XXV

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"Spilling the tea"

Il fuoco era pronto.

Il cibo pure.

Aspettavamo soltanto le ragazze per mangiare, sempre se si fossero degnate di arrivare.

Per quanto mi riguardava, nell'attesa avevo messo Boulevard of Broken Dreams dei Green Day -così, giusto per mettere una canzone felice- obbligando anche i miei compagni all'ascolto.

"I walk a lonely road
The only one that I have ever known
Don't know where it goes
But it's home to me and I walk alone
I walk this empty street
On the Boulevard of broken dreams
Where the city sleeps
And I'm the only one and I walk alone
My shadow's the only one
that walks beside me
My shallow heart's
the only thing that's beating
Sometimes I wish someone out there will find me
'Till then I walk alone"

Intanto le ragazze avevano finalmente deciso di raggiungerci.

Polly teneva per mano Emma.

Avevo una sensazione strana, come se si tenessero per mano non tanto perché alla piccoletta servisse sostegno fisico, ma più che altro perché necessitasse di quello morale.

Ci dividemmo da mangiare, ma quando lo passai ad Emma lei lo rifiutó, insolito data la sua fame ogni volta, e poi stasera c'erano delle bistecche fantastiche...

Vedevo lo sguardo di Junko attento e analizzatore.

Aveva già captato che c'era qualcosa che non andasse.

Non esitó a chiedere.

"Emma va tutto be-"

La bionda tiró un rumoroso sospiro, dopodiché si alzò di scatto e annunciò a gran voce:

"DEVO DIRVI UNA COSA"

Eravamo tutti impietriti, non sapevamo davvero cosa aspettarci.

Di certo non quello che avrebbe detto.

Da quel momento in poi Emma avrebbe annunciato qualcosa che ci avrebbe lasciati tutti scossi, e da lì avrebbe sancito il declino di tutti.

"N-non so da dove iniziare... davvero"

Emma abbassò la testa, e Polly accorse in suo aiuto sostenendola con la sua mano sulla gamba.

"Parti dall'inizio" le suggerì.

Certo che era proprio un consiglio utile, scommetto che la piccoletta non ci aveva proprio pensato.

Vedevo la sua difficoltà già dal fatto che balbettasse, o non trovasse le parole. Non era davvero da lei, ero molto preoccupato.

"Voi... non conoscete ancora il motivo per cui sono qui"

"Quale sarebbe?" disse Josh, cercando di impostare la voce sul tono più calmo e rilassato possibile.

Avevamo già passato giornate stressanti, cosa ci stava aspettando?

"Ecco, il motivo per cui ho deciso di partecipare a questo viaggio... il motivo per cui ho chiesto a Polly di organizzarlo per me è..."

"Aspetta un attimo, quindi il viaggio è stato merito tuo e non di Polly?" la interruppe Martin proprio quando stava finalmente per sputare il rospo.

Maledetto Joseph.

"Sì, esatto, ho chiesto io a Polly di pensare a tutto, volevo andarmene, era il mio desiderio..."

Am I gonna lose you?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora