Insieme || Min Yoongi

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Jiwoo viene presa da sua madre in auto appena uscita dal bar, chiedendo se volessimo un passaggio anche noi.
Ho rifiutato perché chiunque può vedermi salire su un'auto con due ragazze. Han ha seguito la mia scelta, quindi ci siamo ritrovati a camminare per strada. Fortunatamente è ancora inverno inoltrato, quindi ho la possibilità di nascondermi dietro la mascherina, la sciarpa e il cappello, cosicché non possa essere riconosciuto subito.

L'inizio della passeggiata la passiamo in silenzio, ma è palese che Haneul abbia qualcosa da dirmi.
Poco dopo, infatti, comincia a parlare.
«Yoongi, posso farti una domanda?»
«Certo»
«Va tutto bene con gli altri membri?»
Ecco, l'unica domanda a cui non saprei rispondere.
Se le dicessi di no, mi chiederebbe dei miei strani comportamenti, se le dicessi di si, al contrario, dovrei spiegarle che è a causa sua, e la farei stare male, magari mi chiederebbe persino di non incontrarci più. E non va bene.

«Tutto ok, qualche discussione ma conviviamo da sette anni, riusciremo a risolvere anche questo disguido» improvviso, sperando che non mi chieda altro.
Ma Haneul non è un'impicciona, e non si inoltra ulteriormente nella faccenda.
«Spero risolviate presto, sono un po' preoccupata»
«Lo so, tutto il fandom è preoccupato, ma persino dei selfie non li placano. Dovrò solamente aspettare che le acque si calmino, è una semplice discussione»
«Non puoi postare un tweet spiegando che va tutto bene, e che è solo una piccola discussione?»
«Mi chiederebbero il perché della discussione, solo che non potrò dirlo apertamente»
«Come mai?» il suo istinto curioso sta spuntando fuori, ma ha uno sguardo così docile che probabilmente nemmeno se n'è accorta.
«È una cosa troppo privata. Gli army non possono e non devono sapere per filo e per segno tutto ciò che accade al dormitorio»
«Beh si, sono d'accordo. Alcune cose è meglio non saperle»
«Anche se questo comporta ship di ogni tipo, storie riguardanti due o addirittura tre o quattro di noi che vanno a letto insieme e così via. Dopo tanti anni ormai la mettiamo sul ridere. Noi che viviamo il tutto in prima persona, leggere queste storie ci fa ridere, perché sappiamo che non è e non sarà mai così»
«Ci mancherebbe altro!»
Scoppiamo entrambe a ridere, ma la casa di Han è già vicina, quindi dopo quella conversazione ci dobbiamo lasciare.

Chissà quando la rivedrò di nuovo.
Spero prima della cena.