"Il risveglio tra le tue braccia"
Dormimmo fino a tardi, stanchi per la sera prima, carica di emozioni, avvenimenti.
Era tutto troppo.
Ma ero felice come non mai.
Avevo quello stupido sorriso da innamorato stampato in faccia.
Avevo sempre preso in giro quelli così, Martin compreso, ed ora ero uno di loro, con quell'espressione da ebete.
Gli altri si erano sicuramente già svegliati e avevano capito tutto (non che ci volesse molto), ma apprezzavo il fatto che avessero deciso di non disturbarci.
Emma continuava a dormire.
Era sdraiata di pancia, con le braccia sotto il cuscino, la schiena in bella vista.
Passai in rassegna con il dito tutti i suoi nei sul dorso.
Il contatto tra la sua schiena calda e le mie dita fredde la fece rabbrividire fino a farle venire la pelle d'oca.
Aprì gli occhi.
"Mi dispiace di averti svegliato"
Lei si alzò senza dire nulla, si sedette e allungó la mano per mettersi una maglietta.
Si girò e mi diede un bacio.
Dovevo ancora farci l'abitudine.
"Che ore sono?"
"Non lo so, ma gli altri sono già svegli"
"Avranno capito tutto sicuramente"
"Sì, ma a chi importa?"
"A me no di certo" rispose.
Ci finimmo di vestire ed uscimmo allo scoperto insieme.
Raggiungemmo i nostri compagni, riuniti a fare colazione e spettegolare attorno al fuoco della serata precedente, ormai estinto.
Quando ci avvicinammo si zittirono tutti ed iniziarono a fissarci.
Polly si guardò intorno, pensò alla situazione ed esordì con: "Mi sembra di avere un déjà vu".
Servì per smaltire la tensione e ridemmo insieme.
Prendemmo posto, e stavolta io ed Emma eravamo accanto.
Ero per caso finito in paradiso senza accorgermene?
"Quindi... voi due state insieme al momento?"
"Junko! Dai, non è una cosa da chiedere, magari devono ancora parlare e..." la bacchettó Polly.
"Sì, stiamo insieme" disse Emma, facendomi sputare il latte che stavo bevendo, rischiando di uccidermi per davvero.
"Stiamo insieme?" chiesi.
"Stiamo insieme" mi confermó.
"Ecco Polly, a quanto pare hanno appena parlato" continuó Junko.
"Ma... così? Cioè..." disse Josh facendo ampi movimenti circolari con le mani.
Lo guardai alzando un sopracciglio, confuso.
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Am I gonna lose you?
Teen FictionLa vita di Ethan è costellata di problemi, a partire da quelli tra le mura di casa. Come spesso i 17enni come lui fanno, si rifugia nell'internet alla ricerca di conforto e comprensione. Casualmente, in un giorno come un altro, incappa in un annunci...