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"I preparativi per la fuga"

Ciao, mi chiamo Ethan, e inconsapevolmente stavo per leggere il messaggio che avrebbe cambiato la mia vita e il mio modo di vedere le cose per sempre.

Ma a quel tempo ancora non lo sapevo.

Il messaggio di richandtired era chiaro:

Hey @sarcasticuser, per quanto tu possa sorprenderti non sei il primo che mi contatta per quel post, e di questo ne sono felice, perché vuol dire che non sarò sola in questo viaggio.
Il piano è partire stasera, devi portare uno zaino con qualche cambio, delle provviste, soldi e quanta più roba da campeggio riesci ad arraffare.
Stiamo cercando ragazzi dalla regione di Alberta, Canada.
Ci incontreremo tutti al municipio di Woodlands County, adiacente alla città di Whitecourt.
Se vuoi venire, sei il benvenuto.
Ps. Chiamami Polly :)

Okay okay, analizziamo:

Sì, sarcasticuser è il mio user name, non giudicate.

Quando specificava il luogo, ovvero "ragazzi solo da..." sperai in parte che parlasse dell'emisfero opposto, così da tenere a bada la mia curiosità e non farmi fare cazzate.

Speranza del tutto infranta quando ha detto i nomi delle città.
Indovinate un po'? Abito a Whitecourt, quindi la tipa abita anche nella città vicina alla mia, di bene in meglio.

Almeno non dovrò fare molta strada per arrivare al punto d'incontro.
Aspettate, quando ho deciso che sarei effettivamente andato?

Non l'ho deciso, ecco, infatti, ricordavo bene.

Mi ripetevo in mente "non. farlo. non. farlo." Potete però ben immaginare quanto un pensiero ossessivo possa essere... ossessivo.

Guardai l'orologio che segnava le 4pm, avrebbe fatto sera fra 4 ore.

Ci sono due municipi a Woodlands County, ma questa Polly ha specificato che si trattava proprio di quello adiacente alla mia town.

Che culo.

Qualcosa mi diceva che mi sarei cacciato nei guai.

E infatti...

Mi alzai di scatto, come se il mio cervello in quel momento avesse viaggiato attraverso una moltitudine di pensieri.
Nell'arco di qualche secondo mandai all'aria ogni traccia di razionalità e responsabilitá.

Chissene frega della fine che avrei fatto.
Chissene frega di quelli che lasceró.
Chissene frega di mia madre e dei suoi problemi con l'alcool; poverina, ma mi sono stancato di dover fare il babysitter alla donna che dovrebbe educarmi.
Chissene frega del suo stupido compagno, non fa altro che maltrattarmi e abusare del fatto che devo rispettarlo per la sua posizione nella nostra famiglia.
Chissene frega dei suoi stupidi soldi, quelli che porta a casa aspettandosi anche un mio ringraziamento e la mia gratitudine. Non lo voglio il suo sporco denaro ottenuto con lo spaccio.
Chissene frega di questa cittadina di merda, questo buco che sopprime i sogni e i futuri di noi adolescenti.
Chissene frega di tutto. Io me ne vado.

Non so cosa mi mosse, forse una forte rabbia improvvisa, o la voglia di scrollarmi tutto di dosso per un'ultima volta, ma alzai il culo, recuperai lo zaino lanciato precedentemente contro il muro e presi a riempirlo di oggetti utili.

Scesi di sotto cercando di fare meno rumore possibile.
Il fidanzato di mamma si era piazzato sulla poltrona a guardare la partita con una birra in mano e un altro paio vuote per terra, più tardi avrebbe preteso che pulissi io. Quel cazzone.

Mi fottei tutti i suoi soldi, erano un centinaio, ne avrebbe guadagnati altri. In quel momento non me ne importava.

Riempii di acqua qualche bottiglina, dopodiché scesi in garage e presi l'occorrente da campeggio, in primis tenda e sacco a pelo.

Indugiai un attimo con la mano sulla tenda. Tanti ricordi raffiorarono nella mia mente, ricordi felici, della mia infanzia.

È stata una fortuna che la mamma abbia conservato tutto.
Quando c'era mio padre andavamo spesso in campeggio tutti insieme. Lui lo amava.

È proprio a lui che devo tutto quello che conosco oggi della flora e la fauna di Alberta. Abbiamo tantissime foreste magnifiche qui anche se non le conosciamo, attendono solo di essere esplorate.

Wow, quanto suonava da scout, mi aspettavo quasi di vedere alla finestra una casa volante con dei palloncini, vogliate scusarmi.

Arraffai più roba possibile come dalle istruzioni di Polly.

Aprii cassetti a caso dando uno sguardo veloce alla ricerca di qualsiasi cosa che mi sarebbe tornata utile.

Poi un languorino mi fece fermare a pensare: CIBO!

Ma l'attimo dopo, come un bambino che si è perso una stella cadente mi venne in mente "cazzo, ma il frigo è vuoto".

Così uscii di casa.

La mia cittadina potrà anche essere un buco, ma almeno abito sulla 50th Avenue e questo significa che proprio vicino a me c'è una paninoteca che fa dei panini (non l'avreste mai immaginato eh?) niente male.

Ne presi qualcuno e pagai con i soldi appena rubati.
Non potevo aspettare la sera, se quel babbuino che mia madre si è accalappiata avesse scoperto del mio furto sarei stato fottuto.
Avrei temporeggiato fino ad un orario decente.

La mia fuga ebbe inizio.


〰️✖➕✖➕✖〰️

Hi there! Spero questo nuovo capitolo vi sia piaciuto.

Non so con quale frequenza riusciró ad aggiornare, ma spero di essere abbastanza costante.

Allora? Che ne pensate? Che accadrà ad Ethan? Come saranno i suoi compagni di viaggio? Gli andranno a genio? Riuscirá a fuggire o lo fermeranno prima del tempo?

DAN DAN DAAAAAAN

Al prossimo capitolo 🙋🏼‍♀️

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