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Io mi giro e mi rigiro nel letto, ma non riesco a prendere sonno.

Decido allora, senza dire nulla a nessuno, di uscire, facendo una passeggiata.

Essendo notte fonda, non provo nemmeno a nascondermi. Mi metto semplicemente una sciarpa per non prendere freddo, poi mi metto giacca e scarpe ed esco di casa.

Seoul di notte è sempre stato una delle cose che più mi ha rilassato, in qualsiasi momento.
Poche persone ci sono, posso respirare tranquillamente. Ci sono poche automobili, il silenzio regna quasi completamente nella capitale.

O almeno, ciò fino a poco fa. Un'auto solitaria passa, inchioda, torna indietro. Abbassa il finestrino alla mia altezza, mostrando l'amica di Haneul.
«Hey Sug-» si blocca, imbarazzata. «Yoongi. Come mai fuori a quest'ora?»
Sono abituato ad essere chiamato Suga, ma possono chiamarmi come vogliono sia Haneul che Jiwoo. Soprattutto Haneul.

«Ciao Jiwoo. Sto facendo una semplice passeggiata, niente di che»
«Gli altri?»
«Dormono»
«E come mai tu non dormi?»
«Sono alla ricerca di qualcosa»
«Cosa?»
«Il sonno»
Jiwoo ride, ma io ero serio. La notte, quando non ho sonno, passeggio al buio, anche sotto la pioggia. Solo così potrò dormire, quando non compongo.

«Beh, buona ricerca e buona passeggiata allora»
«Grazie, buona notte Jiwoo»
La ragazza mi fa un cenno con la mano, prima di richiudere il finestrino e sfrecciare verso la sua meta.

Continuo allora la mia camminata, sedendomi poi su una panchina. Il sonno ancora tarda a venire, e la cosa mi infastidisce.
Mi guardo intorno, giusto per passare il tempo e cercare un qualcosa di interessante di quella calma, silenziosa ma monotona notte.

Gira e rigira, tra i vuoti marciapiedi e le panchine solitarie noto una persona. Il fisico minuto mi fa tornare in mente quello della mia ispirazione, ma non sembra dall'atteggiamento realmente lei.
Trascina i piedi, ha il volto basso con i capelli che le cadono sopra, e sembra singhiozzare.
È troppo lontana, non saprei dire chi sia, però sembra stia soffrendo. Magari sarà una semplice senzatetto.

Continuo ad osservarla. Si siede su una di quelle tristi panchine vuote, mettendosi i gomiti sulle gambe e sorreggendo la testa con le mani. Sì, sta piangendo. Posso intravedere delle lacrime cadere, ma sono lacrime silenziose, come se non volessero esser notate, anche se i singhiozzi non aiutano per nulla.

Insieme || Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora