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Nonostante gli ostacoli ci uniscano, rimaniamo come anime destinate a separarsi e a rimanere separate per il resto delle nostre vite. Siamo sempre vicini, sempre uniti, eppure siamo così lontani...

«So far away...»
Mi blocco tutto d'un tratto, smetto di suonare e mi giro verso Han.
«Cosa?»
«Perché hai smesso di suonare?»
«Che cos'hai detto?»
«Ti ho chiesto perché hai smesso di suonare»
«No, no, prima di quello. Che cos'hai detto?»
«So far away, perché?»
«Cosa significa?»
«Così lontano»
«Allora avevo tradotto bene» che sia lodato Namjoon e le sue noiosissime lezioni di inglese. «Così lontano... Così lontano...», prendo il mio taccuino e lo sfoglio in fretta senza degnare di uno sguardo le pagine precedenti a quella e scrivo a grandi caratteri "So far away" fino ad occupare l'intera pagina.

Mentre scrivo, sento Han che si siede accanto a me. C'è un secondo sgabello, ma lei decide comunque di mettersi sul mio stesso sgabello. Fortunatamente siamo entrambe minuti e non abbiamo problemi a stare su uno stesso sgabello, ma un nostro fianco, una nostra gamba, si toccano. Appena metto via il taccuino, anche le nostre spalle sono a contatto.
Io mi giro verso di lei, lei si gira verso di me.
«Mi aiuti ad impararla? Io provo a fare la mano sinistra e tu la destra, ok?»
Sorrido, «va bene»

Iniziamo a suonare. Han è già piuttosto brava con la mano sinistra e mi lascia abbastanza sorpreso dal suo talento, ma non è quello il problema attuale.
Il mio braccio sinistro e il destro di Han, sono come di troppo in questo pezzo al piano, quindi si sono ritrovati tutt'un tratto avvicinati, attaccati. Le mani si sfiorano, poi si toccano, si uniscono, si intrecciano.
Troppo concentrato sulle mie sensazioni riguardo le nostre mani, sbaglio una nota e mi fermo, seguito poi da Han.

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Insieme || Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora