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«Oddio, guarda che ore si sono fatte! Si staranno chiedendo che fine avrò fatto gli altri, meglio che io vada» dico allarmato.
«Hai ragione, anch'io devo lavorare domani, quindi penso che sia meglio andare»

Ci alziamo dallo sgabello, guardandoci negli occhi.
Rimaniamo a fissarci per dei secondi infiniti, ma ancora io vorrei non finissero mai. I suoi occhi scuri così espressivi ogni volta mi catturano.

Quasi nello stesso momento ci avviciniamo, dandoci un grande abbraccio, uno di quelli davvero sentiti. Riesco nonostante i vari strati di vestiti a sentire il suo cuore battere, a contatto col mio petto, e il suo respiro regolare sul collo, una leggera brezza che mi fa rabbrividire. Sorrido, perché nonostante le sue mani siano congelate a causa della temperatura, i suoi abbracci mi scaldano più di ogni altra cosa.

Sembra che il tempo so fermi, soltanto perché non stiamo guardando l'orologio. Quando mi stacco, infatti, noto che sono passati cinque minuti buoni, quindi sorrido.

Mi metto la giacca e mi copro la faccia con la sciarpa e il cappellino, «Ciao Han, ci si vede» la saluto col sorriso.
«Ciao Yoongi, qualche volta vienimi a trovare al mio bar»
Mi giro, guardandola con aria interrogativa.
«Ma io non so dove sia»
«Chiedi a Namjoon» mi risponde ridendo, spingendomi verso l'uscita per non ricevere altre domane.

Durante la via verso casa ripenso a tutto ciò che è capitato in poco più di un mese. Passo da come lei mi abbia cambiato, a come può Nam sapere dove lavora.

Quando torno al dormitorio, erano tutti in salotto. C'era chi sgranocchiava qualcosa, chi chiacchierava e chi si faceva i fatti suoi con il telefono. Ma quando entro, tutti gli sguardi sono rivolti verso di me, come se mi stessero aspettando.

Insieme || Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora