Capitolo 6

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"Hey Shawn"lo fermo quando lo vedo in mezzo al corridoio alla fine delle lezioni,sorridendogli."Che vuoi?" sempre con la sua voce roca,si gira e mi parla scorbuticamente facendo sparire il mio sorriso.
"Io volevo..""Pensavi che dopo ieri fossimo amici per la pelle?"lo guardo aprendo e chiudendo la bocca senza emettere alcun suono e lui ridacchia e se ne va lasciandomi in mezzo al corridoio guardando il punto dove fino a pochi secondi fa c'era la sua figura.
Mi giro appena una ragazza più alta di me mi viene addosso.
"Piccoletta,spostati dalla mia visuale,ora"la sua voce squillante mi da fastidio,e non poco.
"Scu-" "Ti ho dato il permesso di parlare?No,quindi shh"mi interrompere mettendosi davanti a me."Il povero Shawn non ti calcola proprio eh?"domanda con una faccia da stronza."Penso tu gli debba stare lontano,non gradisce la compagnia"continua a parlare ma viene interrotta da Jenne.
"Melody,lasciala stare,addocchia qualche altra preda"Melody cerca di parlare ma Jenne la interrompe ancora.Alla fine,esasperate,Jenne mi porta via mentre quella specie di Barbie sta parlando.
"Stalle lontano,e non fare come è successo con Shawn"mi lancia una frecciatina e io ridacchio.
"Ci vediamo domani,ciao Jenne"vado verso la macchia di Devon e dopo essere arrivata Sasha,partiamo."Tutto okay Sam?"Devon mi accarezza la mano molto delicatamente appena si ferma al semaforo rosso.Sto male dentro per ciò che mia madre pensa.Sto male per via di Shawn.Sto male per ciò che è successo in passato. "Sto bene"regalo un sorriso finto ai miei fratelli,anche se loro sanno che non sto bene,già da un po'."Mamma oggi lavora fino alle sei"cambia discorso Sasha."Ieri ho visto una ricetta che vorrei fare.Si tratta di una specie di torta ma salata""Basta che non incendi la cucina come l'ultima volta che hai cuinato"mi prende in giro Devon."Ah-Ah,quanto sei simpatico"gli do uno schiaffo al petto e sento la sua risata eccheggiare nella via di casa.Mi fiondo subito in camera apre finite il più presto i compiti che hanno dato e poi mi preparo a cucinare.Dopo aver fatto la pasta,poi prendo delle zucchine e le lesso per poi adagiarle nella teglia con la base e la inforno.Doddisfatta del mio lavoro,sorrido e incomincio a lavare le pentole che ho usato per cucinare.

"Vado a portare fuori Hus!"urlo accarezzando la testolina del diretto interessato.Devon urla che va bene e apro la porta con il guinzaglio in mano."Sinceramente non so dove stiamo andando ma seguiamo il tuo olfatto,vero Hus?"sembra che annuisca e io contenta corro leggermente per farlo divertire fino ad arrivare ad un parchetto.È completamente vuoto con una panchina al centro e una fontanella poco più avanti.Con il fiatone arrivo fino alla panchina buttandomici praticamente sopra.Hus mi fa compagnia continuando a chiedere carezze sul pelo.Sorrido perché è bello avere qualcuno accanto.Qualchuno che non chiede nè come stai nè che ti rompe su ogni singola cosa.Dopo questa breve sosta mi incammino verso casa visto che saranno le sette passate.Da lontano riconosco una chioma bionda e assottigliando gli occhi vedo che sta venendo verso qui.Porca paletta non dopo la figuraccia di questo pomeriggio!
Alzo il cappuccio della felpa nera che indosso è abbasso lo sguardo mentre Hus cammina tranquillo.Chiudo gli occhi quando siamo vicini e li riapro subito dopo ma Hus si ferma improvvisamente.
Cavolo!
"Andiamo Hus"sussurro al cane.Come risposta,lui abbaia e fa alzare la testa a Shawn nello stesso istante in cui io mi giro verso lui e il mio cane.Quegli occhi color mare mi guardano attentamente per poi sorridere al cane."Così hai un cane"l'angolo sinistro della sua bocca si alza mentre io tiro giù il cappuccio e mi sistemo i capelli."Già"schiocco la lingua al palato mentre lui si abbassa ad accarezzare il cane.
"Come si chiama?Viene dalla tua vecchia città" "Si chiama Hus e comunque no"rispondo abbastanza fredda."Un buon amico"sussurra. "Certamente non mi lascia dopo avermi aiutato"mi scappa dalla bocca quello che pensavo e lui mi guarda attentamente."Ho solo aiutato una persona in difficoltà"chiarisce. "Allora non chiederò più aiuto se tutte le persone sono come te"ridacchia alzandosi, sovrastando la mia figura."Jenne ti avrà spiegato che non sono molto socievole,tendo a non dare importanza a cose del genere"tiro le labbra in una linea dritta e non sapendo cosa dire,abbasso lo guardo."Hey,che hai?"alza il mio mento con le dita ma rivivo subito quel momento.Mi stacco dal suo tocco spaventata su ciò che potrebbe farmi.
Le sue mani su di me.I brividi di paura e poi buio.
"N-niente""Sicura Samantha?"il mio nome emesso dalle sue labbra mi fa una strana sensazione ma la paura la sovrasta."I-io ora vado"Hus per fortuna mi segue mente cammino velocemente verso casa,rivivendo momenti che tanto odio.Le sue mani sul mio corpo così minuto,le sue urla e poi le conseguenze delle sue azioni.

"Sorellina,è ora di mangiare"mi avvisa Devon.Che viene sostituito dalla voce di mia madre."Si può sapere dove sei stata per un'ora intera?"mi rimprovera mamma arrabbiata."Ero fuori con Hus"sbuffo appoggiando il cappotto sull'attacca panni.
"Molto buona sorellona"si congratula Sasha con me e io le regalo un sorriso.
"Oggi è andata bene a scuola?Samantha?"annuisco continuando a mangiare.Tutti parlano eccetto me che sono nel mio mondo composto fa ricordi oscuri e vuoti incolmabili.
-Marika
Alle nove ti aspetto su Skype.
Leggo subito l'orario e manca ancora mezz'oretta,apro la finestra e vado fuori nel mio posto.Alzo lo sguardo verso il cielo e sorrido vedendo tutti i puntini lucenti.Mi stringo di più nella mia coperta calda e cerco in tutti i modi di non piangere.Ce la devi fare,mi ripeto.
Mi alzo stando attenta a non volare giù e poi accendo il computer e schiaccio Skype sulla schermata home.Aspetto che mi chiami ed esattamente cinque minuti dopo arriva la sua chiamata.
"Ciao Sammy!"tutta felice e sorridente mi saluta.Mi vengono gli occhi colmi di lacrime a vederla felice,mi manca tanto.Sorrido a mia volta e la saluto raccontandole un po' di cose.
"E allora i ragazzi"muove su e giù le sopracciglia mentre io mi metto la mano davanti alla bocca ridendo.È impossibile."Non c'è nessuno..""Proprio nessuno nessuno?Lo vedo il tuo sorrisino.Guarda che chiamo tua sorella per sapere se ti viene dietro qualcuno"la fermo subito dicendole che c'è un ragazzo anche se sembra che nessuno gli interessi.
"Prevedo qualcosa di piccante nei prossimi mesi"sorride e poi a vedere la mia faccia scoppia definitivamente a ridere come una pazza."E tu e Danny?"le si apre un sorriso che va da una parte all'altra della sua faccia."Mi ha chiesto di uscire insieme ad una festa!"salta giù dal letto e salta.Mente io rido.Noi eravamo il solito trio,Io,Marika e Danny.L'ultima estate mi ha confessato ciò che provava per la nostra migliore amica e io gli ho detto di buttarsi,perchè lei sicuramente provava qualcosa per lui.
Parliamo del più e del meno fino a che non si fanno le undici passate e le pongo una domanda che neanche io sapevi di riuscire a dire con così tanta facilità.
"Lui è ancora in carcere?"il sorriso sparisce dalle labbra di Marika ma mi risponde comunque annuisce."Sai che al processo dovrai vederlo?Io ti starò vicino in qualunque situazione,sappilo"le sorrido tristemente."Ti voglio bene"lei ricambia e poi vado a letto.

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