«Comunque, cosa dicevi?»
Stranamente sembra che abbia capito che c'è qualcosa che non va, infatti sembra un po' più seria.«È stato un periodo piuttosto difficile, perché i miei genitori non accettavano che io, come mio nonno, suonassi il pianoforte. Avevamo il suo vecchio pianoforte in casa, in un piccolo angolo del salotto. Era sempre stato una curiosità per me quel piano, ogni volta, dal basso della mia altezza, da bambino, lo guardavo, impotente. Così la mia curiosità aumentava sempre di più, finché a sei anni mio fratello maggiore si è deciso a mostrarmelo. Come funzionava, com'era realmente fatto dentro, com'è arrivato lì e infine l'ha fatto. Ha suonato il pianoforte per la prima volta, e mi invitò a fare altrettanto. Salire sullo sgabello era un'impresa, mi sembrava più di dover scalare una montagna. Appena premuto i primi tasti, me ne innamorai, come istantaneamente. Il sapere che io posso premere diversi tasti, che producono suoni diversi, era come diventata la mia ragione di vita, tutto in un attimo»
Abbasso la testa un momento, per guardare la reazione di Haneul fin qua. Gli occhi le stanno brillando, sembra riesca a capire a pieno la sensazione che ho cercato di descrivere.«Il mondo mi crollò addosso un attimo dopo, perché Jungi chiuse subito dopo la tastiera, dicendomi che non avrei mai potuto suonarla perché la musica non era più un affare di famiglia da tempo. Io però volevo continuare, e nessuno mi ha fermato all'inizio. Da lì ho cominciato a suonare, ma soltanto per gioco. Non volevo far capire a nessuno quanto fosse diventato importante per me suonare perché ero sicuro che me l'avrebbero tolto. Qualche anno dopo poi ho scoperto che mia madre, che aveva ereditato il pianoforte, odiava la musica più di ogni altra cosa. Diceva che le aveva portato via suo padre, mio nonno, e che non voleva perdere qualcun altro per lo stesso motivo, specialmente un figlio. Avevo origliato una conversazione che stava avendo con mio padre sull'argomento, ero in lacrime. La stavo facendo stare male, ed era tutta colpa mia e della mia stupida passione. Ho anche provato a smettere, ma ogni cosa mi riportava al pianoforte, nulla riusciva a farmi smettere realmente. Mi arresi all'idea che avrei continuato, ma mi convinsi che era solo un hobby, anche se sapevo benissimo che non era così»
Haneul continua a rimanere in silenzio, credo non sappia cosa dire a riguardo, e capisco anche che da ascoltatori può essere difficile quanto raccontare. Cosa si può dire in una situazione del genere, quando qualcuno sta rivelando qualcosa di difficile come questo?
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Insieme || Min Yoongi
FanfictionMin Yoongi è un ragazzo di ventiquattro anni di carattere difficile, con diversi problemi familiari. È un rapper e compositore in una band, BTS, discretamente famosa. Il suo nome d'arte è Suga, per via del suo sorriso dolce che sfoggia raramente. S...