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Lizzy:

Le Terre di Enris, dove si narra che la prima magia sia nata qui.
I libri che ho letto non rendono giustizia a questo posto, ovunque io guardi vedo dei fiori, animali mai visti.

- Si dice anche che i grandi draghi vengano qui per trovare la pace! - racconto al piccolo.
- No, davvero vedremo un drago? - chiede Tom sorpreso per le cose che gli sto raccontando.
Non ho più parlato con lui. Grazie al mio lato umano ho scoperto un nuovo sentimento: la rabbia.

Le sue parole mi hanno ferita, mi sento delusa e illusa allo stesso tempo, ma ho trovato la forza di scacciare questo sentimento. E la rabbia mi sta aiutando.

Gahel ci ferma, mentre lui si mette davanti al piccolo chiudendo gli occhi. Decido di non aspettarlo, così appoggio la mia mano sulla terra per sentire cosa sta succedendo.
Le immagini non sono chiare: donne, animali, il viso di un uomo. L'immagine di me in lacrime mi fa urlare. Quando apro gli occhi mi ritrovo le sue forti mani attorno a me.

- Stai bene? - mi rialzo, scansandolo bruscamente, prima di andare verso Gahel
- Non riesco a capire era tutto strano! - dico rivolta a Gahel.
- Benvenuta nelle Terre di Enris dove è la magia a decidere – dice, prima di riprendere a camminare.

- Fermi, qualcuno arriva! - Tom come sempre va vicino a Kabal, mentre io rimango ferma con Gahel.

- Elfi? - chiedo per lo stupore di vederli qui.
- No, Xe'lf... Gli elfi discendono da loro, per questo si assomigliano. Ma ragazza mia, quelle che hai davanti a te sono delle vere divinità. L'inizio di tutto, la magia è nata dalle loro mani - mi risponde, ammirando le persone che abbiamo davanti.

Una donna con un cappuccio parla, guardando in direzione dell'anziano.
- Groubi, che tu sia il benvenuto nelle Terre della Madre - la sua voce è cosi soave, non ho mai sentito un suono così dolce. Gahel fa un piccolo inchino, la donna guarda il piccolo e poi me, i suoi occhi sono cosi puri, sembra che legga dentro di noi.
- Giovane lupo, e giovane mezza Ninfa, siate i benvenuti nella Terra Madre - anche noi facciamo un piccolo inchino come ha fatto Gahel.

La ragazza rimane diversi minuti a guardare lui, che ricambia con un sorriso strano, come se la stesse sfidando.
- Il tuo destino è segnato. Non troverai risposte qui, Kabal – ecco, la sua fama è arrivata fino a qui.

- Non sono qui per me. Devo portare avanti una promessa, poi uscirò da queste terre. - Risponde con quel suo tono gelido. La ragazza continua a guardarlo finché non appare un leggero sorriso sul suo viso.
- Allora, che tu sia il benvenuto nelle Terre della Madre... Kabal -.
Gli uomini ci fanno segno di seguirli, cammino vicino al piccolo ma la mia mente continua a pensare alle parole che ha detto.

- Tom, ma non avevi detto che eravate diretti all'Oracolo? - Tom mi guarda prima di parlare.
- Sì Liz, ma lui ha cambiato idea, ti accompagniamo e poi... - il piccino non finisce la frase, intristendosi. L'idea che le nostre strade possano dividersi inizia a prendere forma, e con essa anche la paura di non vederlo mai più.

La ragazza scende dal cavallo, ora si vedono sempre di più la grazia e la bellezza. Ci fa cenno con la testa di seguirla, mentre osservo più volte lui.

Non mi sorprende il fatto che lei sia rimasta colpita da lui. Âaron è di una bellezza rara, nemmeno tra gli Elfi si può ammirare questo tipo di bellezza: la sua fisicità da lupo lo rende ancora di più affascinante, i suoi occhi azzurri sembrano leggerti dentro. Il suo modo di fare non delicato, diciamo, incuriosisce ogni donna.
La giovane si siede su quello che ha tutta l'aria di essere un trono, e attende che un'altra ragazza le porti la corona, mostrando a noi con chi abbiamo a che fare.

- Sarete miei ospiti, fino a che l'Oracolo non deciderà di vedervi. - ci comunica.
- E quando, esattamente? Non ho tempo da perdere! - risponde lui, sotto lo sguardo sorpreso di tutti. Ecco, due giorni che non parla e poi dice questo! Vorrei urlargli dietro, ma spero che la regina perdoni la sua risposta.

- TROVERAI ANCHE QUI UNA PARTE DEL TUO ENIGMA KABAL! FRA DUE LUNE L'ORACOLO VI RICEVERÀ... MA RICORDATE, LUI NON VI SVELERÀ IL FUTURO! RISPONDERÀ SOLO ALLE DOMANDE CHE IL VOSTRO CUORE HA DENTRO DI SÉ – replica in un tono così duro da gridare. I suoi occhi, questa volta, si puntano su di me.

Delle donne ci fanno cenno di seguirle, e prima che Kabal possa uscire la regina gli si rivolge ancora.
- Kabal, non è giunto il momento di lasciarmi. Non abbiamo ancora finito... - fa segno di uscire a tutti, rimanendo da sola con lui. E prima che la porta si chiuda, mi rivolge uno strano sguardo.

- Tranquilla, non gli accadrà niente! - dice Gahel, prima di prendere la mano del piccolo e iniziare a camminare. Non sono certo preoccupata che a lui arrivi qualcosa, sono preoccupata che lui ceda alle sue lusinghe.









Âaron:

Rimango incantato da quella meraviglia davanti a me, sento ancora che cerca di entrare nella mia mente, come poche ore fa nella foresta. Scende dal suo lussuoso trono, muovendosi sensualmente verso di me. Non posso leggere i suoi pensieri, peccato.
- Nemmeno tra gli Xe'lf ho visto una bellezza come la tua! Nato da un amore proibito tra due Originali. Hanno dato vita ad una creatura così rara ma tanto distruttiva. Sarà la tua forza a farti piegare! Il tuo rifiuto alla natura ti farà perdere ogni persona. E il tuo lato oscuro uscirà rendendoti l'uomo più forte sulla terra... ma anche il più solo, Kabal. -

Non mi muovo nemmeno, quando le sue mani si infilano dentro la mia camicia. Le sue unghie graffiano la mia calda pelle. I suoi occhi continuano a fissare la mia bocca.
- Non sarò io a riscaldare il tuo letto questa notte, ma sarò felice di farne parte se tu lo vorrai... - aggiunge, sussurrando a pochi centimetri dal mio viso.
L'astuzia del lupo mi è sempre tornata utile, quando mi sono trovato in casi come questi: regine che pensano di corromperti, per poter usare la loro magia su di te. Lei sta facendo lo stesso, con l'unica differenza che vuole far cedere la mia mente. Sposto la sua mano nel modo più delicato che conosco, anche se avrei voluto strappargliela via.

- Vi ringrazio, ma non ne ho bisogno ora. - lei fa un piccolo sorriso, intuendo che la mia forza è più forte della lussuria, del desiderio.
- Sei libero di andare, Kabal – afferma, facendo aprire le porte di nuovo.

Esco, dirigendomi verso la stanza che mi è stata data. Chiudo la porta e vedo la sua figura davanti a me, ancora molto arrabbiata.
- Cosa vuoi? -
- È anche la mia stanza questa! - prova a uscire ma la fermo.
- Preferisco dormire con Tom- la guardo, cercando di trattenere una risata.
- Mi devi aiutare! - .
- Hai bisogno di questa stanza per portarci qualcuna? Beh, scordatelo! -
- No, ho bisogno che tu stia al mio fianco! Non voglio che la regina legga nella mia mente, la mia parte umana è forte, ma non so fino a che punto. Se tu rimani con me, il lupo si sveglierà e non permetterà a nessuno di entrare! - spiego meglio, non volendo illuderla.
- Il lupo mi ha rifiutata, te lo sei dimenticato? E quando avevi l'intenzione di dirmi che mi avresti mollato dall'Oracolo per andartene e lasciarmi da sola? - strepita, puntando il dito verso il mio petto.
- Ho fatto una promessa che sto mantenendo, non erano questi i patti? - il suo sguardo cambia, riesco a leggere rabbia ma torno a concentrarmi su di me, per non permettere a nessuno di entrare nella mia mente.
- Già, il patto... - sussurra.
- Sì, e ora sto siglando un nuovo compromesso con te. In fin dei conti me lo devi. – Posa la fronte sulla mia spalla, è triste e sembra che voglia piangere.

- Cosa devo fare? - mi siedo sul bordo del letto.

- Abbracciarmi, per iniziare. E non ti allontanare mai da me - le dico, prima di farla sedere sopra alle mie gambe. Come ho ben immaginato il lupo si risveglia, espandendo in me anche la sua forza. Ora la mia mente è davvero al sicuro.

KABAL - Il Lupo SolitarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora