L'aperitivo

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A fari spenti-Luca Vettori
Capitolo 25

Non appena io e Giada entriamo in casa, ci fiondiamo a ribaltare i nostri armadi per vedere se abbiamo qualcosa di carino da indossare per l'aperitivo. "Mi raccomando Giada...stasera belle, me lo ha chiesto Filippo..." "Aspetta frena...che cosa ti avrebbe detto Fillo scusa?" "Bhè mi ha sussurrato all'orecchio 'Stasera fatti più bella di quanto non lo sia già ora...' quindi..." "O mio Dio...ma quello è cotto Laura!! Non sei felice?" "Bhè si ma...innanzitutto calmati, può anche non essere vero ma sono solo tue impressioni, e poi anche se fosse non credo che mi metterei con uno come lui..." "Ma come? È perfetto!! È il classico ragazzo che tutte si sognerebbero al proprio fianco la mattina sul letto...anche se io mi immagino qualcun altro..." dice ridendo Giada "Sì sì lo so. Sono la prima a dire che è molto simpatico e bello ma...non credo di essere ancora pronta per una relazione. Luca è ancora nella mia testa, è un pensiero fisso...ma sopratutto è ancora inciso nel mio cuore..." dico abbassando leggermente la testa per nascondere gli occhi un po' lucidi "...forse non dovrei venire stasera." proseguo poco dopo "No Laura, tu stasera verrai e ti divertirai come una pazza scatenata okay?!!" "Uff...vediamo. Intanto cerchiamo i vestiti e poi decido." allora continuiamo alla ricerca dell'abito perfetto finchè Giada non esce dal suo armadio un tubino nero con gli strass da abbinare a calze nere e tacchi del medesimo colore mentre io trovo  un pantaloncino nero a vita alta da mettere con le calze sempre nere, un maglioncino bianco molto elegante da mettere dentro e uno stivale alto di camoscio ovviamente nero con il tacco. Entrambe ci sistemiamo trucco e capelli a vicenda per renderci il più presentabile possibile. "Alla fine non ci hai ripensato tesoro ahahah..." dice Giada ridendo e sistemando la sua borsetta "Già...ho bisogno di un po' di svago ecco." rispondo sorridendo malinconica. Mi manca la mia Modena...tanto.
Ad interromperci è il citofono, allora corro ad aprire notando che sono i ragazzi. Li invito a salire in attesa che finiamo di sistemarci "Ciao ragazzi, accomodatevi pure sul divano!!" dico accogliendoli in casa "Grazie...che bell'appartamento!!" dice Simone entrando "Wow..." dice invece Filippo guardandomi dalla testa ai piedi "Ciao Fillo!" dico lasciandogli un bacio sulla guancia e ridendo per la sua reazione "Sei bellissima..." "Ti ringrazio..." rispondo arrossendo. Poco dopo arriva anche Giada che saluta Simone e prende la giacca per uscire.
"Allora ragazzi possiamo andare!" dice lei sorridendo agli altri.
"Benissimo...si parte!!" risponde Simone prendendo la mano di Giada.
Una volta arrivati giù schiaccio il pulsante per aprire il cancello e usciamo.
"Wow che bellissima macchina che avete!" Dico entusiasta rimanendo affascinata a guardare l'auto.
"Bhè grazie..." risponde Filippo guardandomi intensamente le labbra.
Il tragitto da casa nostra al ristorante dura 10 minuti e questi intensi minuti per me e per Giada sembravano ore, tanto che non ci eravamo accorte che eravamo già arrivate al ristorante da quanto avevamo parlato con i ragazzi.
*Pov's Simone*
Parcheggio la macchina e una volta che si  ferma scendo e apro la portiera a Giada, la quale mi ringrazia con uno splendido sorriso.
Una volta che tutti siamo scesi dalla auto, siamo entrati all'interno del ristorante dove ci stavano aspettando già alcuni della squadra tra cui Tiziano e Daniele Mazzone, Sebastian Solè, Tine Urnaut e altri compagni.
Dopo aver raggiunto i ragazzi io e Pippo  presentiamo le ragazze ai compagni di squadra che si rivelano molto simpatici e divertenti con loro. Una volta che tutti gli invitati sono arrivati, iniziamo a stuzzicare qualcosa da mangiare.
*Pov's Filippo*
Mi perdo molte volte a guardare Laura e non riesco a capire il motivo di tutto questo interessamento da parte mia nei suoi confronti....magari mi sto innamorato di lei! No non è possibile io e lei ci siamo appena conosciuti....magari può anche essere che sia stato un'amore a prima vista, il cosiddetto colpo di fulmine...
Ritorno in me e noto un cameriere al bancone e mi avvicino a lui.
"Mi scusi noi abbiamo prenotato un tavolo per 16 persone per stasera alle 19.30 a nome Trentino Volley."
"Oh certo! Ben arrivati ragazzi!" replica il cameriere accompagnandoci al tavolo. Subito sposto la sedia per far accomodare Laura al mio fianco, non riesco a staccarle gli occhi di dosso, poi questa sera è davvero bellissima! Quando tutti si siedono ordiniamo le pizze e colgo l'occasione per parlare un po' con la ragazza. "Allora Laura...non so molto di te, raccontami qualcosa..."

*Pov's Laura*
"Bhè...non c'è molto da raccontare...ho iniziato a giocare a pallavolo fin fa bambina, quando avevo sei anni...mio padre è Angelo Lorenzetti, il coach di Modena, ed è stato lui ad indirizzarmi in questo sport che subito mi ha appassionata un sacco. Poi però con il suo lavoro io e la mia famiglia ci siamo sempre dovuti spostare in ogni dove ed è sempre stato difficile per me continuare a giocare, insomma cambiare sempre squadra, oppure scuola, anche il rapporto con i miei coetanei non andava benissimo...io sono sempre stata un po' insicura e loro non mi aiutavano di certo bullizzandomi...ma questo capitolo della mia vita è stato ormai chiuso da tempo, e qui adesso sto molto bene, anche se a volte mi manca la bella Modena dove ho vissuto fino adesso, e sopratutto il mare della mia piccola città d'origine...Fano." "Ti capisco, ma devi sempre ricordarti quanto vali e sopratutto che sei bellissima, sia dentro che fuori." dice lui sorridendo e guardandomi negli occhi...poi mi lascia un bacio sulla guancia e piano piano si avvicina alla bocca. Mi dà un bacio a stampo che cerca di approfondire ma i suoi baci non sono come quelli di Luca, i suoi baci non mi emozionano come quelli di Luca, lui non è Luca. Mi stacco subito ed esco di corsa fuori dal locale, poi mi siedo su un piccolo muretto e scoppio a piangere...come non mai. Quanto mi manca Luca, il mio Luca...

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