Cominciai a tremare, terrorizzato, mentre l'ombra si chinava verso il mio viso. Aveva i contorni vaghi, ma si capiva che quel mortale era di costituzione magra.
Doc stava per farmi del male.
Forse provai a gridare, ma la voce mi rimase piantata in gola, così che riuscii ad emettere solo un rantolo spaventato.
"Shh, sono io" sussurrò Vipera, scivolando accanto a me. Cercai di riprendere fiato, una zampa serrata sulla gola quasi a voler trattenere il grido che stava per uscire.
"Scusa!" sussurrò concitatamente "Non ti volevo spaventare, cercavo solamente di non svegliare né Doc né Tigre".
Mi sfiorò il viso con la coda, gentilmente "Non fa niente" esalai, calmando il cuore "Che ci fai qui? Non dovresti essere a letto?".
Lei ridacchiò piano "Parli proprio come Shifu" mi confidò "E comunque sono qui proprio per dormire. Non hai idea di quanto russi Po".
Invece lo sapevo, me lo aveva detto Shifu, chissà quanto tempo fa. Qualcosa, però, non mi quadrava "Di solito non dormi con Po, vuoi dire?" sussurrai di rimando.
Vipera sbadigliò, arricciandosi accanto al mio fianco "No, dormo con Zahra. Lei non russa, ma scommetto che questo lo sai".
Ovvio che lo sapevo.
"Come mai non vai a dormire nella stanza di Zahra, allora? Hai paura a restare sola?". Quando era molto piccola, Vipera andava sempre a dormire da Shifu, dopo essere stata vittima di un incubo.
Lei appoggiò il capo alla mia spalla e quel lieve peso fu qualcosa di dolcissimo per me "No, no, non lo sai? Questa qui è la stanza mia e di Zahra" disse, assonnata.
"Cosa?!" esclamai, allarmato, rischiando di svegliare Doc e Tigre "Oogway! Che bugiardo da gara, mi ha detto che questa è la stanza di Tigre!".
Zahra mi avrebbe scuoiato vivo. Forse, però, avrebbe ucciso prima Oogway. "Questa è anche la mia stanza" mi ricordò Vipera, sussurrando come a ricordarmi che dovevamo parlare piano "E ho detto ad Oogway che potevi restare qui".
"Zahra si arrabbierà, lo sai?" sussurrai di rimando.
"Occhio non vede, cuore non duole" fu la divertita risposta. "Non glielo diremo, sì?" aggiunse alla fine.
"Buona idea" acconsentii, ridacchiando. "Ti infastidisce se dormo qui? Po è davvero rumoroso...".
La strinsi, abbracciandola "Sono felice che tu sia qui, nastrino" mormorai "Ma non so se conviene".
"E perché no?".
"Non saresti al sicuro. Qualcuno potrebbe venire a cercarmi di notte e...".
La sentii ridacchiare morbidamente "Ti ricordo che sono una Maestra di kung fu, Estate. Andrà tutto bene".
"Lo so che sei capace di difenderti, ma non piace l'idea di metterti in mezzo ad una situazione pericolosa".
Vipera, però, pensava già ad altro e cercò i miei occhi. "Chi veniva a cercarti prima?".
Esitai "Per lo più Tai lung... gli altri non so chi siano, non li conosco".
Lei annuì "Ragione di più per restare con te. Magari Tigre ha bisogno di aiuto".
"Vipera...".
"Non sono debole, Estate. So badare a me stessa".
Ha ragione, piccolo, lasciala restare, sussurrò Shifu. Alzai gli occhi al cielo. Dici così perché è davvero la cosa giusta da fare o perché vuoi che resti qui con noi? Gli chiesi.
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Estate che ustiona il deserto
FanfictionAttenzione: la trama di base di questo romanzo si rifà completamente all'opera The Host di Stephanie Meyer. Tuttavia, nel corso della vicenda, saranno presenti riadattamenti di luoghi e personaggi.