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"Ti amo fino al midollo"

"I genitori di Emma Turner?"

"Sì, siamo noi"

"Ascoltate bene, vostra figlia è rientrata nella lista prioritaria. L'unico modo per salvarla è trovare al più presto un donatore di midollo a lei compatibile"

"Oh bene, se è in lista allora presto-"

"C'è una brutta notizia. Nessun donatore a nostra disposizione è compatibile con sua figlia"

Tó, che culo.

Non me ne intendevo di medicina, ma avrei fatto qualsiasi cosa per salvarla.

"E quindi? Non c'è un altro modo?" mi intromisi.

"In realtà ci sarebbe un'ultima speranza. I signori..."

"Abbiamo già fatto il test di compatibilità. Sfortunatamente non siamo idonei"

"Com'è possibile? Siete-" disse Junko.

"Consanguinei, sì, ma la compatibilità tra consanguinei non è sempre garantita, e a quanto pare noi non siamo stati molto fortunati" rispose la madre di Emma rassegnata.

"Dev'esserci qualcos'altro..." non mi sarei arreso, mai.

"Siete tutti maggiorenni?"

"Non ha già sentito alla tv di noi?" disse Martin.

"Sì, e ringrazia che non chiami la polizia e che rispettiamo questo momento difficile. In questo caso potreste provare voi a fare il test di compatibilità"

I genitori di Emma ci guardarono speranzosi.

Noi ci scambiammo uno sguardo, anche se conoscevamo già la risposta.

"Accettiamo" disse Polly.

"Perfetto. Comunque vorrei farvi sapere che se non chiamerete al più presto i vostri genitori, dovremo avvisare le forze dell'ordine"

"V-va bene dottore, grazie m-mille" rispose Junko.

Aspettammo che il medico se ne andasse, poi ci guardammo nuovamente.

"N-non posso chiamare i miei genitori, io n-non posso, n-non posso proprio" disse Junko tenendosi la testa fra le mani e accasciandosi alla sedia.

Una volta per tutte aveva abbandonato la mentalità oppressiva dei suoi rigidi genitori, doveva essere un incubo tornare a sentirli.

"Che cazzo ragazzi, siamo maggiorenni adesso, non dipendiamo più dai nostri genitori!" replicó Ivonne.

Resasi conto del termine volgare utilizzato si scusó subito imbarazzata dai signori Turner.

"Oh, tranquilla, anche a me danno sui nervi quei cazzo di medici" rispose la madre di Emma.

Il padre si mise a ridere.

Am I gonna lose you?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora