Insieme || Min Yoongi

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Stiamo camminando fianco a fianco, silenziosamente.
«Allora, come ti sono sembrati i miei amici?» chiedo per rompere il silenzio di questa nuova notte che stiamo passando insieme.
«Umani» dice sospirando, «nelle foto e nei video che mi hanno mostrato, non possono essere definiti come tali, te compreso. Vi definirei più come manichini, o fantocci»
«Capisco cosa intendi, ma non è sempre così, sai? Anzi, noi siamo uno dei gruppi più umani del momento»

«Questo è quello che volete far vedere, non è vero?»
«Certamente, vogliamo avere un rapporto stretto con le nos...»
«Ma non dite mai tutto al completo. Non siete trasparenti al cento per cento», mi interrompe, «ma è giusto così, siete famosi e dovete sembrare perfetti, anche se alcune imperfezioni sono inevitabili. Per loro sarete sempre ‘stupendi così come siete’».
Sospiro, perché ha ragione.

«Si, è vero. Ed è anche un motivo per cui alcune persone più moralmente deboli, come Jimin, non riescono ad accettarsi nemmeno quando hanno decine di migliaia di fan a dirgli che è stupendo e perfetto. Lui penso che lo capirà solo nel momento in cui avrà una vera ragazza»
«Oh, mi dispiace, non credevo fosse un argomento che toccasse anche il vostro gruppo»
«Lascia perdere, va bene così. Siamo arrivati»

Alzando lo sguardo, ci troviamo davanti alla grande struttura quale è il capannone.
Subito Haneul lo apre ed entra, seguita da me.

«Ti ricordi ancora quella notte in cui ti stavo insegnando la canzone a quattro mani?»
«Si, ma non ricordo così bene la melodia...»
«Allora riprendiamo un po'!» dico emozionato, sedendomi davanti al piano e indicando alla mia amica la metà di sgabello che le ho lasciato appositamente. 
Lei titubante si siede affianco a me, e cominciamo a ripassare ciò che avevamo già suonato e continuare la canzone.

Tra stonature, errori e risate, la notte è arrivata, ma non ci ha fermati.
Quando guardo per la prima volta l'orologio dal telefono, noto che sono le due di mattina.