Am I gonna lose you?

XXIV

"E così la principessa aprì gli occhi
al bacio del vero amore"

L'alba mi fece rinascere un barlume di speranza in più.

Tramite un'associazione di idee varie pensai che il risveglio di Emma si sarebbe associato ad un nuovo giorno, un nuovo sole.

Rimasi speranzoso, ero ottimista per una volta nella mia vita, non che avessi altra scelta.

Sentii Martin dire a Josh "ma se dovesse continuare a non svegliarsi? Cosa dovremmo fare?"

"Temo che dovremmo portarla in ospedale"

"Cosa?" disse Martin, "no..."

"Martin avanti, non fare l'egoista, Emma rischia di-... lei rischia di-... okay non riesco a dirlo, ma hai capito. Che importa del nostro viaggio se c'è in gioco la vita di una persona?"

Josh mi tolse le parole di bocca.

"Hai ragione, mi stupisco di come possa aver pensato anche solo per un attimo ad abbandonare un'amica così"

"Pensa a Polly" mi intromisi.

"Avete ragione, scusatemi, sono giorni difficili per tutti"

Detto ciò andò nella tenda dove Emma riposava, a far compagnia alla sua ragazza.

"Junko" chiamai il suo nome per attirare la sua attenzione.

La ragazza mi guardò facendomi capire che mi avrebbe ascoltato.

"Rispondi sinceramente... che ne pensi, credi che Emma si sveglierà?"

Junko era riluttante.

"Lo sapevo..."

"No aspetta Ethan, non saltare a conclusioni affrettate. Io... io... non lo so"

"Mh..."

"Non posso prevedere il futuro, non sono un dottore. Non so cosa succederà ad Emma"

La risposta non mi soddisfava.

Lo notò. Aggiunse: "Ricorda che è una ragazza molto forte. Non lascerà che un malore le metta i piedi in testa così facilmente"

"Già" dissi. Questa risposta mi piaceva già di più.

Martin uscì così velocemente dalla tenda che inciampó e rischió anche di cadere, ma sembrava felice e sollevato.

Non appena i nostri occhi si incontrarono, capii al volo.

"Emma!" disse soltanto, ma poteva anche rimanere zitto, lo avrei capito lo stesso.

Era come se la sua presenza si sentisse di nuovo, assieme al suo alone di gioia e le sue vibrazioni positive.

Josh era sempre quello che arrivava per ultimo alle cose.

"COSA?" disse curioso.

"SI È SVEGLIATA, TONTO" urlai di gioia.