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Seconda parte:

KABAL:

Cerco di aiutare Gahel che non ce la fa più. Anche Liz ha il fiatone. Faccio scendere il piccolo mentre mi guardo in giro, le ombre sono sparite.

- Tom chi è quella bambina? - lui mi guarda impaurito.
- Lei è brava è gentile con me, abbiano giocato.-
- A cosa avete giocato? - chiede Gahel, con il fiato ancora spezzato.
- A schiacciare i guerrieri. C'erano tre intrusi e noi dovevamo ucciderli - le sue parole non mi piacciono, ora capisco il perché del sorriso della bambina.

- Dobbiamo uscire da questa foresta al più presto - aggiunge Liz, sempre più sconvolta.

Un rumore mi fa girare, ma dietro di me come sempre c'è il nulla. Iniziamo a camminare stando vicini, le voci iniziano di nuovo a martellare la mia mente. Il buio avvolge questa foresta, rendendola ancora più macabra, ne ho viste di foreste, ma questa è quella che mi fa più senso. Per non parlare di questi spiriti: corpi vuoti che non muoiono, costretti a vagare per l'eternità.
- Fermi! -
La voce della bambina è vicina, sento di nuovo quel suono e cerco di concentrarmi. Ma milioni di voci continuano a disturbare la concentrazione, continuo a guardare in giro; sono dappertutto, ma non riesco a vedere niente. Faccio cenno agli altri di stare in silenzio.

"Aaaroon"
ecco cosa continuo a sentire. Inizio a muovermi insieme agli altri, finché tutto si arresta: nessuna voce, nessun rumore, niente.

I primi raggi di luce iniziarono a mostrarsi a noi, nessuno aveva dormito, tranne il piccolo che si era addormentato tra le mie braccia.
Gahel e Liz sono stanchi si vede da come camminano, continuano a inciampare. Quando usciamo dalla foresta , notiamo che il primo monte è vicino. C'è solo un lembo di mare a dividerci. Noto anche una piccola imbarcazione.

- Gahel, come può essere un lago ghiacciato

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- Gahel, come può essere un lago ghiacciato. Sembra mare, più che altro – affermo, essendo stanco di tutte queste cose strane che caratterizzano l'isola.
- Niente è reale Kabal, dobbiamo solo stare attenti. – Mi fa arrabbiare quando non dice tutto, tenendosi per sé le cose importanti.

Saliamo sulla barca, e subito Liz rivogle la solita preghiera. Inizio a remare con forza.
- Secondo te cosa troviamo lì dentro? - chiede Liz a Gahel. Come al solito se ne resta zitto. Entro nella sua mente ma non riesco ad arrivare a nulla.

Dopo un po' arriviamo davanti a un enorme castello. Chiedo a Tom di stare vicino a Gahel, mentre iniziamo a inoltrarci all'interno.

Come ho immaginato è abbandonato: ragnatele e polvere sono l'unica cosa visibile. Troviamo anche una sala spaziosa, al cui interno si trova un trono, che però è girato. Veniamo sorpresi dalle candele che si accendono tutte insieme.

- CHI SIETE? - una forte voce fa eco nella stanza, Gahel fa un passo avanti, per poi parlare.
- Siamo qui in pace, chiediamo di poter prendere in prestito la Kølie, mio signore! -

KABAL - Il Lupo SolitarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora