Asciugo le mie lacrime e mi alzo in piedi. Ho paura, mi sento stanca, decido di tornare alla capanna abbandonata pensando a cosa fare: credere al Drago, o lasciare che la storia si ripeta?Mi avvicino cautamente per vedere se loro sono ancora lì, ma l'unica persona che trovo è mio padre. Sta fermo vicino alla porta, sembra che cerchi qualcuno, e in effetti quando sento la sua voce sobbalzo per la paura di essere scoperta.
- Dove sei? - rimango in silenzio sperando che lui non capisca con esattezza dove sono nascosta.
I suoi passi verso di me mi fanno salire il cuore in gola. Cosa posso fare?- Lizzy so che sei qui. Ti ho vista arrivare! -
Come può conoscermi se non sono ancora nata? Penso che sia un trucco del Drago, ma quando mio padre sposta i rami dove sono nascosta e si posiziona davanti a me sorridendo, cambio idea.
- Sei uguale a lei - io resto diffidente, del resto mi trovo in una dimensione che non è la mia.
- Non ti preoccupare, faccio parte della tua prova. Non ti aiuterò a risolvere il tuo enigma, ma volevo incontrarti prima che.... beh, già sai la storia - dice in imbarazzo.Esco fuori dal mio nascondiglio restando sempre a debita distanza. Mi fa cenno di seguirlo.
- Ci siamo già incontrati, o ancora no, nella tua dimensione? - - Sì. So chi sei, se è questo che ti preoccupa. -
- Oh no, bambina mia, non è questo che mi preoccupa; è l'avventura che hai iniziato che mi spaventa. Sfidare i Karet senza aver sbloccato i vostri poteri, quello mi fa paura! -
- Di cosa stai parlando? -
- Liz, sia tu che Kabal avete dei poteri che vanno oltre l'immaginazione, siete destinati a costruire un nuovo mondo. Ma se non sbloccate... - si ferma chiudendo gli occhi, lo sento parlare da solo come se qualcosa lo preoccupa.
- Lui fra non molto sbloccherà i suoi poteri e non lo farà nel modo giusto. E questo svantaggerà te! Tu e lui siete come una chiave e una porta. Tu sei la sua chiave. E, ahimè, Kabal verrà divorato dal male nella vostra dimensione. -
- No, non può succedere! Io devo tornare, devo andarmene da qui! - urlo mentre appoggia la mia mano sulla spalla.
- Per andartene devi scegliere: O LASCI KABAL AL SUO DESTINO SOLITARIO NEL BENE, E TU NON NASCERAI. O LO CONDANNI AD ESSERE DANNATO E TU NON POTRAI FARE NIENTE, SE NON GUARDARE. Naturalmente, la seconda scelta ti riporterà indietro subito - mi risponde.
Dei passi dietro di noi mi fanno girare, di fronte a me la donna che mi ha messo al mondo. Rimango affascinata dalla sua bellezza, il suo corpo a differenza mia è più formoso.- Carlus, chi è questa ragazza? - la voce di mia madre è cosi soave come la ricordo. Cerco di parlare, ma sono così emozionata nel vederla davanti a me. L'ultima volta che l'ho vista avevo quattro anni, ed ora eccola qui.
Mio padre si avvicina a lei, mette le sue braccia attorno alla sua vita. Quel gesto è una cosa normale, ma per me, che non avevo mai avuto l'occasione di vederli insieme, è una cosa davvero romantica.
Il futuro Oracolo la guarda con amore, anche nei suoi occhi si legge lo stesso. Mi sarebbe piaciuto arrivare prima, per vedere come lui l'ha conquistata, ma vedere questa scena mi sta ripagando di tutti gli anni vuoti senza di loro.La donna porta di nuovo lo sguardo su di me, il suo sguardo cambia, diventa più dolce. Come se il suo cuore sa già la risposta. Faccio un passo avanti, decidendo che è arrivato il momento di dirle chi sono.
- SONO TUA FIGLIA -
Kabal:
Usciamo fuori da quel castello dannato, Gahel cammina davanti a me, anche lui era preoccupato per la sorte dei due. La sua mente continua a mandarmi segnali di paura, come se lui sapesse realmente chi fosse il nostro nemico; decido di fermarmi, sono stanco dei suoi segreti, delle sue frasi a metà.
- Voglio sapere la verità! - dico a denti stretti.
Leggo negli occhi di Gahel la paura, continua a guardarmi. So che la mia rabbia mi fa diventare come una belva in cerca di sangue.
- KABAL, ascoltami, devi restare tranquillo. -
- Come puoi chiedermi di stare tranquillo, quando tu sapevi tutto! Sapevi dell'esistenza di questo... essere. Di loro. Forse sapevi anche che la stanza era una trappola del Drago! HANNO PRESO LA MIA COMPAGNA E TOM! - L'orco si siede rannicchiandosi, incominciando a parlare e a dire qualcosa in quella sua strana lingua. Gahel si avvicina a lui cercando di calmarlo.
- Gahel! SAI COSA SONO IN GRADO DI FARE! Sono riuscito a calmare la mia parte oscura, ho lasciato la mia rabbia in disparte ma ora... voglio la verità -. Gahel inizia a riflettere mentre continua a toccare la testa dell'orco per calmarlo.
- E poi, quel coso, di cosa ha paura? - urlo ancora di più per la rabbia.
- Non ha paura Kabal, è preoccupato. Lui, a differenza nostra, sente le anime, sente quello che vogliono fare, e... -
- E COSA, GAHEL? - Lui si allontana dall'orco per venire verso di me, i suoi movimenti sono lenti e cauti, nei suoi occhi continuo a leggere la paura. Ho già visto quello sguardo, ogni vita che ho preso una vita, sembra che conti il tempo che lo separa dalla fine.- Stanno cercando di svegliare Liz per non permetterti di raggiungere il tuo obiettivo. È vero, sapevo della presenza del Wulf, ma non potevo dirlo, ci sono delle cose che non posso dire Kabal. La magia me lo vieta. Ma non ho mai pensato di tradirti. Sono preoccupato come te! Ho paura per la tua compagna, e ho paura per quello che vogliono fare al piccolo. - Non lo lascio finire, che incomincio a urlare mentre inizio la mia corsa in direzione della tana di quei mostri.
- Kabal fermati! - la voce di Gahel non riesce a fermarmi, l'unica cosa che mi importa, in questo momento, è uccidere chiunque ha provato a toccarli.
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KABAL - Il Lupo Solitario
WerewolfUn'Alpha senza branco non è un vero Alpha. Nessuno conosce il suo vero nome, tutti lo chiamano Kabal. Abbandonato dalla nascita, si troverà a intraprendere un viaggio per scoprire la verità e vendicarsi. Assieme a lui un cucciolo di lupo che salve...