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Continuo allora a parlare, «ai miei undici anni ero rimasto lo stesso e il mio amore per il pianoforte non era diminuito, anzi, non andavo a dormire senza aver suonato qualcosa. A dodici anni ricevetti le mie prime apparecchiature per produrre musica, me le aveva regalate Jungi. I miei non ne sapevano niente, ma forse se l'avessero saputo sarebbe stato solo peggio. Per i miei genitori divenne insostenibile la mia passione quando iniziai le superiori. Cercavano di vietarmi di suonarlo, volevano vendere o addirittura buttare il piano. Io passavo le serate a litigare con loro, e spesso non avevo la meglio. A diciassette anni è accaduto davvero. Una sera tornai a casa dopo scuola felicissimo, c'era un provino in centro a Daegu per una piccola casa discografica e io volevo assolutamente andarci. Non come idol, ma come compositore. Tornai a casa più felice che mai, ma vidi come se la casa fosse vuota, eppure  mia madre, mio padre e mio fratello c'erano. Mentre cenavo finalmente realizzai che ciò che mancava non era qualcuno, ma qualcosa. Il pianoforte non c'era più. Ho come rimosso ciò che feci subito dopo, ricordo vagamente una grandissima discussione che finì con me chiuso a chiave in camera mia a piangere e Jungi dietro alla mia porta a convincermi ad uscire. Il vero problema è che da lì non uscii per due giorni consecutivi. Saltai scuola e i pasti, e prima di andare in bagno mi assicuravo sempre che non ci fosse nessuno nei dintorni. In quei due giorni non ho dormito molto, tanto che il terzo giorno, quando i miei mi obbligarono ad andare a scuola, sembravo più uno zombie che uno studente superiore» cerco di accennare una risatina, per non far sembrare il tutto così drammatico.

«Jungi venne poi a parlarmi, appena gliene diedi la possibilità. Mi disse che aveva visto il volantino dell'audizione che avevo posato distrattamente sul divano il giorno in cui mi ero chiuso in camera, e l'aveva trovata un'idea pazzesca, folle ma da prendere in considerazione»

«Hai un fratello stupendo, Yoon...»
Sorrido, «lo so»

[scusatemi se mi intrometto dopo aver già pubblicato la storia (quindi vi troverete due notifiche per lo stesso capitolo, quindi scusa) ma mi sono dimenticata di precisare una sottigliezza che mi dà più che fastidio. Ho notato una storia di una mia lettrice molto, e ripeto MOLTO simile a questa qua. Per favore, ve lo chiedo cortesemente. Chiunque essa o esso sia lo sa, non voglio gettare fango su nessuno, ma per favore cancella quella storia. Non ho intenzione di segnalare nessuno perché non è una storia importante che ha a che fare con case editrici o roba varia, però non mi sembra rispettoso nei miei confronti, che nonostante le mie giornate siano più che piene, trovo il tempo per scrivere e pubblicare ogni singolo capitolo.
Chiedo scusa a chi non c'entra niente per aver disturbato così tanto la lettura, ma mi sembrava giusto avvisare prima di fare qualsiasi cosa.
Grazie dell'attenzione]

Insieme || Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora