XI

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"Il cuore duole a coloro che mancano"

Ci mettemmo tutti intorno a lui, nella sua stessa posizione, caduti nella stessa trance a guardare la notizia proiettata dal telegiornale nazionale.

"Ragazzo di 17 anni scomparso ormai un mese fa, ultime tracce al municipio di Whitecourt, nello stato di Alberta, Canada.

I genitori chiedono disperatamente aiuto per il ritrovamento del loro figlio che risponde a nome di Patrick McDonald. Qui in sovrimpressione la sua foto più recente.

Ed ora la parola ai signori McDonald"

Il cameraman spostó l'inquadratura sulla coppia. Da come annunciato, e dall'espressione di Patrick stesso, capii che doveva davvero trattarsi dei suoi genitori.

Erano entrambi in lacrime. Il padre riusciva più o meno a controllarsi, ma non diceva una parola. La madre invece era un fiume in piena. Stava palesemente straripando.

"Patrick, Patrick ti prego, se stai ascoltando, se stai bene, torna a casa perfavore. Ti vogliamo bene io e il papà, torna a casa da noi ti scongiuro. Ci manchi tanto, non è più lo stesso senza di te. Avverto un dolore enorme da quando ci hai lasciati. Torna da noi, torna da-"

I singhiozzi le impedirono di continuare. Era una donna in preda al dolore ormai.

Sicuramente immaginava che a suo figlio fossero accadute le cose peggiori, non che fosse scappato di sua spontanea volontá e sia in campeggio con un gruppo di suoi coetanei.

Non era certamente da un ragazzo come lui, tutto gelatina e buoni voti. Tutto sorrisi smaglianti e abitini eleganti. Tutto casa e chiesa.

È da chi te lo aspetteresti di meno, che accade. È sempre così.

A distanza di così poco dall'inizio del nostro viaggio, potemmo assistere con i nostri stessi occhi ad un genitore che aveva perso suo figlio, un genitore che dentro di sé viveva nel caos e nell'insicurezza, nella paura di aver sbagliato qualcosa. E forse era accaduto così per ognuno di noi.

"Andiamo via ragazzi, dai" dissi, e così cinsi loro con le braccia e li trascinai fuori.

Rientrai poi, seguito da Emma, per pagare le cose che avevamo intenzione di acquistare, e lei ci aggiunse un paio di alcolici.

Mi studió con lo sguardo, aspettandosi una mia reazione, una mia parola. Non ne ebbe alcuna.

Spostó lo sguardo.

Tornati nel camper, una volta raggiunti gli altri chiedemmo a Polly la nostra destinazione, ancora.

La sua risposta mutò.

"Per me è meglio se ritorniamo a Banff. Ci siamo fatti vedere qui da tante persone. Mancherá poco prima che loro facciano due più due e ne dicano quattro alla polizia locale. Abbiamo superato Banff da un po'. Li inganneremo in questo modo."

"Ottima idea" concordó Martin.

Entrambi arrossirono e guardarono in basso.

Io diedi un'occhiata a come se la passasse Patrick.

A giudicare dal suo sguardo, non bene.

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