Lizzy:
Distesi sul l'erba lontano dagli occhi delle persone della città ascoltavo il suo racconto mentre la sua mano continuava a giocare con i miei capelli, pensai che questa era uno dei momenti più belli della mia esistenza, lui si stava fidando di me, lui mi stava raccontando un pezzo della sua vita importante.
La mia mano inizio a muoversi sul suo petto quando fini di parlare, il ricordo della notte precedente si fece strada nella mia mente, era stato tutto cosi magico, la sua dolcezza era venuta fuori, ma anche la sua passione è solo dopo mi accorsi di quanto mi desiderava.
La sua mano si sposto sulla mia schiena, i suoi movimenti restavano sempre dolci ma allo stesso tempo decisi, come se anche lui avesse precipito quello che i nostri corpi cercavano di dirci.
L'altra mano si posiziono vicino al mio petto iniziando a sciogliere i lacci che legavano il mio abito, nessuno dei due parlava, i nostri occhi si comunicavano tutto quello che c'era da sapere.
Con un rapido movimenti abbasso il vestito lasciando solo i miei seni scoperti, mi fece mettere sopra di lui, mentre le nostre labbra si cercavano, il nostro bacio diventò più passionale come se quello che avevamo fatto la notte prima non fosse bastato a nessuno dei due.
Senti la sua mano alzare il mio abito mentre con l'altra cercava di togliersi i pantaloni. Dimenticai che non eravamo in camera, ma sapevo che eravamo soli, la gelosia di un lupo non permetterebbe di mostrare la propria compagna nuda a qualcuno.Lui si fermo come per avvertirmi che sarebbe entrato dentro di me, ma in quel momento volevo solo tornare a provare quella sensazione che avevo provato quando lui era dentro di me.
Iniziai a seguire i suoi movimenti, le nostre labbra soffocavano le miei urli di piacere. Non sapevo descrivere la sensazione che stavo avendo in quel momento, l'unica cosa che sapevo che ero felice; Felice di poter amare!
Felice che lui condividesse con me quel momento.
Ma ero felice perché sapevo che il destino ci aveva unito è non ci avrebbe mai separato.La sua forza è la sua passione tornarono a farsi sentire quando mi fece mettere sotto di lui, era sudato come me, ma la cosa mi eccitava di più
I nostri respiri erano spezzati, lui si fermo un attimo per guardarmi.- Liz.... lui... vuole uscire- disse con fatica cercando di trattenersi, lo strinsi di più a me per prepararmi alla passione del lupo, i suoi occhi cambiarono diventando quasi rossi, emise un piccolo ringhio per annunciare la sua presenza.
I movimenti dolci è lenti lasciarono spazio a quelli più veloci, è passionali. Lui non soffocava le mie urla di piacere, anzi i suoi movimenti diventavano più duri come se lo eccitassero di più, finché non senti la nostra fine giungere, lasciando spazio ad un piccolo urlo di piacere da entrambi.Stavamo tornando quando lui mi fermo. - Liz... fra due giorni parto!-
- partiamo- aggiunsi.
- Anche se non voglio ... Partiamo, ma devi sapere che ci saranno dei rischi! È che tornerò ad essere quello di prima, non posso permettere che gli altri capiscano qual'e il mio punto debole....-
Le miei guance diventarono rosse a quelle parole, non ero arrabbiata, ero felice; essere considerata il suo punto debole voleva dire che lui ci teneva a me.
- Va bene- erano rari i momenti che lui regalava un sorriso, ma quando lo faceva aveva il potere di rendermi felice, come ora, quel sorriso sembrava brillare su tutta la valle.
- quando siamo soli... tornerò ad essere Âaron- aggiunse mentre la sua mano sfiorò il mio viso. - quindi preparati partiamo io e te-Il mio sguardo cambiò alle sue ultime parole.
-No! Tom è Gahel verrano con noi!-
- Non pensarci neanche! Tom è piccolo e Gahel.. è Gahel l'hai visto- aggiunse sbuffando mentre varcavano la grande muraglia.
- Tom ha il dono di calmare è portare serenità , una cosa che Ti servirà nel caso la tua parte scura decidesse di venire fuori! È Gahel... be devi ammetterlo ne sa più di me è di te su queste cose!-
Lui si fermo a pensare alle mie parole, sapeva che avevo ragione.
- Ma un viaggio normale l'ho potrò mai fare- disse con una faccia buffa facendomi ridere.Stavo per entrare quando l'Alpha mi chiamo.
- Ninfa!-
Ci fece segno di seguirlo, notai che eravamo nella stessa zona di quando loro si erano allenati, mi guardai in giro mentre L'Alpha chiamava Âaron a sedersi vicino a lui, io rimasi in mezzo mentre due uomini si trasformavano in lupi.Guardai Âaron che si alzò per venire verso di me ma il padre lo fermo.
- Anche lei deve allenarsi... Fidati di me- disse suo padre rivolto al figlio.
- Ninfa... hai dei poteri magici bloccati... è arrivato il momento di sbloccarli- aggiunse prima di dare l'ordine ai lupi dì attaccare.
Guardai verso Âaron che voleva muoversi ma il padre gli parlava sicuramente cercava di calmarlo perché non mi avrebbero fatto del male anche se a vedere i due lupi non ero tanto convinta.- Usa la tua paura.... non correre.... sentì la tua energia... difendi le persone che ami- continuava a urlare l'Alpha mentre io cercavo di schivare gli attacchi dei lupi.
Ero stanca, ero tutta sudata, i due lupi si avvicinavano sempre di più pronti ad attaccare, ricordai le parole del oracolo " La natura e la tua forza... Madre Terra non ti abbandonerà "
Appoggiai le mie mani a terra, cercai di pensare a tutto quello che la terra offriva, ha tutto quello che avevo passato, dalla terra iniziai a sentire un'energia che inizio a salire per tutto il mio corpo, chiusi gli occhi iniziando a sentire il respiro di ogni pianta, ogni albero, ogni foglia la forza dell'acqua del vento, quando aprì gli occhi i due lupi erano fermi a guardarmi, anche l'Alpha e Âaron mi stavano guardando sorpresi, attorno a me l'aura della Madre Terra avvolgeva il mio corpo, mio padre aveva ragione, io non ero un eremita della mia gente, io non ero considerata dalla Madre Terra come una maledetta, la Madre Terra mi aveva donato un potere magico, un potere che faceva paura alla mia specie, perché io reincarnavo la regina Madre Terra.Usai la mano per allontanare i due lupi, che in un attimo si trovarono ad essere catapultati a pochi metri da me, chiusi gli occhi, posai le mie mani per ridare il potere che la Terra mi aveva dato in prestito, non lo so perché lo feci, il mio corpo si muoveva come se sapesse cosa fare.
Âaron inizio a camminare verso di me facendo un sorriso, ero cosi felice di quello che ero riuscita a fare che non riuscì a non urlare di gioia.
- CE L'HO FATTA .... K A B A L- dissi prima di sentire le sue forti mani prendermi mentre i miei occhi si chiudevano.
STAI LEGGENDO
KABAL - Il Lupo Solitario
WerewolfUn'Alpha senza branco non è un vero Alpha. Nessuno conosce il suo vero nome, tutti lo chiamano Kabal. Abbandonato dalla nascita, si troverà a intraprendere un viaggio per scoprire la verità e vendicarsi. Assieme a lui un cucciolo di lupo che salve...