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"Tête à tête"

Dovevo chiarire con Emma, ma non avevo intenzione di andare io da lei, o almeno, non direttamente.

Lasciai un bigliettino vicino alle sue cose.

"Parliamo, ti prego.
Vediamoci appena scende la sera
al confine del bosco"

Troppo disperato? Forse.

Ma dovevo davvero far luce sui miei dubbi.

All'ora stabilita mi recai al luogo che avevo appuntato sul bigliettino, non sapendo se alla fine si sarebbe presentata o no.

Inizialmente non lo fece.

Probabilmente ci ripensó a lungo, perché ricordo che stetti almeno 20 minuti ad aspettarla col fiato sospeso, sperando nella sua venuta.

Finché non sentii dei passi alle mie spalle.

Era lei, era arrivata.

Aveva una coperta sulle spalle, anche se non faceva così freddo.

"Allora sei venuta"

"Mi stavi aspettando?"

"Beh... sì... quindi hai ricevuto la lettera"

"La cosa?"

"La lettera"

"Ah... sì. Vuoi qualcosa?"


"Chiarimenti"

"Cosa c'è da chiarire?"

"Come scusa?"

Ero basito dalla sua risposta. Si era forse dimenticata tutto quello che c'era stato tra noi?

Come potevano due persone avere un'intesa così forte e poi diventare due semplici sconosciuti da un giorno all'altro?

Continuai.

"Ti sei forse scordata del nostro bacio? Non so cos'hai provato tu, ma io mi sono sentito come se stessi ascendendo per andare in Paradiso. Le tue labbra sono l'Eden"

Era buio, non potevo vederla arrossire, ma secondo me lo fece. Mi ero aperto un po' troppo.

Continuava a non dire nulla. Mi stava facendo impazzire.

"Allora? Parla Emma, perfavore. Il tuo silenzio mi uccide. Perché sei scappata? Perché hai iniziato ad evitarmi?"

"V-volevo solo proteggerti" disse semplicemente, la voce tremante.

"Da cosa?"

"Da me"

"Che stronzata Emma! Per piacere, non siamo in un film, ho sempre odiato queste frasi"

"Ma è la verità!"

"Ah sì? Allora spiegati meglio. Non ti è piaciuto? Sii sincera"

Am I gonna lose you?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora