Oogway mi lasciò solo dinnanzi all'entrata della stanza di Tigre, o meglio, della stanza di Zahra, e se ne andò, lasciandomi alle cure della Maestra.
Entrai nella stanza, richiudendo il separé dietro di me prima che qualcuno potesse vedermi e tirai un sospiro di sollievo, salutando così la ritrovata solitudine.
Guardai verso il tappetino vicino alla parete. Tigre dormiva ancora, il petto saliva e scendeva dolcemente, regolare.
Mi avvicinai, silenzioso e titubante. Svegliarla mi dispiaceva, poiché il riposo non poteva che giovarle, dato che era ferita.
Vero, commentò Shifu. Ma un sonno prolungato non le farebbe poi molto bene. Meglio che stia sveglia per un'ora o due, poi può tornare a dormire, se ne sente il bisogno.
Annuii e mi inginocchiai accanto a lei, incerto su quale approccio utilizzare. Alla fine optai per un semplice richiamo.
"Tigre?". La mia voce si perse per la stanza, ma lei non reagì. Shifu sbuffò Quando deve dormire nel bel mezzo di una missione, il minimo fruscio la sveglia. Se sa di essere al sicuro, potresti suonare il gong accanto a lei che non se ne accorgerebbe.
Sospirai piano. Dovevo scrollarla? L'idea non mi piaceva. Le sfiorai la guancia con le dita "Tigre..." la chiamai ancora.
Mi afferrò il polso con così tanta repentinità che strillai, allarmato. Un'altra esclamazione di sorpresa mi sfuggì dalla bocca quando mi ribaltò sotto di sé, bloccandomi entrambi i polsi a terra con una sola zampa.
Vidi che sollevava l'altra, gli artigli lucenti sguainati. Voltai il viso, serrando gli occhi, tremante, in attesa del dolore.
"Estate...?" balbettò lei, con voce assonnata. La guardai con gli occhi sbarrati ma fui sollevato di vedere che abbassava la zampa. Mi lasciò andare subito mentre un'espressione di puro senso di colpa le attraversava il viso.
"Mi dispiace!" esclamò "Credevo fossi... Ah, lasciamo perdere, stai bene? Non ti volevo spaventare, fiocco di fuliggine, e nemmeno farti male. Perdonami".
Mi alzai sui gomiti, scuro in volto "Credevi che fossi Tai lung? O Aaly?" mormorai. Lei parve sorpresa della mia intuizione e, dopo un secondo di esitazione, annuì.
"Non Aaly, no. Lui... è un maschio gentile. Dolce".
Sentirle dire questo riferendosi ad un altro maschio mi fece sentire male, ma prima che potessi analizzare meglio questa sensazione, ne sopraggiunse un'altra: la rabbia.
"È Tai lung che ha tentato di sorprendermi nel sonno".
Figlio di puttana, ringhiò Shifu. "Mi dispiace, Tigre, non volevo farti scattare" disse io, invece. Lei sospirò, sorridendomi e si chinò sino ad appoggiare la fronte alla mia "L'importante è che tu non ti sia fatto male".
"Uhm...". Non riuscii a dire altro, lei era troppo vicina, riuscivo a sentire il suo fiato sulle labbra. Tigre fece scivolare lo sguardo sul mio corpo "Perché sei mezzo nudo?".
Arrossii ferocemente e rabbrividii quando notai la poca distanza che separava i nostri corpi l'uno dall'altro. Improvvisamente mi sentivo... teso, ma era una tensione piacevole, elettrica.
Tigre mi guardava, attendeva una risposta. "I-io ero nell'orto... est... rovesciavo le zolle, ma faceva caldo... e poi Oogway ha buttato la mia maglia... e diceva, diceva che tu mi avresti portato a fare un bagno e che mi avresti trovato dei vestiti nuovi".
Interruppi quel fiume di parole, arrossendo ancora di più. Tigre seguitava a guardarmi, divertita "Dimmi, Estate: sono io che ti innervosisco o è la situazione?" mi chiese, piano.
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Estate che ustiona il deserto
FanfictionAttenzione: la trama di base di questo romanzo si rifà completamente all'opera The Host di Stephanie Meyer. Tuttavia, nel corso della vicenda, saranno presenti riadattamenti di luoghi e personaggi.