Capitolo 34: Il buon cuore di un'anima

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Un'altra porzione di roccia si staccò. Il peso di Tai lung mi torturava le braccia.

"Fiocco di fuliggine? Estate?".

"Tigre! Le rocce! Tai lung! Aiuto!".

Tenevo il viso schiacciato contro la pietra, gli occhi rivolti verso l'entrata della grotta. La luce si era fatta più intensa, era l'alba ormai. Trattenevo il respiro, le braccia urlavano di dolore.

"Estate! Dove sei?".

Tigre fece irruzione nella grotta, il viso contratto dalla rabbia e dall'ansia.

"Attenta!" gridai "La roccia sta cedendo! Non posso resistere ancora per molto!".

Le occorsero pochi interminabili secondi per mettere a fuoco quella scena così diversa da ciò che si era aspettata.

Si lanciò verso di me. "Abbassati, distribuisci il peso!" gridai. Venne a prendermi a quattro zampe "Non mollare!" disse.

Lanciai un gemito.

Mi scivolò accanto, premendomi contro la roccia ed afferrando Tai lung. "Maledetto bastardo. Pesi" grugnì. Assicurò Tai lung al pilastro di pietra con molta più forza di me.

"Cercherò di tirarlo su da questa parte. Ce la fai a sgusciare via?".

"Ci provo".

Allentai la presa su Tai lung, le spalle finalmente rilassate ma doloranti, poi sguscia fra Tigre e la pietra.

Strisciai verso la porta camminando all'indietro, pronto a lanciarmi verso Tigre se anche lei avesse perso l'equilibrio.

Tigre issò Tai lung sulla colonna, spostandolo spanna a spanna grazie alla sua forza fisica e alla sua tenacia. Nel giro di un estenuante minuto fummo tutti e tre salvi all'imboccatura della galleria. Io e Tigre avevamo il fiatone.

"Che... diamine... è successo?".

"Pesavamo... troppo... la terra ha ceduto".

"Che ci facevi lì... con Tai lung? Sull'orlo?".

Tacqui, guardandomi i piedi e prendendo tempo.

Che hai? Diglielo, disse Shifu, perplesso.

E poi che succederà? Domandai.

Lo sai. Tai lung ha infranto la regola. Oogway lo ucciderà oppure lo caccerà via. O forse Tigre gli spaccherà la faccia, ci sarà da divertirsi.

Shifu non parlava sul serio: così speravo. Era solamente arrabbiato con me perché avevo rischiato la nostra vita per salvare qualcuno che ce l'avrebbe volentieri tolta.

Esatto, dissi. E se cacciassero via Tai lung a causa mia... o lo uccidono. Rabbrividii. Non ti pare insensato? È uno di voi.

Non mettere in secondo piano la nostra vita, piccolo.

È anche la mia vita e non voglio avere nessuno sulla coscienza. Nemmeno uno come Tai lung.

Shifu brontolò, esasperato.

"Estate?" domandò Tigre.

"Niente" risposi.

"Fai schifo come bugiardo, lo sai?". Mi guardai la punta dei piedi, colpevole.

"Che cosa è successo?" insistette.

"Niente".

"Ti sanguina il naso" disse, voltandolo "E hai del sangue sulla pelliccia".

"Ho... battuto la testa quando la roccia ha franato" mentii. Diamine, facevo davvero pena come attore.

Estate che ustiona il desertoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora