Capitolo 24

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Osservo la sua faccia imbrattata di sangue.Le sue nocche sono arrossate e stringono il volate con forza."Tutto bene Samantha?"domanda con voce roca."S-si,tutto ok.Tu invece no" asserisco."Già.Ma perchè cazzo eri lì fuori da sola?"ringhia."I-io...siamo usciti di corsa per via della rissa e ho perso gli altri.Poi mi sono ritrovata attaccata al muro e il resto lo sai" stringe ancora di più i pugni,cercando di calmarsi.Il viaggio continua in silenzio finchè non arriviamo sotto il suo palazzo.Cosa!?Benissimo,ora chi la sente mia madre?!"Scendi"dice brusco,sbattendo la porta della vettura.Lo seguo svelta prendendo la mia borsa da terra.Entrati dentro il suo appartamento,lascio la borsa sul divano e mi avvicino leggermente a lui."D-dovremmo disinfettare la botta al naso"sussurro.Annuisce dirigendosi in bagno.Prende il necessario e cerca da solo di disinfettarsi ma lo fermo."Ti aiuto,dai a me"insisto un po' e alla fine mi da il batuffolo impregnato di disinfettante.Stringe gli occhi non appena arrivo al taglio provocato dal pugno. "Scusami"dico mortifocata. Nega con la testa e io mi avvicino di più per vedere meglio.Il suo respiro si fa più affannato e il mio lo segue.I suoi occhi da vicino sono ancora meglio.Per l'imbarazzo distolgo lo sguardo e infine finisco con il disinfettare le nocche.La suoneria del mio cellulare interrompe il silenzio nell'abitacolo e mi precipito a riapondere."Dove sei finita Sam!?"mi domanda mia sorella."Sam,sto aiutando Shawn che si è preso una bella botta.Coprimi con mamma perchè non so a che ora riuscirò a ritornare a casa"qualche secondo di silenzio e poi mi risponde."Ok,ma stai attenta"risponde titubante."Quello sempre,sorellona.Buona notte" esclamo chiudendo la chiamata.
Ritorno in bagno ma non lo trovo, allora mi dirigo in camera da letto. Shawn è di schiena,con solo dei pantaloncini da basket indosso e i capelli tutti scompigliati."Non penso di essere in grado di riportarti a casa Bimba dei fiori"esclama girandosi. "Ah" dico solo.Osservo colui che ho davanti e mi imbarazzo a pensare che ha veramente degli addominali perfetti.Mi riprendo dallo stato di trance e lo guardo negli occhi,con un po' di rossore sulle guance.Il suo sorriso mi fa imbarazzare ancora di più."Ti preparo il letto,io dormo sul divano.Per qualsiasi cosa puoi venire a chiedere"mi indica il bagno per cambiarmi con le cose datemi precedentemente da lui.Cinque minuti dopo sono al buio,nel letto caldo di Shawn.Mi rigiro parecchie volte finchè non mi alzo e vado in sala."Shawn"sussurro."Mhm..."risponde dopo poco."Mi sento sola..." esclamo non continuando la frase. "Vengo da te,va bene?"dice alzandosi dal divano.Annuisco felice e vado in camera.Mi stendo sul letto che sa di Shawn e dopo poco lo vedo arrivare con il cuscino stretto tra le braccia. Ridacchio alla sua visione un po' assonnata ma poi mi zittisco non appena mi guarda male.Dopo che si è steso intono l'inzio di Hold on si Martin Garrix."Buona notte Bimba dei fiori"sussurra avvicinandosi."Buona notte Shawn"sorrido anche io prima di cadere in un sonno profondo.


Queste due settimane sono passate veramente in fretta.Non ho avuto un momento di tregua per concedermi qualche svago come andare a correre o semplicemente stare in compagnia di Jenne o mia sorella.Queste due settimane sono passate e ciò significa che esattamente tra due giorni sarò nella sala del tribunale a rivivere attimi di terrore,che mai e poi mai avrei voluto ricordare.Ma d'altronde voglio la giustizia per mio padre.Devo solo avere la forza necessaria per riuscire a raccontare tutto.
Al momento ho appena finito di chiudere la valigia.Starò assente per una settimana e con me ci saranno mamma,Devon e Sasha.Dopo essermi cambiata mi butto sul letto sfinita, pronta a dormire.O almeno,a chiudere gli occhi e non pensare, spegnendo i ricordi almeno per questa notte.
La sveglia suona alle sei in punto della mattina.Insieme andiamo tutti in aereoporto e facciamo il ceck-in per poi andare a prendere la nostra colazione in un caffè vicino a un negozio di vestiti."Mi raccomando, devi solo mantenere la calma e tutto andrà per il meglio"sussurra Sasha al mio orecchio prima di abbracciarmi. "Grazie Sasha,ti voglio un mondo di bene"mi sorride.


Dopo quasi otto ore di viaggio siamo nella vecchia città:Chicago.L'albergo in cui alloggiamo è abbastanza carino.Le tende rosse coprono le vetrate che danno sulla città,la camera è spaziosa,con un letto matrimoniale,un armadio e il bagno privato.Devon alloggia nella stanza accanto con mamma mwntre io e Sasha stiamo insieme."Al momento voglio solo dormire!"sussurra contro il comodo letto."Vai prima te allora?" domando poggiando la valigia sul tavolino,per aprirla."Sii grazie!ridacchio per la reazione."Ah e avvisa Jenne che siamo arrivati perchè tanto quel mongoloide di nostro fratello se ne sarà dimenticato!"urla vicino alla parete della camera dove alloggia. "Sasha,shh"la zittisco.Corre in bagno per poi chiudere la porta dietro le spalle e nazionale l'acqua per lavarsi. Appena bussano mi dirigo subito alla porta e noto che è Devon."Entra pure fratellone"gli lascio spazio.Mi fa segno di sedersi vicino a lui e poi incomincia a parlare."Lo so che ritornare qui e  rivivere tutto ti fa stare male ma...ma io e Sasha siamo tuoi fratelli e se hai bisogno puoi venire da noi" "Lo so Devon,lo so fratellone.Grazie"avvolgo un braccio attorno alla sua spalla e lui completata l'abbraccio.Si stende con me affianco e sussurra"Quanto cavolo è comodo il vostro materasso"e rido alla visione della sua faccia."Con Jenne come va?"chiedo curiosa girnadomi verso di lui. "Benissimo!"esclama com un sorriso raggiante e gli occhi sognanti."È da poco che stiamo insieme ma è fantastico stare con lei.Mi da una voglia incredibile di provare cose nuove nella vita e di raggiungere i miei obbiettivi.È fantastica,ecco" esclama."Sei cotto Devon!""Già ha ragione Sam!"mi da ragione Sasha."E tu sei cotta dell'amico di Jenne allora!"lui le fa la linguaccia e si mettono a bisticciare come bambini."Allora anche Sam è cotta"dice fiera Sasha,dopo l'accesa discussione."E di chi,scusa!?" esclamiamo io e Devon contemporaneamente."Beh ovvio,di Shawn!"alza le spalle."Non è assolutamente vero!"le mie guance si saranno tinte di sicuro di rosso. Mannaggia!"Oh beh,avrei qualche dubbio!"esclama rientrando in bagno,Sasha."Ma che va dicendo nostra sorella?"alzo le spalle e l'argomento cade lì.

1.57 p.m.,Tribunale di Chicago,16 Dicembre 2018

Entro in aula e le mie mani sudano,il mio cuore batte a mille e la mia mente continua a rivivere sempre gli stessi avvenimenti.I miei occhi incontrano quelli della persona che ho creduto di amare per tanto tempo. La persona di cui mi sono fidata.La persona che mi ha pugnalato alle spalle,che mi ha ucciso lentamente: Lui,Cedric Reddly.

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