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Ramira ha preparato tutto grazie all'aiuto della magia, e anche grazie alle forti braccia dei lupi. Tutti tranne me. Continuo a guardarmi mentre Ramira mi aiutava ad indossare l'abito, sono felice e triste allo stesso tempo. Dentro di me sento che manca qualcuno.

- Lo sai, questo abito era mio - mi volto verso di lei quando sento le sue parole.
L'abito è bello, mi sento una vera regina, lascio i capelli sciolti. Qualcuno bussa alla porta mentre Ramira urla di gioia.

- Ce l'avete fatta. – Dice, vedendo le persone alle mie spalle.
- Non saremmo mai mancati, questo giorno - rimango ferma mentre il suono di quella voce fa eco nella mia testa, l'ho già sentita: ricordo le ninna nanne, le parole dolci, l'addio.
Mi giro per vedere la donna e l'uomo davanti a me. I miei occhi si riempirono di lacrime nel vederli insieme.
- Mamma, papà... - corro nella loro direzione, abbracciando per prima mia madre. Il suo abbraccio è così forte, che inizio a piangere di felicità.
Mi è mancata tanto. Sentire il suo profumo mi riporta indietro nel tempo. Ricordo tutti i momenti belli con lei. Mio padre si aggiunge a noi abbracciandoci.
- Bambina mia, mi sei cosi mancata - la voce di mia madre non è cambiata, sempre soave e dolce.
- Mi sei... mancata anche tu- cerco di dire trattenendo il pianto quasi isterico, per la gioia di averli con me.
- Papà, ma tu come hai fatto? Come avete fatto? – sono ancora incredula per la loro presenza.
- Essere un Oracolo ha i suoi vantaggi – mi fa l'occhiolino. Le sue parole mi riportano a quando lo incontrai la prima volta: mi aveva raccontato che mia madre lo andava a trovare più del dovuto, passando con lui un'intera settimana. I miei occhi si posano su mia madre che mi guardava come quando ero piccola. La felicità che provo in questo momento è indescrivibile, nonostante la battaglia sia alle porte. Per un attimo mi godo solo il momento di gioia ed euforia.

Tutti escono, lasciandomi con mio padre che mi accompagna alla cerimonia. È così emozionato anche lui, ma dentro i suoi occhi c'è dell'altro, mi sembra come se voglia chiedermi qualcosa.
- Ho il tuo sguardo, quando mi faccio delle domande – aggiungo prima di uscire.
- Oh, piccola mia, le mie non sono domande, le mie sono solo constatazioni- risponde, mentre la sua mano si posa sul mio ventre. Non ho detto a nessuno che sono incinta, anche se Ramira, e ora mio padre, se ne sono accorti.
- Sarà forte come il padre, avrà la vostra bellezza e la vostra... - non finisce la frase che torna a guardare me.
- E la nostra cosa, padre? – sono curiosa.
- Tranquilla, bambina mia. Non posso dirvi se ce la farete, ma una cosa posso dirtela: abbi sempre fiducia in lui. – Aggiunge, prima di farmi cenno di uscire. Più mi avvicino, e più sento l'agitazione assalirmi. Non ho paura di dire sì a lui. Non potrei fare diversamente.
Amo Kabal, indipendentemente da tutto.
Ripenso a tutti i nostri litigi fin dall'inizio, alla mia partenza.
Avevo paura di incontrare nella mia strada il temibile Lupo Alpha senza branco, quello che poteva ucciderti con la mente, il lupo solitario che non avrebbe avuto scrupoli ad ucciderti. E ora eccolo.
Fermo lì, vicino al padre, che mi guarda come se non avesse mai visto niente di più bello.

L'uomo che ha fatto impazzire una mezza Ninfa d'amore.
Accenno un sorriso d'imbarazzo mentre tutti mi guardano.
I pochi passi che ci separano sembrano infiniti. Lui ha il mio stesso pensiero venendomi incontro.
Mio padre gli fa un sorriso, lasciando la mia mano a lui. I nostri occhi continuano a guardarsi come a voler studiare ogni particolare.
Ha tagliato un po' la barba, i capelli raccolti, l'abito è da vero guerriero, gli calza a pennello mostrando tutta la sua forza e la bellezza.

- Sei bellissima. - Nella sua voce c'è dell'emozione. La sua mano si posa sul mio braccio scivolando lentamente. Prende una ciocca di capelli, continuando a guardare i miei occhi.
- Anche tu Âaron – rispondo, dimenticando tutto quello che ci circonda.
- Kabal - la voce del Alpha Thor ci risveglia dai nostri pensieri, inizio a camminare con lui, fino ad arrivare davanti ai nostri padri.
Suo padre celebrerà il nostro matrimonio.

- Avete affrontato molte sfide. Il vostro destino è stato scritto ancora prima della vostra nascita. Eravate destinate ad amarvi, anche contro la vostra volontà. E oggi siete qui. Nonostante i vostri caratteri diversi, ma su certi aspetti simili. Siete qui accettando la vostra natura, ma ancor prima il vostro amore. Vi siete uniti in un viaggio che non sapevate dove vi avrebbe condotti. Vi siete separati pensando di fare il bene dell'altro, ma esiste un solo bene, esiste sola una forza: il vostro amore.
L'amore che tu provi per lei ti ha portato ad allontanarla, ad abbandonarla, a farle promesse di ritorno che hai mantenuto. Perché è questo l'amore.
L'amore che tu provi per lui ti ha scatenato gelosie, passioni, pianti. Hai dubitato del suo amore, della sua voglia di stare con te. Eppure eccoti qui, pronta ad andare contro tutto e tutti pur di stare con lui. È questo l'amore che vi rende forti. Non abbiate mai dubbi su cosa provi l'altro, siate uniti sempre, perché la vostra forza è questa, l'amore. -
Ad ogni parola io è Âaron ci guardiamo, ricordandoci ogni passaggio del nostro viaggio. Lo vedo sorridere, rattristarsi, arrabbiarsi. Ma ogni volta che posa lo sguardo su di me torna ad essere felice. Il nostro amore ci aiuterà a sconfiggere ogni cosa.

La voce di Thor mi riporta di nuovo alla realtà.
- Âaron, figlio di Thor Lankester e di Ramira V Harieb, giuri di onorarla e rispettarla fino alla fine? – inizia il rito.
- Sì. – Sorrido alla sua risposta. Niente si frapporrà a questo momento magico.
- Lizzy, figlia - si volta verso mio padre, facendo ridere tutti - come dice lui, figlia dell'Oracolo, giuri di onorarlo e rispettarlo fino alla fine? – lo guardo, sapendo di dover dire sì, ma il mio cuore chiede anche altro.
- Ti amo, Kabal. Direi di sì anche ad occhi chiusi. - La folla inizia a urlare per la gioia, mentre Âaron prende il mio viso baciandolo con tutta la gioia che ha.

- Mia per sempre – dice, ad un soffio dalle mie labbra.

I festeggiamenti vanno avanti fino alla sera.
Mia madre, mio padre, Ramira, Thor, Gahel e il piccolo Tom, rendono questa giornata perfetta, gioiosa. Talmente tanto che, anche se domani non avessimo vinto, questo sarà sempre uno dei giorni più belli della mia vita.
















<<- E dopo cosa è successo? -
- Parli della battaglia? -
- No. Cosa è successo dopo i festeggiamenti nella notte? - - Ah, questo non lo so, e non dovresti saperlo nemmeno tu.
Sono cose da grandi. Riposati è tardi ora->>.

KABAL - Il Lupo SolitarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora