Insieme || Min Yoongi

13

Seguo Yoongi fino all'uscita, richiudendo poi la porta dietro di me.

Fuori c'è una nebbia molto fitta, e dopo aver salutato ulteriormente il ragazzo, lo vedo sparire nella nebbia.
Pochi secondi dopo arriva Jiwoo sulla sua auto, che si ferma davanti a me. Abbassa il finestrino e si guarda intorno.
«Lui dov'è?» mi chiede, impacciata.
«È già andato»
«Oh scusami! È tanto che aspetti?»
«No, no, tranquilla» salgo sull'auto.

Non vedendola partire, mi giro verso di lei, con fare interrogativo.
«Allora, cosa mi racconti di questo "lui"? Com'è? Carino? Ohh che domande, ovvio!»
Alzo gli occhi al cielo, ma le rispondo lo stesso. «È... strano»
«Come te, allora. Bene, ho capito, siete fatti l'uno per l'altra.» mi interrompe.
«Ma dai! Come fai a dirlo se non l'hai mai visto?»
«Allora descrivimelo» dice risolutiva.

«Non è troppo alto. La caratteristica che spicca di più sono i suoi capelli e il suo carattere»
«Scommetto che ha i capelli tinti. Ormai va di moda, non te ne sei accorta?»
Scuoto la testa in segno di negazione. «No, per niente»
«E come sono tinti i capelli? Rossi? Biondi?» mi chiede curiosa.
«Bianchi»
Penso di averla sconvolta.

«Allora confermo il fatto che sia strano»
Io accenno una risata.
«Ed è un musicista»
«È il tuo Romeo, ho capito.» dice, mettendo in moto l'auto. «Continua, ti ascolto»

Respiro profondamente, chiudendo gli occhi e immaginandolo davanti a me.
«Ha... un carattere distaccato a primo impatto, ma invece sembra una persona molto profonda, solo introversa e solitaria. Non sorride spesso, ma quando lo fa...»
«Ti sciogli» mi interrompe nuovamente.
«Negativo» le rispondo sorridendo, soddisfatta. «Ha un sorriso molto dolce, ma da lì a dire che mi piace c'è un abisso. Praticamente non lo conosco, non può piacermi»
«Mh, non ancora»

Arriviamo a casa sua, lasciando l'auto nell'ampio giardino di sua proprietà.
Entrando in casa, mi fa salire immediatamente le scale portandomi in camera sua, disordinata come sempre.
«Ehm... scusa il disordine, ma non avevo previsto...»
«Tranquilla, ci sono abituata ormai» stavolta sono io ad interromperla.

Paragonata alla casa, la sua camera è davvero molto piccola.
Mi ricordo che una volta mi aveva detto persino che è la camera da letto più piccola della casa.

Prende alcuni vestiti sia per me che per lei, prestandomi anche il suo intimo.
«Allora? Che aspetti? Su, vieni!» mi incita lei a seguirla.
Io con un cenno silenzioso della testa la seguo.

Finita la doccia ci vestiamo, ovviamente ognuna con i vestiti prestabiliti.
Non credo di esser mai stata così ben vestita nella mia vita, ma la cosa non mi dispiace.

Si sono fatte ormai le sei e mezza, ma Jiwoo mi fa intendere che non ha ancora finito, tirando fuori da un cassetto dei trucchi. Io non ne ho mai messi, al contrario di tutte le ragazze della mia età. Non me li sono mai potuti permettere.

«Ti prego, non troppo pesante» le supplico.
«Lascia fare a me» cerca di rassicurarmi lei. Ma al contrario, mi preoccupo ancor di più.
«Se non mi piace mi strucco.» la ricatto.
«Tranquilla che sarai stupenda» Conclude lei facendomi l'occhiolino.
Ancora non sono molto convinta, però decido di assecondarla. Dopotutto, è una mia amica, ciò sottintende che voglia solo il mio bene.

La vedo manovrare con destrezza correttore, fondotinta, mascara e un rossetto di un colore poco più acceso della mia carnagione. Alla fine non mi sta malissimo e non faccio fatica a portarlo.

Dopo avermi truccata, passa a sè stessa, e in confronto al mio trucco, il suo è parecchio più pesante.
«Bene, sei pronta?»
L'ansia inizia a farsi sentire. E se fossero realmente male intenzionati e facessero del male a Jiwoo? Non me lo perdonerei mai. In primis penso che starò in guardia.
«Dovrei esserlo?» le rispondo con la tensione nella mia voce.
«Non dovresti essere ansiosa, dopotutto, è solo un'uscita tra amici, no?» scherza lei.
«Si, si, certo»

Finalmente è arrivata l'ora. Entriamo in macchina e partiamo verso il capannone.