Serata di festeggiamenti

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Verso le 21.00 Filippo e Simone Si incontrarono con le loro fidanzate nella hall e si avviarono fuori per un'ultima serata insieme.
Simone osservava Filippo e Laura parlare fitto fitto a pochi metri di distanza, mentre lui, stretto nelle spalle, parlava con giada anche se sembrava un po' distratto.
La osservò di sottecchi e pensò che quella sera era davvero carina ma più delle altre volte con i capelli castani legati di lato in una treccia e una canotta leggera sopra a un paio di semplici shorts di jeans.
continuavano a parlare fino a quando la voce di Filippo li interrompe con una domanda.
Ragazze voi avete il coprifuoco per tornare in hotel?
Io&giada ci guardiamo e ridiamo per poi tornare serie, si abbiamo il coprifuoco verso le 00.00 -diciamo hai nostri due fidanzati e voi invece?
Simone&Filippo: a noi non ci hanno detto nulla quindi presumiamo che non abbiamo nessun coprifuoco.
All'improvviso i telefoni di Simone e Filippo suonarono in contemporanea e controllando, i due ragazzi trovarono un messaggio del coach che in maiuscolo diceva che voleva tutta la squadra in hotel per mezzanotte.
Simone sentì Lanza sbuffare sonoramente per quel coprifuoco, e anche lui sotto sotto non voleva rientrare in albergo.
Il sole stava giusto tramontando, offrendo loro uno spettacolo mozzafiato, mentre i quattro arrivavano ad un locale che dava sulla spiaggia e si facevano largo tra la folla per raggiungere il bancone del bar.
Le due ragazze si concessero un cocktail alcolico, mentre Simone e Filippo restarono fedeli alla solita birra leggera e finalmente la serata cominciò ad essere più rilassata e divertente.
Simone ringraziò mentalmente Lanza che con le sue battute faceva divertire le due pallavoliste e quando le luci si abbassarono e aumentò notevolmente il volume della musica, Filippo prese per mano la sua ragazza e la trascinò al centro della pista ridendo.
Mentre anche Simone prese per mano la sua ragazza e seguirono i due al centro della pista per iniziare a ballare e divertirsi.
Passato l'imbarazzo iniziale perché non sapeva ballare, doveva ammettere che si stava divertendo, incoraggiato per lo più dalla sua ragazza che rideva insieme a lui e ballavano, mentre cercava di farlo andare a tempo con la musica.
Giada: amore che ne dici di andare non so a fare una passeggiata sulla spiaggia che qua si sta creando un'afa?-gli chiese aspettando una sua risposta.
lei aspettava che il suo ragazzo le rispondesse ma , decise  di fargli un cenno con il capo affinché lui la seguisse fuori dal locale.
Una volta sulla spiaggia, lontano dalla bolgia e dalla musica assordante, presero a camminare sulla sabbia.
La ragazza interruppe la sua tirata di scuse.
«Non è successo niente, davvero.» cercò di tranquillizzarlo, con un sorriso. «Non è per te, ma io ho proprio la testa da un'altra parte adesso.»
Simone chinò la testa con aria colpevole e infilò le mani in testa.
«A chi lo dici...» mormorò con aria sconfitta.
La ragazza si fermò sulla sabbia umida, togliendosi i sandali e andando a bagnarsi i piedi.
«Ho un'idea.» esclamò, sorridendogli genuinamente «Il nostro allenatore ci dice sempre di svuotarci delle nostre tensioni prima di scendere in campo, così prima di ogni partita, in spogliatoio ci liberiamo urlando.»
Simone le sorrise di rimando, passandosi una mano sulla nuca.
«Io sono nera per questo schifo di Olimpiade.» ammise la ragazza. «Tu lo sei per qualcosa amore . Quindi ti propongo di sfogarci insieme, al mio tre.»
Contarono fino a tre e si sfogarono urlando tutto quello che volevano buttare fuori.
Per fortuna che questa avventura è finita e domani si torna a casa-dice al suo ragazzo tutta contenta.
Ho solo bisogno di tornarmene a casa e di fare una vacanza.

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