Un'Alpha senza branco non è un vero Alpha.
Nessuno conosce il suo vero nome, tutti lo chiamano Kabal.
Abbandonato dalla nascita, si troverà a intraprendere un viaggio per scoprire la verità e vendicarsi.
Assieme a lui un cucciolo di lupo che salve...
L'unica persona che non volevo incontrare è quella che mi ha salvato la vita poche ore fa. I miei pensieri non trovano pace, ho provato anche a pregare per rilassarmi ma niente, lui non esce dai miei pensieri e in più, il freddo mi sta uccidendo. Avevo aggiunto la legna ma continuo ad avere freddo. La Terra delle Ninfe è molto più calda. Madre Terra ci ha dato la fortuna di vivere in un posto dove il caldo non ci abbandona mai, ma qui è diverso, per i lupi è facile ma non certo per una come me.
- Che cosa stai facendo?- chiedo, alzandomi, mentre lui si sdraia sul letto a fianco a me.
- Voglio dormire! E se continui a battere i denti per il freddo non ci riesco- risponde.
Mi sono dimenticata del super udito dei lupi, cerco di allontanarmi ma per poco non finisco a terra. Il suo braccio ferma la mia caduta.
Sento di nuovo quella scossa, quel brivido, la mia Ninfa chiede di uscire fuori alla vista di quel perfetto petto nudo. Guardo i lineamenti del suo viso. È così bello. La mia mano si alza per toccare il suo viso.
- Riprendi il controllo del tuo corpo, se non vuoi che tutti sentano le tue urla- i suoi occhi si aprono di scatto guardando i miei. Riesco a tornare in me accorgendomi di cosa la Ninfa stava per fare. Il mio corpo è attaccato al suo, la gamba sinistra avvinghiata alla sua, la mia mano sul suo viso. Provo ad allontanarmi, ma lui mi stringe a sé.
- Scusa non è quello che volevo!- abbasso gli occhi per l'imbarazzo. Lui torna a guardare verso il soffitto per un po', finché non chiude di nuovo gli occhi. Cerco di fare lo stesso ma la mia mente incomincia a fare degli strani pensieri! Il suo braccio stringe ancora di più la presa su di me, ora ho troppo caldo. Cerco di tenere gli occhi chiusi per non permettere alla mia Ninfa interna di prendere possesso del mio corpo.
- Dove hai imparato a controllarti così?- la sua voce fa allontanare le strane fantasie che stavo immaginando.
- Sono per metà umana. Forse è per questo che ci riesco-. Siamo troppo vicini, è non è d'aiuto. Il mio respiro si fa sempre più pesante. - Ora sono io a chiederti di allontanarti, se non vuoi che... ritorni!- non ci posso credere a quello che ho appena detto, ma non sono in me, lo spirito della Ninfa mi porterà alla pazzia. L'atmosfera cambia, il suo respiro caldo sul mio collo inizia a farmi sentire in un modo strano. È come se tutto questo mi stesse eccitando.
- So tenerti a bada- la sua fronte si appoggia alla mia, la sua mano destra inizia a muoversi sulla mia schiena, per poi scendere verso la gamba facendo alzare la sottana. La mia gamba sinistra si alza permettendo ai nostri corpi di aderire perfettamente. Gli tocco il petto, non ho più il controllo del mio corpo quando inizio a muovere il bacino. Lui continua a toccarmi, sono in estasi, ma il tutto viene interrotto dalla sua voce.
- Notte ninfa søvn..- poi il buio.
Kabal:
"So tenerti a bada"
Se non mi fossi fermato in tempo, a quest'ora davvero starebbe urlando il mio nome. Non è certo lo spirito della Ninfa ad avermi ingannato, è stato l'odore della sua pelle, il rossore delle sue guance, le labbra piene che chiedono di essere morse.
Tiro giù la sua gamba per poi alzarmi dal letto, mi siedo vicino al fuoco, la voglia di possederla è tanta. Devo stare attento con lei, nonostante la sua natura, è ancora troppo piccola e troppo inesperta. Non voglio che pensi che possa esserci qualcosa fra di noi. Io non mi sono mai innamorato, non so cosa voglia dire amare e non mi interessa saperlo. Io sono per il piacere, gustarsi quel momento e poi andare via lasciandomi tutto alle spalle.
Mi alzo per prendere un po' d'aria, la barriera è visibile ai miei occhi, ho voglia di correre ma non posso mettere in pericolo le persone che sono dentro questa casa.
Rimango seduto fuori ammirando la luna. Nonostante io non la veneri, la sua bellezza non ha eguali. È così luminosa.
- Non sarà facile uscire per te. L'onore è più forte della paura- non mi volto nemmeno, riconosco subito la sua voce. - Non è un problema. So difendermi - - Tu sì, ma non lei e il piccolo che ti accompagnano. Un'Alpha non lascia mai le cose a metà, dovresti saperlo, visto che tu lo sei-. Ancora con questa storia! Io non sono l'Alpha di nessuno e non mi interessa esserlo, dico tra me sbuffando a quelle parole. - Le tue visioni si interrompono sempre perché ti mettono alla prova! Sei tu a decidere...- la sua calda mano si appoggia sulla mia spalla. La luna illumina ancora di più la sua bellezza, leggo nei suoi occhi il vero motivo della sua visita. - È questo che vuoi?- fa scivolare le dita sul mio petto, le sue unghie sono come degli artigli pronti a graffiare. La mia mano stringe dolcemente il suo collo. Capisco cosa voglia fare e di certo non mi tiro indietro, per colpa di quella Ninfa il mio corpo sembra andare a fuoco. La faccio entrare dentro la stalla, beandomi del suo tocco, dei suo baci. È una perfetta compagna di letto, più di una volta ho dovuto soffocare le sue urla di piacere.
- Il tuo cuore è in pericolo, forse sarà la tua rovina o la tua fortuna, solo tu puoi saperlo- dice una volta rivestita. Faccio un sorriso tirato mentre la guardo. Le sue parole non mi colpiscono più di tanto, perché so che io non ho un cuore.
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