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Cara Jade,
Ti chiedo un ulteriore favore, a casa tua in questi giorni arriverà una cosa che tu devi custodire per me.
Capirai poi, fai attenzione e semmai ne dovessi avere bisogno non avere paura di usarla. A presto, Jah.

A due giorni di distanza dall'ultima lettera ricevuta mi arriva questa e ancora un giorno dopo davanti casa mia ci ho trovato un pacco, non ho visto però chi l'abbia consegnato.
Quando l'ho aperto c'era tanto polistirolo e in fondo alla scatola vi giaceva una pistola in acciaio, coperta da un panno.
Impugnai l'arma coperta dal panno e l'ammirai meglio vedendola luccicare appena la muovevo. Certo che pesava un bel po', era di questo che Jahseh parlava.

———

Mi alzo dal letto nel cuore della notte, sono parecchio agitata perché ho sentito degli strani rumori che hanno suscitato in me ansia.
Mi alzo e mi affaccio alla finestra cautamente, notando che qualcuno è fuori casa mia, vado in panico.
Lascio le luci spente e mi reco di sotto cercando di non emettere suoni, vado in cucina tenendo lo sguardo fisso sulla porta che suona sotto il battere delle mani di qualcuno.
Estraggo dal cassetto un coltello abbastanza grande, per poi farmi coraggio ed andare vicino la porta.

Intanto la persona dall'altro lato mi chiama per nome e ciò fa aumentare in me lo stato di panico, guardo dallo spioncino, ma purtroppo la poca luce della strada non mi permette di intravedere.

«Jade aprimi, cazzo!» sento urlare dall'altro lato

Piano piano apro la porta per poi spalancarla, restando immobile vedendo la figura davanti ai miei occhi.
Dalla tensione mi lascio cadere il coltello e mi si riempiono gli occhi di lacrime per poi riacquistare colore in viso quando vedo Jahseh che mi sorride

«Sei qui!» lo abbraccio trascinandolo dentro, mentre lui fa per chiudere la porta

Gli salto addosso sorridendo e prendendo a dargli tanti baci affettuosi sulla guancia «Finalmente, sei qui non ci credo!» urlo io felice mentre lui mi stringe

«Ho solo quarantotto ore però» dice scocciato, «Quanto tempo che non ti vedevo in pigiama sai, mi fai sempre uno strano effetto» dice poggiandomi a terra per poi scrutarmi meglio

Arrossisco violentemente e faccio spallucce cercando di non credergli troppo «Non ci provare, sei fidanzato» lo ammonisco io

«Scusa» ride lui divertito «Ti è arrivata quella cosa?» chiede diventando serio d'un tratto

«Sì, vieni» annuisco e gli faccio cenno di seguirmi, così viene dietro di me

Arrivati in camera mia prendo l'arma dall'armadio e impugnandola dal panno gliela porgo

Sorride compiaciuto, si siede sul bordo del letto e inizia a smanettare con l'arma, giocando col caricatore
«Buono, ottimo lavoro» dice soddisfatto per poi ricoprirla. Si allunga poggiandola sul comodino rivolgendomi nuovamente l'attenzione, mi sposta una ciocca di capelli dal viso e mi sorride, mentre io abbasso lo sguardo un po' malinconica ricordando quelli che erano i nostri bei tempi

«Non ce la faccio» mi sussurra prima di baciarmi in modo passionale.
Resto sconcertata e spalanco gli occhi sorpresa dal suo gesto, poi mi lascio andare tanto da non sentire più niente, il mio cuore pompa velocemente tanto che sembra voglia uscirmi dal petto.
Jahseh mi accarezza la guancia mentre mi bacia, facendosi spazio affinché la sua mano arrivi sotto la mia maglia per poi sfilarla completamente

Sento lo stomaco contrarsi sotto il formicolio della bella sensazione che si diffonde poi fino agli arti.
Trovo però un momento di lucidità per reagire.

«Fermati, non possiamo» lo interrompo io

Mi guarda confuso «Che hai?» chiede

«Tu stai con Megan, non dovresti essere qui» dico rabbuiandomi, rivolgendo lo sguardo a terra

«Magari quello che dici è anche giusto, però sento di volerti stanotte, tu no?» mi chiede riflettendoci

«Non si tratta di volere...» provo a spiegare

«Che t'importa di lei?» insiste lui

«State insieme, vi amate...» scuoto la testa delusa

«Lei è solo una copertura, sta dando una mano a Tyler...» fa spallucce seccato «Concedimi questa notte, ce lo dobbiamo» soggiunge prima di riavvicinarsi a me, i miei occhi brillano dalla gioia e mi sento mancare la terra sotto i piedi a sentire le sue parole, quanto mi è mancato.

Annuisco e cerco la congiunzione alle sue labbra, lentamente si stacca sorridendomi e si toglie la maglia scoprendosi a me.
Mi bacia i graffi che porto sulle braccia con dolcezza mentre è intento a sfilarmi il resto dei vestiti.
Si allontana da me per spogliarsi a sua volta, ma lo seguo continuando a baciarlo, quasi come se non volessi più lasciarlo andare.

«Mi sei mancata» sorride prima di entrare in me facendomi sussultare, mi scendono delle lacrime dalla felicità a vederci insieme, anche solo per una notte

«Non andartene più» gli dico tra i gemiti

«Stringimi» mi ordina e così faccio, lo stringo a me mentre lui continua a spingere e a lasciarmi dei baci sul collo

Si spegne arrivando all'apice del piacere, stendendomisi accanto.

«Jah...» sussurro io guardandolo attentamente

«Che hai?» mi chiede preoccupato mentre mi prende la mano e la bacia

«Credo di essere ancora innamorata di te» ammetto io

Cosa sto facendo, farò bene a fidarmi di nuovo di lui? E se fosse una scusa per usarmi e abbandonarmi?

_xlellax_
Ho avuto problemi di connessione che persistono purtroppo, dunque ieri non ho potuto aggiornare, spero di essermi fatta perdonare così, che ne pensate?🤫❤️

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