Zahra si chinò in avanti. Il pugno che diede a Tai lung fu rumoroso e secco e lo colpì dritto sul volto.
Gli occhi di Tai lung si rovesciarono, la bocca restò semiaperta.
Per qualche secondo la stanza rimase immersa nel silenzio. Kaya guardò male Zahra senza osare, però, contraddirla.
"Uhm" disse Doc, dubbioso "Parlando come medico, non credo che sia la terapia migliore".
Zahra fece spallucce "Io mi sento molto meglio".
La donnola sogghignò "Ma sì, qualche minuto in più nel mondo dei sogni non può fargli così male" disse, sollevando nuovamente la palpebra di Tai lung e controllandogli le pulsazioni.
"Che è successo?" chiese Res, accanto a me.
"Tai lung ha cercato di uccidere il parassita" mi anticipò Zahra.
"Non è andata così" farfugliai stancamente. Res guardò Zahra con curiosità e lei si strinse nelle spalle "Il parassita è più portato per l'altruismo che per le bugie" commentò.
"Senti: hai rotto con questa storia del parassita" sbottai.
Zahra sobbalzò e tutti mi guardarono, sbalorditi.
La mia pazienza era terminata, cazzo. Da quanto tempo non dormivo? La testa mi doleva da impazzire e tutto quello che desideravo era chiudere gli occhi.
Sostenni lo sguardo della fennec. "Io sono un maschio e, guarda caso, ho persino un nome. Con la questione del 'parassita' stai cominciando a farmi saltare i nervi!".
Zahra socchiuse gli occhi, appiattendo le orecchie sul cranio con astio. "Lo dici perché sei dentro un corpo da maschio?" domandò.
Res le lanciò un'occhiataccia.
"No" sbottai, digrignando i denti "Io sono così".
"Ah, sì? E secondo quali canoni?".
Feci un verso strafottente "Che te ne pare dei tuoi, tesoro? All'interno della mia specie, sono io quello che crea i figli. Non ti sembra abbastanza maschile?".
La zittii e mi sentii fiero, per una volta, di essere riuscito a farmi valere. Shifu emise un fischio ammirato. Allora è vero che è meglio non accarezzare contro pelo chi nasce su Super Nova, commentò, divertito. Ben fatto, reuccio.
Grazie, risposi. Ma non sono un reuccio. Shifu prese a stuzzicarmi. Ma non avevi detto che chi nasce su Super Nova fa parte... come dire, di una famiglia reale?
"Questo non ce lo hai mai detto" disse Res, mentre Zahra cercava un modo di ribattere. Era testarda come un mulo.
"In che modo funziona?". Il viso di Res si accese di curiosità "Ah... non rispondere se credi che sia una domanda inopportuna" aggiunse, però.
Scoppiai a ridere, ormai il mio umore era peggio di un'altalena. Shifu aveva ragione: ero suonato. "Oh, no. La domanda non è inopportuna... non funziona come da voi. Il processo è meno... complicato" dissi.
Avvampai. Guai a te se ti metti a pensare a Tigre, mi minacciò Shifu.
Sei tu quello che mi sottopone i porno con Zahra, sai? Ribattei.
"Perciò...?" domandò Res. Sospirai, ma perché avevo tirato in ballo quella conversazione? Non volevo parlarne. Era così grave che Zahra mi chiamasse parassita, in fondo?
Mi fissavano tutti, in attesa di una risposta. Ero stato io a cominciare, quindi dovevo parlare.
"Nella nostra specie non esiste un'unione fra padre e madre come da voi" dissi, cominciando a torturarmi le dita "C'è solamente il Padre... ma solo per qualche... minuto...".
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Estate che ustiona il deserto
FanfictionAttenzione: la trama di base di questo romanzo si rifà completamente all'opera The Host di Stephanie Meyer. Tuttavia, nel corso della vicenda, saranno presenti riadattamenti di luoghi e personaggi.