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Usciamo dal centro commerciale, ma entrambe abbiamo in mano quattro grandi sacchetti. Guardo male la mia amica, e lei mi risponde con un sorrisino innocente.

Dopo aver sistemato nel portabagagli tutti gli acquisti, saliamo finalmente in auto, dopo tre interminabili ore di shopping estremo.
«Menomale che avevo detto di non esagerare, pensa se avessi detto il contrario»
«Non importa. L'importante è solo che ci siamo divertite»
Sappiamo entrambe che il suo scopo non era quello, bensì comprarmi qualcosa perché sono a corto di vestiti, ma entrambe facciamo finta di niente.

Tornando a casa mia, cominciamo subito a sistemare i vestiti nell'armadio. Fatichiamo a farceli stare tutti, ma dopo mezz'oretta riusciamo a sistemarli.

«Stasera ti va di mangiare da me?»
«Scusami Jiwoo, ma proprio non posso. Devo studiare, dono rimasta un po' indietro»
«Nessun problema, ci vediamo domani?»
Io la guardo negli occhi, cercando di farle capire che non ne ho la minima intenzione.
«Capito, fai come vuoi. La prossima volta però ricordati quando dobbiamo uscire insieme, non posso sempre attenderti come se dovessi avere un appuntamento» sorrise facendomi l'occhiolino, ovviamente scherzava.

Stava per uscire da casa mia, quando le squilla il telefono.
Subito lo sfila dalla tasca della felpa, legge chi è e mi guarda, interrogativa.
«Hai per caso sparso volantini?»
«Si.. Perché?»
«Allora mi sa che questa chiamata sarà per te» dice mostrandomi lo schermo del suo cellulare. È un numero sconosciuto.
«Avevo avvisato che non avrei risposto io, quindi rispondi tu per favore» dico con calma. Jiwoo annuisce e risponde alla chiamata, mettendo però il viva-voce, in modo che potessi sentire la conversazione.

«Pronto..»
«Buongiorno, lei dev'essere l'amica della signorina Shin Haneul, giusto?»
«Sì, sono io»
«Perfetto. La signorina è venuta a trovarci ieri, chiedendo per un posto di lavoro al nostro bar. Noi abbiamo trovato un posto per lei. Dovrà soltanto darci conferma che l'orario lavorativo non possa causarle problemi. Abbiamo solamente un posto libero, e l'orario partirebbe dalle cinque di mattina e finirebbe alle nove»

Jiwoo mi guarda, preoccupata. È un orario molto difficile per me, specialmente da alternare con l'università. Se accettassi il posto, alla fine del turno dovrei correre a scuola, altrimenti non mi farebbero più entrare.
Racconto le mie preoccupazioni bisbigliandole nell'orecchio della mia amica, e lei capisce al volo.

«Vede, il problema è che il lavoro è piuttosto lontano dalla scuola che frequenta Shin, quindi avrebbe un problema. Però si può sempre fare una prova... Facciamo un paio di settimane?»
Io le mostro i miei pollici in su, in segno di "bel lavoro". Nulla o nessuno mi vieta di tentare.

«Perfetto. Ora parliamo di soldi. Noi pensavamo che, visto che l'orario non mi sembra esageratamente lungo, ma è comunque all'orario di apertura, allora potesse essere ottantamila won a settimana. Cosa ne pensa?»
Io faccio semplicemente spallucce. Mi va più che bene, anche se speravo in qualcosa di più.
«Va benissimo»
«Bene. Allora domani dille di venire al nostro bar che le daremo la divisa e spiegheremo ciò che dovrà fare. Grazie di tutto e buona giornata»
«Grazie a lei»
Jiwoo chiude la chiamata.

«Bel lavoro Jiwoo, grazie» abbraccio la mia amica, che subito ricambia.
«Brava anche tu chissà che lavorone avrai fatti ieri in giro per Seoul»
«Niente di che, dai. Spargere volantini e andare in negozi a caso non è il massimo, ma ho passato di peggio.»
La mia amica mi guarda, comprensiva. Ora che ho ricordato quel momento, non me lo toglierò facilmente dalla testa.

Il sole è ormai calato, quindi Jiwoo mi saluta e torna a casa. È stata una buona giornata, piuttosto positiva.
Ma come sempre, nulla può essere completamente positivo.
Non si scolla più dalla mia testa il ricordo che oggi mi è tornato in mente.

Decido di uscire e fare una passeggiata, tanto so già che non riuscirei mai a prendere sonno.

Insieme || Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora