18.

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Esco correndo dal locale e incrocio lo sguardo di Skinny che è con altri ragazzi a fumare. Io sono agitata ed intenta a scappare a casa, questo sembra attirare la sua attenzione, si avvicina a me
«Hey sorellina, stai bene?»

«Skinny riportarmi a casa per favore» una tempesta di rabbia, languore e tristezza pullula nel mio corpo fino a farmi bollire dal caldo.

«Hey!» Sento urlare, è la sua voce... non può essere, vorrei solo evaporare fino a disperdermi nell'aria e comparire in un giorno migliore.
Sbuca dalle mie spalle e guarda Skinny furiosamente

«Andiamo a casa» mi riprende

«No, Skinny portami tu a casa» mi volto rivolgendomi a lui, che ottiene un'occhiataccia minacciosa da Jahseh.

«Jade, penso sia meglio che ti riporti lui a casa, non ti preoccupare, non succederà nulla» mi guarda rasserenandomi, dopodiché volge lo sguardo a lui «Trattala bene, fai conto che sia mia sorella»

«Tu non te ne preoccupare e resta qui a controllare come procede la cosa» dice mentre mi fa cenno di seguirlo...

Entro in macchina sua e a regnare è il silenzio, io tengo lo sguardo basso e vedo con la coda dell'occhio che lui mi guarda, ma decido di non dargli retta.
Dopo poco ci fermiamo, siamo in uno spiazzale isolato.
Mille pensieri invadono la mia mente, spero non abbia brutte intenzioni.
Spegne la macchina e lascia le luci accese, si protrae verso di me e mi sposta una ciocca di capelli dal viso, al suo tocco mi scanso e sento dentro di me il cuore fermarsi, inizia a scendermi una lacrima, due, tre...piango.
Come una bambina delusa, impaurita, disperata, che ha bisogno di un abbraccio, ma che non vuole abbracciare nessuno.

«Shh...va tutto bene» mi attira a sé e mi abbraccia baciandomi i capelli, ah il suo odore è qualcosa di indescrivibile, le sue braccia avvolgono il mio esile corpo in una presa stretta, mi sembra d'impazzire.

Alzo lo sguardo per liberarmi ed incrocio i suoi occhi spenti sotto la luce fioca dell'auto in mezzo al buio. «Mi dispiace, sono solo un instabile mentale e schizofrenico.» ammette facendomi stare peggio intuendo a dov'è che vuole arrivare.
Mi siede sulle sue gambe facendoci ritrovare faccia a faccia, si avvicina a me e mi prende da dietro la testa per baciarmi e lo fa.
Mentre mi bacia mi accarezza la schiena e mi tira a sé sempre più.

«Basta, mi hai fatto troppo male e mi stai uccidendo ancora di più» dico allontanandomi

«Ma io lo so che tu vuoi» dice con un filo di voce, guardandomi negli occhi.

«Dai basta, riportami a casa è tardi» scendo dalle sue gambe e mi risiedo al mio posto.

Non parliamo per nulla, anzi io guardo il telefono di tanto in tanto e lui smanetta con lo stereo, arriviamo sotto casa mia, sospiro e guardo in basso capendo che una volta scesa da sola non l'avrei mai più visto in giro per casa mia.
«Non andare così» mi dice secco lui prima che io potessi aprire la porta dell'auto.

«È finita Jahseh, mi hai fatto troppo male, ad ognuno la sua vita com'è giusto che sia...» muoio dentro sempre più ad ogni parola che dico e riesco a trattenermi le lacrime fino a quando non mi prende e mi da un ultimo bacio lento e passionale, con frenesia.

«Dimmi che non ti toccherà mai più nessuno come ti tocco io» mi guarda supplichevole negli occhi

«Jahseh dai, basta» dico abbassando lo sguardo

«Guardami» dice contraendo la mascella e così faccio «Mi apparterrai per sempre» mi lascia un bacio sulla fronte e mi fa cenno di andare.

Scendo e sbatto la porta, entro in casa e non faccio altro che affacciarmi per vedere dove svolta e se torna indietro.
Piango, piango sul letto dove da sempre ormai dormiva accanto a me. Piango pensando alla ragazza, ai messaggi al dolore che m'ha inflitto...la notte è mia nemica questa sera, sembra non passare mai, mi sento debole, sto male...mi accascio sul letto lasciando lo spazio vuoto dove dorme lui, mi pare di sentire il suo odore come se fosse ancora qui e nella notte nera e taciturna i miei occhi si chiudono e m'addormento.

_xlellax_

GHETTO LOVE// xxxtentacion Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora