"Hope is a dangerous thing for a man like me to have"
Davanti agli occhi ancora sbarrati di tutti, Josh intraprese la sua fuga nella foresta.
"Ma che cazzo..." dissi prima di seguirlo.
"Mi dispiace ma non potevo mentire" fece Ivonne.
"Tranquilla, sarebbe successo comunque" rispose Emma.
Mentre mi incamminavo verso il bosco sentii altri passi che mi seguivano.
Mi girai e vidi al mio seguito Emma, Martin e Polly.
Al mio sguardo confuso uno di loro rispose: "Anche noi vogliamo aiutare il nostro amico"
Annuii, e continuammo insieme la nostra ricerca.
Non fu difficile trovarlo, bastava seguire i singhiozzi ed i lamenti.
"Fratello" dissi chiamandolo all'attenzione scorgendolo dietro ad un ramo che spostai.
"Lasciatemi solo, perché non andate a scopare un po'?"
"EHI!" mi feci avanti incazzato, ma Emma mi tenne fermo per la spalla.
"Non c'è bisogno di essere cattivi" disse Martin.
"Non sapete un cazzo. Non potete capire come mi sento, non potete"
"Possiamo starti vicino però"
"MI SONO STANCATO, OKAY? MI SONO ROTTO LE PALLE A SUBIRE RIFIUTI E A STARMENE SOLO"
"N-non puoi farci nulla Josh..."
"GRAZIE AL CAZZO, LO SO!" si alzó di scatto e temetti si scagliasse contro di noi, ma dalle sue labbra uscì solo un altro flebile "lo so..."
"Io me ne vado" continuò.
"Cosa? No, tu non te ne vai da nessuna parte amico"
"Non potete obbligarmi a rimanere!"
"NO, MA POSSIAMO CONVINCERTI!" urlai avvilito.
Josh era il mio migliore amico, non volevo perderlo.
Ricordai tutte le volte in cui ci faceva ridere con le sue freddure stupide, tutte le maschere che aveva portato per dimostrare di essere il divertente ragazzo dai capelli ricci, anziché il ragazzo triste e profondo, con una storia difficile alle spalle, un lato di sé che nascondeva.
Lo ammiravo per la sua forza.
No, non potevo perderlo.
"Sono stanco Ethan..." disse tra le lacrime.
Aveva gli occhi socchiusi ed i muscoli del viso rilassati. Sembrava inespressivo.
Aveva la faccia di chi subisce di tutto, incassa colpi e non ce la fa più.
Stava crollando davanti ai nostri occhi.
E la cosa che faceva più male, era che i segnali c'erano da mesi, ma li avevamo sempre sottovalutati.
Conoscevo quello sguardo. Al momento non potevamo lasciarlo solo.
Mi voltai verso Emma, da sempre la più brava con le parole, ma a giudicare dal suo viso, anche per lei questa volta risultava difficile parlare.
Il nostro dialogo era come un campo minato. Dovevamo prestare la massima attenzione a cosa dire, perché una parola sbagliata al momento sbagliato avrebbe potuto far esplodere tutto.
Polly pensò che fosse meglio farlo sfogare, per prima cosa.
"Non è colpa di nessuno se ad Ivonne piacciono le ragazze"
"No, ma cazzo! Sono solo come un cane per mesi, poi mi innamoro di una ragazza e quella è lesbica? Cos'è, uno scherzo della natura?"
Piangeva senza sosta, parlava tra un singhiozzo e l'altro.
Potevo immaginare cosa ci fosse nella sua testa in quel momento: tristezza, avvilimento, sconforto, incomprensione.
Tutte questa emozioni negative portano inevitabilmente alla rabbia, che aveva già dimostrato.
"Josh, ascolta, tu non eri innamorato di Ivonne" disse Emma.
"Cosa?" dicemmo all'unisono io ed il diretto interessato.
La mia ragazza mi guardò con uno sguardo che non lasciava altri significati: "lasciami fare, ci penso io"
"No Josh, non eri innamorato di Ivonne"
"E che ne sai tu?"
"Tu eri innamorato dell'idea dell'amore"
Il riccio spostò lo sguardo dagli occhi della sua interlocutrice e si perse nella contemplazione del vuoto. Stava pensando.
"Già!" intervenne Polly. "Chiaro! Pensaci, c'è qualcosa che ti ha colpito di lei?"
Lui non rispose.
"E c'è qualcosa che ti fa dire che lei è speciale per te?"
Silenzio.
"Ecco, pensi di esserti innamorato di lei perché era una ragazza nuova e potevi avere carta bianca" concluse Martin.
"Josh, non puoi scegliere di chi innamorarti, né quando, né perché. Ma nel momento in cui accadrà, ti posso assicurare che te ne accorgerai" aggiunse Emma guardandomi.
Pensai di dover aggiungere il mio: "Quindi smettila di deprimerti ogni volta per ogni cazzata: quando arriverà, sarà, ma fino ad allora non pensarci. Essere l'unico single della comitiva può essere dura, ma tu devi farcela. Prima o poi troverai qualcuno che ti sopporterà"
"Aspetta, unico single della comitiva? E Ivonne e Jun-" Emma si frenó.
Mi maledissi per riuscire sempre a mettere a figura di merda i miei amici e avere la lingua più lunga del previsto.
Perché Emma doveva essere così intelligente?
"Non dirmelo..." continuò.
Come salvare la situazione? Dovevo pensare in fretta.
Dissi la prima cagata che mi venne in mente.
"Ovvio che no! Junko? Intendevo dire che Ivonne le è servita per sbloccarsi un po', tutto qui!"
Emma non sembrava molto convinta della mia risposta, ma sperai di aver fregato gli altri.
Josh intanto era ancora perso nei suoi pensieri per capire la gaffe che avevo appena fatto.
"E se... e se non trovassi mai nessuno?"
"Questo lo escludo" disse Polly intenerita.
"Aspetta. Intanto goditi la vita. Guardati intorno Josh, siamo in un paradiso terrestre, è inutile rovinarsi questi momenti per le pene d'amore. Pensa al presente: tu sei qui, con noi, i tuoi amici, e ti vogliamo bene" parlò Emma.
"Potrai sempre contare su di noi" disse Martin.
"Grazie a tutti"
Si alzò e ci venne incontro.
Ci abbracciammo tutti, forte.
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Colta la citazione alla canzone di Lana Del Rey nel titolo?
Adoro.
🤞🏻
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Am I gonna lose you?
Teen FictionLa vita di Ethan è costellata di problemi, a partire da quelli tra le mura di casa. Come spesso i 17enni come lui fanno, si rifugia nell'internet alla ricerca di conforto e comprensione. Casualmente, in un giorno come un altro, incappa in un annunci...