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Kabal:

La notte è arrivata troppo in fretta per i miei gusti, se dipendesse da me andrei avanti, ma i lamenti del piccolo incominciano a darmi sui nervi.

Accendo il fuoco utilizzando una parola magica. Non so nemmeno io dove l'ho appresa; ma è sempre così, sembra che dentro la mia testa ci sia un libro magico, pronto ad aprirsi ogni volta che ne ho bisogno.

Il cucciolo si allontana per andare al fiume a prendere un po' d'acqua, lo lascio fare, dato che non ho sentito niente di strano nei paraggi.

Chiudo gli occhi mentre la mia testa si appoggia su un grande tronco. Un'immagine compare davanti a me.

"Una ragazza dai lunghi capelli biondi, il vestito azzurro come i suoi occhi".

La vedo avvicinarsi al fiume dove c'è Tom. Mi tolgo gli abiti per non strapparli prima di trasformarmi.

Amo il colore del mio manto nero, facile confondersi nel buio. I miei occhi restano dello stesso colore. Inizio a muovermi piano nella sua direzione.

Lei cammina dentro l'acqua senza rendersi conto che qualcuno le è dietro. La sua voce inizia a cantare in modo così soave. Si avvicina a Tom, sorpresa di trovare un bambino lì.

- Ciao ... cosa ci fai qui tutto solo? - chiede, mentre Tom alza la testa verso di me, facendo girare la ragazza che, in un attimo, si avvicina a lui per difenderlo.
- Tranquillo ci penso io! Sì, allora cosa dovevo dire... aspetta, io... oh n-non era questo! - La guardo in modo strano, finché non mi stanco di questa scena. Faccio segno con la testa a Tom che accorre in mia direzione.
- No aspetta ti farà del male- urla invano.

<Chi sei?> lei si guarda in giro non capendo chi possa aver parlato. Del resto, come biasimarla. Questo è il mio secondo potere: posso comunicare con qualsiasi specie, cosa che per un lupo "normale" avviene solo con la propria razza.

- Sei stato tu a parlare? - chiede la ragazza rivolgendosi a Tom. Ringhio attirando la sua attenzione su di me.

<Chi sei? Se non vuoi guai ti conviene andartene> ribadisco con tono seccato.

- Sono una ninfa! La regina mi ha mandato in missione, e se non vuoi avere guai... lasciami andare!- un secondo ringhio esce dalla mia bocca.

<Me ne frego di quello che dice la tua regina! Te ne puoi andare anche subito> mi volto richiamando a me Tom, che invece resta fermo a guardare la ragazza. Sono costretto a chiamarlo due volte per farmi seguire.

Ritorno umano e mi rivesto. Tom continua a guardare da lontano la ragazza che si è seduta vicino al fiume, intenta ad accendere il fuoco. Inizio a preparare da mangiare, dei piccoli conigli che ho cacciato prima di fermarmi. Il piccolo non sembra felice di mangiare.

- Va bene - dico, rispondendo alla domanda che continua a farsi da un po'.

Lui mi guarda, e come sempre non chiede spiegazioni, scende verso il fiume andando dalla giovane, mentre io inizio ad ascoltare cosa si dicono.












Lizzy:

L'incontro con il grande lupo mi ha per un attimo bloccata. Dovrei fuggire, ma solo un pazzo varcherebbe la foresta dei Vurry al buio.

Provo ad accendere il fuoco, non prima di aver pregato e chiesto la benedizione di madre Terra.

Il mio stomaco continua a brontolare, la mia razione di cibo è finita. Volevo provare a pescare, ma quel lupo ha fatto scappare tutti i pesci. Un rumore mi fa scattare in piedi; per sicurezza prendo un bastone per difendermi, anche se so che non servirà a tanto. La testa del piccolo sbuca fuori.

- È cotto, ma se vuoi puoi arrostirlo di più- sorrido, quando noto che ha con sé del cibo.

- Sei un lupo? - lui fa cenno di sì con la testa.

Per un attimo ho pensato di trovarmi davanti al crudele assassino. L'Alpha senza branco, ma, quando il piccolo è andato da lui, ho scacciato via questa ipotesi. Tutti sanno che lui viaggia da solo; il nome che gli è stato dato sta proprio per solitario, nella lingua antica.

- Come ti chiami? -
- Tom e tu? - mi avvicino a lui porgendoli la mano.
- Lizzy. Dove siete diretti? – chiedo.
Il piccolo si guarda attorno non sapendo cosa fare. Sembra che abbia paura nel rispondere.
- Alle cascate di...-

- Tom! - la voce di un ragazzo mi fa balzare in piedi di scatto.

Rimango ferma a guardarlo, è di una bellezza mai vista, nemmeno tra gli elfi ce n'è uno simile.

I suoi occhi si posano sul piccolo; noto che ha in mano le sue cose, del resto l'alba arriverà a momenti.
La foresta di Vurry è magica anche per questo.

Il piccolo va verso di lui, qualcosa dentro di me spinge a parlare.
- Se state andando alle cascate di Pensy, la strada giusta è quella là! -

- E tu che ne sai? - guarda il ragazzino, che abbassa lo sguardo per terra.

- Sto andando anche io nella stessa direzione. Se andrai dall'altra parte, dovrai affrontare la Valle degli orchi, e ti posso assicurare che quando sentono l'odore di lupo... beh, diciamo che siete il loro piatto preferito, per cui la foresta di Vurry è più sicura. Da lì ci inoltriamo nella zona dei lupi, e poi possiamo salpare -

- Non riesco a capire una cosa: perché stai usando il noi? - chiede guardandomi.

- Può venire con noi? Anche lei sta andando...-
Lo sguardo duro del ragazzo si posa sul piccolo.

I primi raggi del sole iniziano ad uscire, mi accingo a raccogliere le mie cose.
- Io so come arrivare! Voi avete bisogno di una guida, e io di un aiuto nella zona dei lupi. Niente amicizia né altre cose strane. Un patto che Madre Terra scioglierà quando arriveremo a destinazione- dico, prima di inoltrarmi nella foresta. Il suono di un ringhio mi blocca.

- Se provi a fregarmi, ti uccido! - la saliva mi va di traverso, ma cerco di non darlo a vedere. Torno a camminare, seguita dal piccolo che corre nella mia direzione prendendo la mia mano. Dentro di me inizio a pregare Madre Terra per aiutarmi in questa nuova avventura.

KABAL - Il Lupo SolitarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora