandomi le labbra leggermente per assaporare lo champagne «Buono!» esclamo io

Lui sorride riponendo il bicchiere a sua volta «Sembri una mocciosa» dice facendomi una smorfia

«Mi stai disprezzando?» dico io fingendomi offesa

«Ma no, sai che ho un debole per le mocciose» risponde lui con tono caldo, prendendomi per il viso, si avvicina col viso, restandomi distante di poco.

Lo guardo incastrando i miei occhi nei suoi, con aria persa, quasi impaurita.
I suoi occhi mi incutono soggezione ancora, nonostante io lo conosca abbastanza.
«Ti conviene avercelo solo per me il debole» lo guardo con aria minacciosa

«Ce l'ho solo per te» replica lui prima di annientare la distanza tra noi, congiunge le nostre labbra in un bacio.
Chiudo gli occhi lasciandomi trasportare, incrocio le braccia dietro al suo collo stringendomi a lui, con le dita gioco toccandogli le trecce mentre lui mi accarezza la guancia con il pollice.
Mi stacco dalle sue labbra indietreggiando, prima che noi potessimo andare oltre.

«Andiamo a fare il bagno?» indico il mare dalla finestra

Si gira verso il balcone osservando il panorama, si limita ad annuire «Vado a mettere il costume» dice avanzando verso la valigia.
Lo seguo a mia volta, apre la valigia prendendo un costume e si dirige poi in bagno per vestirsi.
Guardo l'altra valigia ed il borsone confusa
«Jah, ma io ce l'ho un costume?» chiedo dirigendomi in bagno, trovandolo seminudo, coperto solo dai boxer.
Sussulto alla vista dei suoi muscoli contratti.
Si accorge della mia reazione e ridacchia ironicamente «Che ti prende? Mi hai visto tante volte così» dice indicandosi
Arrossisco violentemente e scuoto la testa per scacciare via l'imbarazzo.
«Ce l'ho un costume?» chiedo deviandolo

«No, ma per fortuna ne ho preso qualcuno da mia madre, credo ti vadano» fa spallucce infilandosi il pantaloncino

«Perfetto» commento io, osservo poi quello che sta facendo «Perché tieni le mutande sotto il costume?» domando confusa accigliandomi

«Non sei uomo, non puoi capire il fastidio che da il tessuto che struscia sul mio cazzo» spiega, ride poi di gusto quando vede una smorfia prendere forma sul mio viso per le parole appena dette

«Cafone» alzo gli occhi al cielo tornando in camera.
Apro l'altra valigia cercando un costume, ne prendo uno color ciliegia, lo sollevo per scrutarlo meglio, lo poggio sul letto per poi richiudere la valigia.
Mi denudo completamente infilando il costume, vado da Jah per farmi allacciare la parte superiore del bikini.

«Mi daresti una mano?» chiedo tenendo il costume per il laccio dietro al collo

Serra la mascella deglutendo «Non è un po' troppo?» chiede osservandomi

«Nah» dico dandogli le spalle affinché possa allacciarmi il reggiseno

Resto ferma sentendo i lacci cadermi sulla schiena, mentre lui fa il nodo.
Mi da una pacca leggera sul sedere facendomi sussultare «A posto» ammicca

«Dai scemo, andiamo» sorrido io, prendo due teli mettendoli in borsa e avanzo verso la porta per uscire

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GHETTO LOVE// xxxtentacion Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora