LVII

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"Operazione"

"No, ragazzi, non voglio telefonare"

E mi alzai dal tavolino del bar incamminandomi verso il parcheggio dell'ospedale.

Non sapevo quale fosse la mia meta, forse volevo andare in camper o forse volevo solo stare un po' da solo.

Quando mi voltai nella hall, però, notai che tutti mi avevano seguito.

"Lasciatemi solo!"

Polly allungò il braccio porgendomi il cellulare.

"Lo abbiamo fatto tutti Ethan, forza, chiama i tuoi genitori"

"Genitori? Quali genitori? Mio padre è morto, il mio patrigno mi odia e mia madre è una cazzo di ubriacona che si sarà già scordata di suo figlio"

"Shhh! Ci guardano tutti!" disse Junko.

"E sai quanto cazzo me ne frega?"

Polly continuò: "Prova lo stesso! Non puoi mai saperlo!"

"Senti Polly, voi avete telefonato per chiedere ai vostri genitori di interrompere le vostre indagini con la polizia. Dal momento che mia madre non avrà neanche denunciato la mia scomparsa, è del tutto inutile che io la chia-"

Fui interrotto dalla sigla del telegiornale a tutto volume che attirò la nostra attenzione.

"EDIZIONE STRAORDINARIA.
Per motivi non resi noti, la polizia ha interrotto le indagini dei ragazzi scomparsi nell'ultimo periodo.
Rimane ancora un mistero la posizione di Ethan Ross, membro della combriccola. La polizia continuerà ad investigare."

Mi sentii molto imbarazzato nel vedere la proiezione della mia foto in tv, e le persone iniziavano a fissarmi sul serio, quindi mi tirai su il cappuccio.

Ero confuso.

"Vedi?"

"Non è possibile... chi avrebbe potuto denunciare la mia scomparsa? Mia madre... lei... non ne è nelle condizioni"

"Lo scoprirai solo se chiami, ed ora non hai scuse"

Allungai tremante la mano verso il cellulare e lo afferrai.

Digitai il numero di telefono di casa e mi sorpresi di ricordarlo ancora a memoria.

Cercai nei miei amici uno sguardo di supporto.

Loro mi invitavano a continuare.

Premetti il tasto verde per chiamare.

Uno squillo.

Due squilli.

Tre squilli.

"Non risponderanno" dissi.

"Aspetta ancora amico" disse Josh.

Al quinto squillo partì la segreteria.

Non sapevo cosa mi aspettassi, o se avessi riposto speranze in una risposta, comunque sia mi sentivo un po' deluso.

"Riprova, dai" mi consigliò Martin.

Erano tutti in ansia per me.

Am I gonna lose you?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora