Am I gonna lose you?

XLVIII

"Let go and run wild with me"

"La tua mancanza arriva in onde.
Stanotte sono affondato."

Mi risvegliai superstite da una nottata senza di lei appuntando questa frase con una matita consumata.

Era stata una notte vuota, una notte fredda, una notte sterile, una notte solitaria.

Lei era ovunque, sempre presente in ogni angolo della mia tormentata mente.

I primi raggi del sole mi accecarono, obbligandomi ad alzarmi.

Ma fu Josh a non darmi altra scelta.

Decise infatti di richiamare la mia attenzione con forti scossoni e chiamando il mio nome a gran voce.

"Cazzo vuoi, fammi dormire"

"Dai Ethan, dammi una mano, non mi sento bene"

"È la tua seconda sbronza nel giro di qualche giorno, cazzo, avresti anche potuto bere con più responsabilità"

"Non farmi la morale"

"Sai già cosa fare, e se non te lo ricordi arrangiati"

"Ethanuccio, stai di nuovo mostrando il tuo lato acido"

"Non chiamarmi Ethanuccio"

Josh alzò gli occhi al cielo mentre continuava a scuotermi forte, quindi decisi definitivamente di alzarmi.

Dopo aver prestato il primo soccorso al malato (che sembrava comunque stare meglio di me), andai a godermi la giovane luce del sole per cercare di distrarmi.

Pensai di facilitare il tutto ascoltando qualcosa.

Optai per Stan di Eminem.

Quant'era vecchia quella canzone? Beh, non importava. La buona musica non ha età.

All'improvviso sussultai, in quanto sentii qualcuno battermi sulla spalla.

Mi voltai velocemente, e vi trovai un curioso volto occhialuto a fissarmi.

"Polly?" mi tolsi un auricolare.

"In persona"

"Cosa sei venuta a fare qui... tu?"

"Perché, mi è vietato?"

"No... no, certo che no"

"Dev'esserci per forza un motivo?"

"Non ho mai detto quest-"

"Beh sì, il motivo c'è"

Sbattei ripetutamente le palpebre confuso.

"A volte sembri proprio uno scemo"

"Grazie. Vai al dunque"

"Tu avrai dormito con Josh, ma stanotte la mia migliore amica ha dormito sola in tenda"

"Beh, mi spiace, ma neanche io me la sono passata bene. È stata una sua scelta, non potevo obbligarla a dormire con me"

"No, certo, ma sai com'è Emma, avresti almeno potuto provare a farla ragionare"