Insieme || Min Yoongi

118) Yoongi's PoV

Di pizza ne ho abbastanza, l'ho mangiata per farle un piacere, ma cena l'avevo già fatta. Con la pizza.
Appena ha detto tutta la felice che voleva la pizza, forse il mio sorriso è diventato leggermente più finto, forse addirittura impanicato, ma ho cercato di mascherare il tutto il più possibile.

Ma dopo quel piccolo dialogo, no, dopo la sua affermazione, mi sono chiesto se raccontarglielo o meno. Mi sono chiesto se mi avesse mai giudicato, se si potesse mai ricredere sul mio conto. Si insomma, mi sono fatto tanti di quei filmini mentali che si fa chi è innamorato, ma questo l'ho solo capito dopo, quando mi sono deciso a parlare.

«Senti, Han»
Lei capisce che non è qualcosa di semplice da dire, e si mette con la testa sulla mia spalla, rilassandomi almeno un minimo.
«Si?»
«Ecco, io vorrei... Vorrei raccontarti una cosa. È giusto che tu la sappia»
«Sono qui tutta per te, racconta ciò che vuoi Yoon»
Sorrido, perché so che lei è una vera amica.
Già, amica. Sfortunatamente non è altro e fa più che male, malissimo non rende. Però forse è giusto così.

Dopo qualche secondo di riflessione, su da dove iniziare e quali parole usare, mi decido a parlare.
«Non so se lo sai, ma io non sono di Seoul, sono di una piccola cittadina vicino a Daegu. Lì i miei genitori avevano un bel ristorante tradizionale che manteneva tutta la famiglia senza troppi problemi. Io e mio fratello Jungi eravamo soliti lavorarci sin da piccoli per aiutare, perché, a detta di mia madre, pure il mantenimento doveva essere ripagato in qualche modo»
«Quant'è generosa e umana tua madre» mi interrompe Han, con una nota sarcastica.
Vorrei dirle di non interrompermi più, che è un casino per me continuare a parlare e che non sta semplificando le cose. Vorrei dirle che se voglio raccontarle la mia storia non è per altro se non darle una spalla, farle capire che io ci sono specialmente perché ho vissuto più di quel che ha vissuto lei. Vorrei dirle che è una stupida ad usare tono sarcastico in un momento del genere.

«Già»
Ma alla fine, lei che ne sa.