La vita di Ethan è costellata di problemi, a partire da quelli tra le mura di casa. Come spesso i 17enni come lui fanno, si rifugia nell'internet alla ricerca di conforto e comprensione.
Casualmente, in un giorno come un altro, incappa in un annunci...
Non era molto grande, era di un colore pastello che ricordava il cielo ed era tenuta chiusa da un nastro bianco.
Lo sciolsi e alzai con delicatezza il coperchio.
Al suo interno vi trovai delle fotografie. Tante fotografie.
Raffiguravano me e lei, o me soltanto.
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Iniziai a guardarne una ad una e gli occhi mi si riempirono di lacrime.
"Vuoi... che ti lasci un attimo solo?" mi chiese Polly.
Mi ero completamente dimenticato della sua presenza così assorto ad osservare quelle polaroid.
"No, puoi restare" dissi con un filo di voce.
Mi passai il braccio sugli occhi per asciugare le lacrime, poi continuai a studiare il contenuto della scatola.
Notai un po' di foto che raffiguravano me che dormivo.
Pensavo che fossi sempre io quello sveglio a guardarla dormire. A volte facevo i turni di notte per assicurarmi che stesse bene.
A quanto pare spesso fingeva di dormire.
"Aveva problemi di insonnia per la malattia, ma voleva che tu dormissi" mi riveló Polly vedendomi osservare una di quelle foto. "Me l'ha detto lei"
Annuii.
Passai in rassegna le altre foto.
Me e lei abbracciati, me e lei che ci baciavamo, me e lei che facevamo gli scemi.
Mi fermo ad un'altra foto.
C'erano lei e il suo splendido sorriso.
Con un groppo in gola chiesi a Polly: "Credi che rivedremo mai questo sorriso?"
Polly scosse la testa e mi rispose riluttante: "...non lo so"
Annuii ancora.
"Come hai fatto ad avere questa scatola?" le domandai.
"L'aveva preparata lei non molto tempo fa. Sentiva di star peggiorando e mi ha chiesto di dartela solo in caso di estrema necessità, se non fosse riuscita a salutarti come si deve"
