KABAL - Il Lupo Solitario

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<<- Non hai finito di leggere la pagina della battaglia –
- Ah, è vero, ma è colpa tua che fai domande che non dovresti fare-
- Sono grande, certe cose posso immaginarle -
- Va bene. Allora, dicevamo... -

Lizzy:

La battaglia è ormai alle porte, salutare la mia famiglia è stata la prima cosa che ho fatto. Mio padre non aveva detto niente a mia madre e gliene sono grata. Già mi vedeva sciupata, magra; se avesse saputo cosa ci aspettava da lì a poche ore non sarei riuscita a mandarla via.

- Ricorda, piccola mia, abbi sempre fiducia di lui – un ultimo avvertimento, prima di entrare nel passaggio che li avrebbe riportati a casa.

Âaron si mette dietro di me. Sento le sue braccia stringermi forte, mentre inizia la sua tortura fatta di baci.
- Ti amo Liz- sussurra, prima che Tom ci raggiunga.
- Lo sapete? Ieri ho compiuto dieci anni! - ci informa.
- Cosa? Ma non ne avevi undici o dodici? - chiede Kabal, dimenticando la cosa più importante.
- No, solo dieci. Ma se te lo avessi detto non mi avresti mai portato con te – è molto scaltro, il cucciolo.
Mi avvicino a lui, baciandolo e facendogli gli auguri, per aggiungere poi: - dobbiamo farti un regalo – Kabal lo prende in braccio.
- Voglio che voi torniate da me sani e salvi- .

Le sue parole fanno effetto sia a me che ad Âaron. La notte passata avevamo pensato ad un piano, avevamo avvertito Thor ma non sapevamo cosa sarebbe successo.

Iniziamo a camminare e a scherzare con Tom e Gahel, mentre la mia testa pensa che avrei dovuto dire a Âaron della mia gravidanza. Ma con tutto quello che è successo, e con quello che accadrà, non me la sono sentita. E poi c'è la questione di Thor.
- A cosa pensi? - mi chiede Kabal, mentre suo padre dà gli ordini al branco su come attaccare.
Rimango in silenzio, mentre la mia mente viaggia in un posto dove ci siamo solo io e Kabal, con il nostro bambino.
- A quanto ti amo. – Rispondo, mentre le sue labbra si posano sulla mia guancia.

- Dopo questa battaglia voglio un figlio – esclama, facendomi iniziare a tossire. Resto in silenzio, volendo solo godere di questi attimi prima della battaglia.