15

4K 226 2
                                    

Kabal:

Non è stata una mia scelta mostrarle qualche frammento del mio passato, il lupo ha preso il controllo di me approfittando di  un mio momento di debolezza. Le sue labbra mi hanno mandato in un mondo sconosciuto, ed è per questo che non devo più avvicinarmi a lei. Non posso lasciarmi andare, non voglio che lui scelga chi sarà la donna al mio fianco.

La guardo mentre dorme, esco per godermi l'alba. Fra poche ore potremo finalmente andare via da qui. Una volta oltrepassato la Terra di Nessuno, c'è quelle delle Fate. Sono di natura buona, amano ammaliare l'uomo per farlo rimanere bloccato nelle loro terre. Il vecchio e Tom sono immuni ai loro canti, ma io no. Esiste solo un modo per non sentire il loro richiamo, ma questo significherebbe darla vinta al mio lupo.
Se io mi trasformassi non avrei problemi per oltrepassare. Lui vede Lizzy come la sua compagna, e quindi sarei immune alla magia delle Fate, ma sono sicuro che approfitterebbe di questa cosa, causandomi dei problemi.

Rimango ad ammirare i primi raggi di sole, quando qualcuno esce dalla porta.
- Te ne vai?- guardo il piccolo con dolcezza. Ha questo potere di tirare fuori il mio lato nascosto, sepolto. Faccio cenno di no con la testa, per poi tornare a guardare il cielo. Le sue piccole mani stringono il mio braccio mentre la sua testa si appoggia sulla mia spalla.

- Vai a svegliare la Ninfa e preparati, fra un po' partiamo- gli parlo, dopo un paio di minuti.


È quasi sera, da che ci siamo messi in cammino. Tom è con Lizzy dietro di me, e alle loro spalle c'è il vecchio che continua a lamentarsi, dovendo riposarci.
Se dipendesse da me avrei continuato, ma decido di fermarmi per trovare un posto dove accamparci, ci manca ancora un giorno di cammino prima di entrare nelle Terre delle Fate.

Una volta acceso il fuoco mi allontano da loro per andare a procurare da mangiare. Al mio ritorno li trovo attorno al fuoco: il piccolo è in braccio a lei, mentre Gahel racconta una storia sulle Fate.

Tutto quello che sta narrando l'ho già letto.

- Si dice che le Fate siano bellissime, mai come le ninfe naturalmente, Madre Terra ha donato a loro il privilegio della magia. Però sono molto pericolose: ti illudono, ti fanno vedere cose che non esistono, solo per farti rimanere con loro. A differenza delle ninfe- si fermo a guardare Lizzy per non dire davanti a Tom cosa realmente fanno - le Fate vogliono che tu rimanga con loro o almeno finché hanno bisogno di te-.
Finché non doni loro un neonato, penso tra me. Alla fine della storia, sia il vecchio che il piccolo vanno a dormire, io rimango a guardare la luna.

- Âaron...- i miei occhi si puntano su di lei con rabbia.
- Non pronunciare MAI più quel nome - lei abbassa la testa in imbarazzo - Cosa vuoi?- chiedo, dopo che sta per allontanarsi. Alza le spalle senza rispondere. Decido di leggere nella sua mente, vuole farsi un bagno. Mi alzo facendole segno di seguirmi, ma prima di portarla verso il piccolo fiume metto una piccola protezione per i due addormentati. Lei cammina dietro di me, cercando di non scivolare sul terreno un po' tortuoso. Chiudo gli occhi per vedere se c'è qualche pericolo nell'acqua, ma poco dopo le faccio segno di entrare.

Mi sdraio su una pietra per guardare la luna, mentre lei si spoglia. La sento entrare in acqua e tremare per il freddo. I miei occhi vengono attirati da una luce che brilla al pari della luna. Rimango a guardarla mentre lei gioca, finché la luce non sparisce e con essa anche lei.

- L-Liz...- un getto d'acqua bagna di scatto la mia faccia. Inizia a ridere dimenticandosi che è nuda.
- Sei pazza? Perché sei sparita nell'acqua? - si avvicina a me, mostrandomi ancora di più i suoi magnifici seni.
- Tanto, tu non ti preoccupi per me... -risponde, facendo un debole sorriso.

- Nemmeno tu!- indico il suo petto nudo.
Lei rientra subito sotto la superficie, allontanandosi da me. Non avevo nessuna intenzione di seguirla ma... cambio idea. Mi avvicino, mentre sta nuotando fin verso la fine della cascata. Quando si accorge di non avere nessuna via di fuga inizia a guardarsi in giro.
- Sai cosa succede a chi mi provoca?- chiedo, cercando di rimanere serio anche se la situazione mi sta divertendo.

- Io non volevo Âar... Kabal. Io volevo...-
Afferro i suoi fianchi nudi, la faccio alzare in modo che il suo viso sia al pari con il mio.
La sua nudità risveglia il lupo che implora di uscire.
Punto lo sguardo sulle sue labbra, ho voglia di nuovo di quel contatto; le sue guance rosse per l'imbarazzo fanno aumentare il mio desiderio di possederla.
Le nostre bocche sono così vicine. La vedo chiudere gli occhi, anche io sto per fare lo stesso, ma per fortuna la ragione torna in me. La allontano bruscamente, mentre le urla del lupo mi divorano.
- Andiamo- dico prima di girarmi.

Il lupo non si rassegna all'idea di non averla, con un filo di rabbia ulula dentro di me.

"Se ci provi un'altra volta giuro che non la rivedrai più!" Le mie parole calmano l'animale, ma sono consapevole che prima o poi la mia natura uscirà reclamando la mia... legittima compagna.

KABAL - Il Lupo SolitarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora