"Love"
"Ethan, allora non hai capito proprio un cazzo, io ti amo"
Quelle parole furono per me come uno schiaffo in pieno viso.
Mi sarei aspettato di tutto, tranne che mi facesse una dichiarazione bella e buona così, all'improvviso.
Non era come mi ero immaginato di ricevere il primo "ti amo" onestamente, ma era stato così inaspettato che lo apprezzavo anche di più.
Non ce la facevo più.
Non resistevo più.
Dovevo averla, subito.
Sentivo il bisogno di Emma, come mi serviva l'aria per respirare o il cibo per vivere.
Indispensabile.
La baciai prima che avesse il tempo per fare qualsiasi cosa.
Lei ricambió il bacio, come se pensasse esattamente quello che pensavo io.
Ma a cosa stavo pensando?
Lei aveva spazzato via tutto, ogni cosa negativa, brutta, triste.
C'eravamo soltanto noi due.
Iniziammo con un bacio lento, dolce, romantico, ma come della benzina con una scintilla, prendemmo fuoco.
Il bacio si fece selvaggio, un incendio, un uragano, non potevamo fermarci.
Dalla bocca mi avvicinai al suo collo, glielo morsicavo, poi ritornavo a prendermi cura delle sue labbra.
I rumori di schiocco erano poesia, ed eravamo noi i poeti.
Le nostre mani viaggiavano, lei mi stringeva la schiena, quasi graffiandomi, io le accarezzavo i fianchi, scendevo, risalivo sui suoi seni.
Il bacio iniziò a farsi sempre più passionale. Sentivo i gemiti di Emma, e la mia erezione che si incastrava perfettamente con le forme del suo corpo.
"Ti voglio Ethan" disse tra un bacio e l'altro.
Mi prese per mano, continuando a baciarmi.
"Dove andiamo?"
"Junko e Polly occupano una tenda, Josh e Martin un'altra. La terza è libera, è la nostra occasione"
Mi guardò con uno sguardo diverso, perverso, adesso era una Emma selvaggia, e la cosa mi eccitava ancora di più.
Era sicura di sé, sapeva perfettamente quello che voleva e aveva in mano la situazione.
Si sdraió in tenda, permettendo a me di mettermi sopra di lei.
Mi tolsi la maglietta su suo invito, e mi slacció i pantaloni.
Ora a dividere i nostri sessi c'era soltanto un sottile strato di tessuto.
"Ah!" fece lei, mettendomi una mano sul petto. "Fermo!"
"Cosa c'è?"
Allungò una mano verso la sua roba e ne tiró fuori un preservativo.
"Il sesso sicuro prima di tutto" mi disse.
Sorrisi.
Le slacciai il reggiseno, non senza qualche difficoltà, ma lei mi aiutò senza ridere della mia inesperienza.
Intanto si sfiló gli slip.
Era nuda, di fronte a me.
Semplicemente Emma.Mi tolsi i boxer e mi girai per infilare il preservativo.
Ebbi qualche momento di lucidità per capire quello che stava succedendo e mi sembrava di sognare.
Non sarebbe stato strano, mi era capitato altre volte di sognare un momento del genere, ma ora aveva tutta l'aria di sembrare realtà.
Mi sentivo in imbarazzo, era la verità.
Ma mi ripetei quello che mi aveva insegnato lei stessa.
"È imbarazzante se lo rendi tu imbarazzante"
Quindi decisi di concentrarmi unicamente sull'atto in sé.
Una volta messo il preservativo, mi distesi su di lei e la baciai ancora.
Le sussurrai: "Ne sei sicura? Te la senti?"
"Sì... ti prego"
Non mi bastava altro per continuare.
"Fa piano però"
Annuii.
Lentamente la penetrai, stando attento a non farla male.
Lei trattenne il respiro finché non fui tutto dentro.
"Ora inizio a muovermi, okay?"
"Okay" e sorrise serena, per tranquillizzarmi.
Un colpo, due colpi.
Lei era bagnata, lo sentivo.
Eravamo una cosa sola, la sua carne si stringeva attorno alla mia, era bellissimo.
Continuavo a baciarle il collo, lasciandole piccoli segni sulla pelle.
I suoi gemiti si mischiavano con i miei sospiri sempre più frequenti.
"Shhh" mi disse, poggiandomi un dito sulle labbra. "Ci sentiranno"
Quasi a sfidarla, diedi un colpo di reni ancora più forte, e lei non poté trattenere un urlo che soffocó portandosi le mani alla bocca.
"Stronzo" sussurró, mordendosi le labbra.
Sentivo che ero vicino al piacere, ma non volevo venire senza che lo avesse fatto prima lei.
Avrei voluto darle un bel ricordo per la sua prima volta.
Così decisi di mettere in atto tutto quello che avevo imparato dalle lezioncine di merda di educazione sessuale a scuola.
Il punto di maggior piacere delle donne è il clitoride.
Spostai una mano dal suo seno dalle umili dimensioni sempre più in giù, iniziando a sollecitarle quel magico bottoncino.
A quanto pare le piaceva, o almeno così mi facevano capire i suoi gemiti sempre più insistenti, o le scosse di cui il suo corpo era in balìa.
"Sto per venire" l'avvisai. Non ce la facevo più a trattenermi, era troppo per me da gestire.
"Anche io"
Riversai tutto il mio sperma nel preservativo, e subito dopo venne anche lei.
Mi accasciai al suo fianco, stremato, consumato dal piacere.
Lei si girò e mi lasciò un tenero bacio sulla guancia, dopodiché si appoggiò con la testa sul mio petto.
"So let's love fully
And let's love loud
Let's love now
'Cause soon enough we'll die"Intonó al mio orecchio i versi della canzone che le feci ascoltare soltanto due sera prima, quella che ci aveva portato a litigare nuovamente.
Era il ricordo più felice che avevo, fino ad allora.
Ci addormentammo l'una tra le braccia dell'altro.
Dannazione, se amavo quella ragazza.
〰️✖➕✖➕✖〰️
Disclaimer:
Forse è un po' troppo tardi per dirlo, ma... 🔞🔞🔞
😅
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Am I gonna lose you?
Novela JuvenilLa vita di Ethan è costellata di problemi, a partire da quelli tra le mura di casa. Come spesso i 17enni come lui fanno, si rifugia nell'internet alla ricerca di conforto e comprensione. Casualmente, in un giorno come un altro, incappa in un annunci...