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Lizzy:

È già passato un giorno da quando mi ha detto "tornerò". Sono stata tentata di correre da lui ma Gahel mi ha detto di fidarmi, ha detto anche che ha bisogno di sfogarsi, di correre da lupo, ma io ho paura. Paura che lui non torni, che ci abbandoni; anche Tom ha smesse di parlare, mangia poco e non ne vuole sapere di uscire dalla sua stanza.

La regina ci ha convocati per informarci che domani all'alba andremo verso le cascate dove l'Oracolo ci aspetta.

Sono seduta su questa enorme distesa di erba a guardare il sole che tramonta. La mia mente, le immagini di quando ho deciso di partire, nessuno avrebbe scommesso sulla mia riuscita. Credo che mia zia mi dia per morta ormai e, sicuramente, se lui non mi avesse aiutata a quest'ora chissà che fine avrei fatto.

Appoggio la mano sulla terra, cercando di fare una cosa che feci tempo addietro: parlare con qualcuno tramite il suolo.
L'ultima volta che lo feci era per quella che consideravo mia amica, comunicai con lei per scherzare ma lei andò a informare la regina di questo mio potere. E per questo fui cacciata, nessuna Ninfa ha questo dono.

Mi concentro pensando a lui, la mia mano sta sudando per via del calore che la terra inizia ad emanare, penso con così tanta forza che la mente sembra volermi esplodere.

- Torna da me! Ho bisogno di te - dico queste parole tre volte, ma non ricevo nessuna risposta, nessun segnale da parte sua. Il sole lascia spazio ad una timida luna. Rimango ancora un po' ad osservare le prime colorate lucciole che si mostrano, prima che un rumore alle mie spalle attiri la mia attenzione.

Rimango immobile a guardarlo, mentre lui si avvicina a me. Non riesco più a mascherare la mia felicità, tanto da alzarmi per andargli incontro. Le mie braccia si intrecciano sul suo collo; il suo manto soffice mi fa il solletico, in un attimo mi trovo sotto di lui in versione umana. Divento rossa quando noto che è nudo, ma i miei occhi tornano subito sui suoi.

- Sei tornato! -.
- Devo mantenere la mia promessa - risponde, mentre io sento un nodo alla gola. Provo ad alzarmi ma le sue braccia attorno mi bloccano.

- Perché? Sai che abbiamo ancora bisogno del tuo aiuto. -
- Perché con me non sarete mai al sicuro! Devo scoprire le miei origini e non so contro cosa ci imbatteremo! - le sue parole sono sincere, nei suoi occhi leggo per la prima volta un filo di paura.

- Ma così sarai dannato? -
- Preferisco essere dannato, che... - la mia bocca si avvicina alla sua.
- Morirei lo stesso... - Le sue mani stringono ancora di più il mio corpo.
- No! Devi solo attraversare questo confine. E a due giorni di cammino troverai un piccolo villaggio, è lì che vive la tua famiglia. L'Oracolo ti dirà le mie stesse parole. Tieni con te il piccolo ha bisogno di te... -
Cerco di trattenere le lacrime - E io? Io ho... bisogno di te! – sussurro, prima che le nostre labbra si uniscano. Non è un bacio come le altre volte, non c'è passione carnale da parte sua. Ma è carico di rabbia, di frustrazione verso la situazione, e dentro di me ho come l'impressione che mi stia dicendo addio.













Âaron:

La mia corsa viene fermata dalla sua supplica, così scelgo di tornare indietro. Ora so cosa fare!
Ora sono più sicuro della mia decisione.

Le nostre parole vengono interrotte da un bacio, anche lei capisce che questo sarà l'ultimo momento insieme, prima che io me ne vada.

La faccio mettere sotto di me, non curandomi della mia nudità, assaporo ogni centimetro della sua pelle, fermandomi sempre per non rovinare la sua innocenza. L'odore della sua pelle manda in confusione il mio lupo. Quando mi avvicino di nuovo alle sue parti intime la sua mano gioca con i miei capelli, la sento gemere mentre la mia bocca lascia dei piccoli baci all'interno della sua coscia.

Mi fermo a guardarla: alcuni ciuffi biondi le cadono sul viso; le sue guance rosse e le sue labbra gonfie per i morsi che le ho lasciato, mi accompagneranno per il resto della vita.
Torno di nuovo vicino al suo viso, lei sobbalza quando il mio membro sfiora le sue parti intime.

- Non questa notte Lizzy! Se lo farò ti legherò per sempre a lui... non ti condannerò a questo-

Le sue mani si stringono attorno al mio collo.
- Sarò per sempre legata a lui! Ma io voglio Âaron, questa notte io voglio concedermi a lui - le sue parole sono un duro colpo per me, anche se cerco di resisterle. L'ho sempre desiderata, ma non come le altre donne. Il mio desiderio verso di lei è qualcosa di inspiegabile. Legarla a lui sarebbe condannarla, marchiarla significherebbe anche costringerla a sentire ogni mio dolore e ogni mia paura.

Mi metto vicino al suo fianco facendola girare verso di me, interrompendo la magia che si è creata.

- Ricordi quando ti ho vista la prima volta al fiume? - fa cenno di sì con la testa - io ti avevo già vista arrivare, so quale futuro mi aspetta se questa notte ti leghi a me. Ho visto quanto sangue verserò; ma sappi... Ti ho sempre desiderata, sei l'unica che mi ha fatto capire cosa voglia dire amare veramente. Sei la mia compagna; e mai nessuno avrà questo... - dico portando la sua mano verso il mio petto, il mio cuore batte per lei, l'energia del suo amore è una cosa inspiegabile, ma la paura vince su tutto. Avvicino di nuovo la mia bocca alla sua dandole l'ultimo bacio prima di farla dormire:
- Søvn -

Mi alzo prendendola in braccio per riportarla nella sua stanza. Quando entro chiedo a Tom e Gahel di venire.

- Cosa le è successo? - chiede l'anziano, mentre il piccolo si butta su di me per abbracciarmi. Di solito lo scanso, ma stavolta stringo il suo piccolo corpo.
- Dorme, devo parlarvi - il piccolo mi guarda già capendo.

- I suoi genitori sono a Erran. Domani andrete dall'Oracolo. Tom tu andrai con lei - il piccolo inizia a piangere abbassando la testa -Tom guardami! Con lei sarai al sicuro... - il piccolo si nasconde dietro al vecchio, lo fa sempre quando piange. Gahel mi guarda con disapprovazione.

- Così la ucciderai. E tu sarei maledetto per sempre! - mi avvicino a lei che dorme in pace.
La mia mano si appoggia sul suo viso, toccandola per l'ultima volta.

- Preferisco essere dannato, che portarla in un viaggio senza ritorno - rispondo al vecchio, che continua a guardarmi male.

Mi avvicino a Tom per salutarlo, ma lui decide di scappare andando verso la sua camera, stringo la mano a Gahel, e mi avvicino di nuovo a lei. Chiudo gli occhi respirando il suo odore, prima di entrare nella sua mente.

"-Lizzy... sei tutto per me!-"
Dico queste parole mentre una lacrima scivola bagnando il mio viso. È la lacrima che il lupo sta versando per l'addio alla sua compagna.

KABAL - Il Lupo SolitarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora