KABAL - Il Lupo Solitario

5

Lizzy:

Le prime luci del sole colpiscono la finestra della stanza, sono già sveglia da un paio di ore, in attesa che Tom si svegli. Qualcuno apre la porta senza bussare. Il suo viso. con i capelli bagnati, è la prima cosa che noto. Ha cambiato maglietta, mettendone una bianca che sembra volersi strappare da un momento all'altro, per via di tutti quei muscoli. I nostri occhi si incastrano per alcuni secondi, prima che lui si avvicini a Tom.

- Tom svegliati, se non vuoi che ti lasci qui...- urla. Il piccolo si alza di scatto guardandosi in giro. - Muovetevi, non abbiamo tempo! -

Una volta che lui esce io faccio un piccolo urlo liberatorio.
- Arrogante di un lupo! Come fai a sopportarlo? - chiedo, rivolgendomi a Tom che continuava a guardarmi assonnato.

Sono ore che camminiamo, Tom si è trasformato in lupo.
Sono rimasta affascinata dalla sua trasformazione, poiché è la prima volta che ne vedo una dal vivo. Quel bambino è così tenero.

Mi avvicino al ragazzo, di cui ancora oggi non so il nome, mentre Tom cerca di prendere una farfalla.

- È tuo fratello? - e ricevo in risposta uno sguardo duro da parte sua.
- Tuo figlio? - lui si ferma per guardarmi, mentre io mimo con la bocca "scusa". Riprendiamo a camminare senza perdere d'occhio Tom che si è allontanato da noi.

- Se non è tuo fratello, né tuo figlio, dove sono i suoi genitori? - la curiosità in merito al ragazzino mi consuma.

- Morti! - una secca replica.

- Te ne prendi cura tu! È bello quello che stai facendo-.

- È lui che segue me. Non mi prendo cura di nessuno io, e ora vorrei continuare a... - si ferma di scatto chiudendo i suoi occhi, inizia a girare su se stesso, come per sentire meglio..
- Tom! - il piccolo inizia a correre verso di noi, avvicinandosi a lui. La mia mano si appoggia a terra, per cercare di capire cosa sta succedendo. Un potere che Madre Terra mi ha donato. Ogni volta che tocco il suolo i miei occhi possono vedere cosa succederà, anche se, a volte, le immagini non sono sempre ben chiare come ora.

Il ragazzo mi fa segno di camminare, mi avvicino anche io a lui e per fortuna questa volta non dice niente. Il silenzio regna nel bosco e questo non mi piace. Degli ululati mi fanno venire la pelle d'oca. Estranei, penso.
Una volta superata la foresta Verry è facile incontrarne alcuni. E andando avanti sarà sempre peggio.

Sopra di noi, alcuni lupi ci osservano attenti, mentre lui continua a camminare come se niente fosse, non dando importanza alla loro presenza.
Uno di loro inizia a ululare, segno che sono pronti ad attaccare. Ma mi sbaglio, quello che sto vedendo ha davvero dell'incredibile: tutti si inginocchiano. È una cosa molta insolita, visto che lo fanno solo davanti al proprio Alpha, e dubito che lui possa esserlo.

Camminiamo fino a che il buio non arriva,
Tom inizia a preparare il giaciglio per la notte, mentre io faccio da mangiare, lui si allontana da noi.
Noto che si sta per spogliare. Mi giro di scatto, guardo nella sua direzione solo quando sento una forte presenza alle mie spalle. È davvero enorme, anche in confronto ai lupi che ho visto prima, il suo pelo nero sembra brillare.

- Tom tu sai perché quei lupi si sono inchinati prima?- Tom fa di non con la testa.
- È molto strano. Non è il loro Alpha, ma loro si sono prostrati lo stesso!- aggiungo, una volta rimasti soli.
Io e il piccolo mangiamo da soli, chiacchierando un po', fino a che Tom si addormenta. Rimango sveglia a controllare il fuoco fino al suo arrivo. Il grosso lupo nero appare a pochi passi da me, io cerco di far finta di niente, visto che sono ancora arrabbiata per le parole dette la sera prima.
Cerco di mostrare indifferenza, anche quando sento i suoi occhi su di me. L'effetto che ha sul mio corpo è davvero strano. Dovrebbe essere l'opposto, visto che la Ninfa sono io.

Si siede di fronte a me, i suoi occhi scintillano di più con il fuoco.

- Perché mi guardi?-

- Una ninfa che abbandona la sua terra, che parte sapendo dei pericoli che può trovare, non è una cosa che si vede tutti i giorni!-
Ha ragione, ma io non ho abbandonato la mia terra. Sono stata cacciata! E forse morirò ancor prima di arrivare alla mia destinazione.

Sistemo il posto dove dormire senza rispondere. I miei occhi guardano ogni suo movimento, la testa contro un albero, gli occhi rivolti verso la Luna.

Un lupo guarda la Luna con amore, pensando a lei come ad una madre, ma lui no. Posso leggere odio, disprezzo! Come se rifiutasse quello che la Luna rappresenta. Il suo viso si gira di scatto verso di me, un sorriso malizioso compare sulla sua bocca.

<'Notte ninfa> lo guardo un'ultima volta, prima di dargli le spalle senza rispondere.

Kabal:

Ho fatto bene ad andare in quel villaggio, le ragazze erano molto più accoglienti degli altri posti che ho visitato. Peccato che sono stato costretto a mandarle via, quando ho sentito la sua presenza vicino alla porta. Si stava lamentando delle troppe urla delle ragazze. Per colpa sua, non sono più riuscito a chiudere occhio. Ho passato tutto il tempo a leggere nei suoi pensieri fino che non si è addormentata.

La mattina sono sempre nervoso, non mi piace perdere tempo, e ora ho una grana in più.

Le sue domande, durante il tragitto, mi fanno ridere dentro di me, pensa che io sia il padre. Stavo per risponderle ma qualcuno ha disturbato la mia quiete: lupi. Estranei.
Si sentiva la scia dell'odore che hanno lasciato. Stavano per andarsene, ma il profumo della Ninfa ha attirato la loro attenzione; non che questo fosse un mio problema, se volevano divertirsi con lei, potevano farlo.

Chiedo a Tom di tornare umano, mentre percepisco i loro pensieri, le loro fantasie, nell'immaginare il corpo della ninfa.
I lupi si avvicinano a noi; ma le loro fantasie vengono interrotte una volta che si accorgono di me. Due di loro hanno in mente di sfidarmi, pensano che io non sia il vero Kabal.

<l'unica cosa che vedrete sarà la morte>. Gli parlo col pensiero. Uno di loro, dopo le mie intimidazioni, si inginocchia
seguito dagli altri.

Kabal! Il mio nome mi precede ogni volta.