"Scorpione"
Ce ne tornammo all'accampamento mano nella mano, constatando che tutti ci stavano aspettando.
"Heeeey, allora avete fatto pace!" disse Polly contenta.
"Quando si dice sesso riparatore..." si aggiunse Ivonne.
Vidi Junko arrossire.
Emma fece un bel respiro e rimase zitta.
Beh, erano già passi avanti.
"Come hai fatto a capirlo?" chiese timida la giapponese.
"Vedi, hanno entrambi la faccia soddisfatta e i capelli in disordine. Anche uno stupido capirebbe"
"Hai ragione" disse Emma.
"Che mi venga un colpo. La biondina mi ha appena dato ragione?"
Emma si avvicinó a lei e le porse la mano.
"Mi dispiace per tutto quello che è successo tra noi. Spero che le cose andranno meglio" esclamó.
Questa sì che era la mia ragazza. Ero commosso, ora la riconoscevo.
Ivonne ci pensò un attimo prima della stretta di mano, ma poi cedette.
"Posso chiedere perché mi hai odiato così tanto?" chiese Emma impertinente.
"Beh, odio le persone che mi odiano, soprattutto per motivi stupidi"
"Ci sta" disse Josh con un'alzata di spalle.
"Tutto è bene quel che finisce bene, no?" disse Junko.
Dopo che la marmaglia iniziale si disciolse, ne approfittai per passare un altro po' di tempo con la mia ragazza.
La trovai immersa a guardare l'orizzonte, vicino al lago, con la sua fidata polaroid tra le mani.
"Hey piccoletta, che combini?"
"Guarda che bello"
Mi indicò il tramonto con un dito.
"Wow" risposi.
"Sto cercando di fotografarlo, ma le fotografie sembrano non rendere abbastanza"
Guardai quelle che aveva già scattato.
Sinceramente non mi parevano male.
La vidi corrucciata.
"C'è qualcos'altro che ti preoccupa, parla"
"No, è solo questa polaroid, perché non va?"
"Emma, ti conosco, c'è altro sotto, voglio che tu me lo dica"
Arrendevole posò la polaroid e lasciò le sue braccia cadere.
"Quanto ancora dovremo rimanere qui?"
"Non lo so... penso-"
"Quanto ancora, prima che siate costretti a correre verso il primo ospedale pur sapendo che non ci sarà più nulla da fare?"
"Emma..."
Era un po' che non si abbandonava a questi pensieri negativi sulla sua condizione. Iniziai a pensare che forse li aveva sempre fatti, solo che non me li raccontava più, forse per non farmi preoccupare.
"Sto male Et, lo sai, e credo di star peggiorando"
"Perché dici così?"
"Andiamo, lo noti anche tu. I tremori durante il sonno, i risvegli nei bagni di sudore, sono sempre stanca, nonostante io mangi di continuo inspiegabilmente a dimagrire, a volte mi trovo dei lividi comparsi a caso..."
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Am I gonna lose you?
Teen FictionLa vita di Ethan è costellata di problemi, a partire da quelli tra le mura di casa. Come spesso i 17enni come lui fanno, si rifugia nell'internet alla ricerca di conforto e comprensione. Casualmente, in un giorno come un altro, incappa in un annunci...