Capitolo 51: L'accordo

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La Cacciatrice continuava a fissarmi mentre io cominciavo a litigare con Shifu.

Non voglio! Strillava. Come un cucciolo che pesta i piedi e fa i capricci. Il paragone mi fece sorridere.

Sono serio, Estate! Il mio parere conta tanto come il tuo e ti ho detto che non voglio!

Tu lo desideri, invece, Shifu. Lo hai sempre desiderato. Dal primo momento in cui mi hanno messo dentro il tuo corpo, dissi affettuosamente.

Malgrado cercassi di considerarlo un lieto fine, non riuscivo ad allontanare l'orrore di una tale scelta. Ecco il segreto che avevo difeso da tutto e da tutti sino a quel momento. Le informazioni per cui ero disposto a sopportare qualsiasi tortura. Mai avrei pensato a quella tortura: una crisi di coscienza personale, complicata e confusa dall'amore per la mia famiglia mortale. Nondimeno, dolorosissima.

Non voglio! Non per lei, piccolo, non per lei! Gridò Shifu.

Dovrei aspettare sino a che non cattureranno un'altra anima? Un'anima innocente, che non odio? Prima o poi doveva accedere, prima o poi sarebbe giunto, per me, il momento di prendere questa decisione, Shifu. Lo sapevi. Ribattei, paziente.

Lo sentii singhiozzare. Pensaci, ti prego!

Il mio stomaco ebbe un altro sobbalzo, tanto che dovetti piegarmi per respirare.

"Estate?" chiese Oogway, preoccupato.

Potrei lasciare che la uccidano, giustificare la sua morte. Potrei confidare nell'obiettività delle mie decisioni, dissi.

Ma noi la odiamo! Ribatté lui, caparbio e disperato.

Esatto, ed io non confido nelle mie decisioni. Mi dispiace, Shifu. Anch'io ti voglio bene, per questo ho preso questa decisione.

"Estate, va tutto bene?" chiese ancora Oogway. La Cacciatrice lo guardò.

"Sì" risposi a fatica.Gli occhi scuri della Cacciatrice saettarono fra noi, poi indietreggiò, rannicchiandosi contro la parete. Oogway mi posò una zampa sulla spalla.

"Va tutto bene, piccolo?" mi chiese dolcemente.

Annuii "Ho ancora una domanda" mentii "Ma... ho bisogno di pensare. Potete... aspettarmi?".

"Ma certo, caro. Prenditi una pausa" disse Oogway.

Saettai via, spinto dalla paura della mia decisione. Passai davanti ad Aaly "Estate, che ti prende?" mi chiese, preoccupato. Non risposi, continuando a correre.Non sapevo dove nascondermi a pensare. I miei piedi mi portarono istintivamente nel corridoio dove si affacciava la stanza che dividevo con Zahra e Vipera.Speravo di trovarla. Era buio, dalle fenditure del soffitto giungeva a malapena il bagliore delle stelle. Per questo mi accorsi di Lyli solamente quando inciampai in lei.Quasi non riconobbi il suo viso gonfio di pianto. Era raggomitolata al centro del corridoio, per terra. Mi guardò perplessa, senza riconoscermi.

"Perché?" mi domandò. Restai a fissarla senza parole. "Ho detto che l'amore e la vita continuano. Ma perché? Non è giusto, non più. Che senso ha?".

"Non lo so, Lyli. Non lo so davvero. Mi dispiace".

"Perché?" ribadì. I suoi occhi vitrei mi trapassarono senza guardarmi, come se fossi invisibile.Mi affrettai a tornare nella stanza. Anch'io avevo una domanda che attendeva una risposta.Trovai la stanza deserta, con mio gran sollievo. Mi buttai a pancia in giù nel materasso dove dormivo accanto a Vipera.Avevo detto a Oogway che mi restava una domanda, ma la domanda non era per la Cacciatrice. Era per me. La domanda non era se potevo. Io volevo farlo?Potevo salvare la vita della Cacciatrice, e sapevo come. Senza sacrificare la vita di nessuno.Eccetto la mia.

Estate che ustiona il desertoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora